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Le limitazioni e i blocchi attuati in tutto il mondo a causa della pandemia hanno influenzato negativamente la dieta, il sonno e l'attività fisica dei ragazzi, con particolari conseguenze per quelli alle prese con problemi di obesità.

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Sono evidenze sottolineate da una recente ricerca realizzata dall'Università di Buffalo. Lo studio, pubblicato ad aprile su Obesity, ha esaminato 41 bambini in sovrappeso in isolamento in marzo e aprile a Verona, in Italia.

Rispetto ai comportamenti registrati un anno prima, i ragazzi mangiavano un pasto aggiuntivo al giorno; dormivano mezz'ora in più al giorno; hanno incrementato di quasi cinque ore al giorno la presenza davanti agli schermi del telefono, del computer e della televisione. È aumentato inoltre notevolmente il consumo di carne rossa, bevande zuccherate e cibi spazzatura.

L'attività fisica, d'altra parte, è diminuita di oltre due ore alla settimana e la quantità di verdure consumate è rimasta invariata.

"La tragica pandemia di COVID-19 ha effetti collaterali che vanno ben al di là dell'infezione virale diretta", afferma Myles Faith, esperta di obesità infantile dell’Università e coautrice dello studio. "I bambini e gli adolescenti alle prese con l'obesità si trovano in una penalizzante posizione di isolamento che crea un ambiente sfavorevole per mantenere comportamenti di stile di vita sani".

"Riconoscere questi effetti collaterali negativi del blocco della pandemia COVID-19 è fondamentale per evitare la riduzione o addirittura l’annullamento degli sforzi di controllo del peso sostenuti dai giovani affetti da eccesso di peso".

Lo studio è stato condotto da Steven Heymsfield, professore presso il Centro di ricerca biomedica dell'Università di Stato della Louisiana; e Angelo Pietrobelli, professore all'Università di Verona in Italia.

I bambini e gli adolescenti di solito aumentano di peso durante le vacanze estive piuttosto che durante l'anno scolastico, afferma Faith, il che ha portato i ricercatori a chiedersi se essere costretti a casa avrebbe avuto un effetto simile sui comportamenti dello stile di vita dei giovani.

"Gli ambienti scolastici forniscono struttura e routine per quanto riguarda i pasti, l'attività fisica e infine le fasi di sonno - tre fattori di stile di vita predominanti implicati nel rischio di obesità".

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I ricercatori hanno esaminato 41 bambini e adolescenti con obesità a Verona, che sono stati coinvolti in uno studio a lungo termine tuttora in corso. Le informazioni sullo stile di vita relative a dieta, attività e sonno sono state raccolte per tre settimane nel corso blocco nazionale obbligatorio e confrontate con i dati sui giovani raccolti nel 2019.

Domande incentrate su attività fisica, tempo di utilizzo di smartphone e computer, sonno, abitudini alimentari e consumo di carne rossa, pasta, spuntini, frutta e verdura.

I risultati hanno confermato un cambiamento negativo nel comportamento, indicando che i ragazzi con obesità peggiorano il proprio stile di vita precedentemente assunto per il controllo del peso mentre sono a casa rispetto a quando sono impegnati nelle loro normali attività scolastiche.

"A seconda della durata del blocco, l'eccesso di peso acquisito potrebbe non essere facilmente reversibile e potrebbe contribuire all'obesità durante l'età adulta se non vengono ristabiliti prontamente comportamenti più sani" affermano i ricercatori.

"Questo perché l'obesità infantile e adolescenziale tende a proseguire nel tempo e fa prevedere quale sarà il peso da adulti."

Funzionari governativi e politici dovrebbero considerare i potenziali effetti dannosi delle interruzioni delle attività sui giovani con obesità quando prendono decisioni su quando e come allentare le restrizioni, afferma Faith.

Esiste poi anche la necessità di stabilire e valutare programmi di telemedicina che incoraggino le famiglie a mantenere sane scelte di vita durante i periodi di blocco e limitazione.

I ricercatori stanno ora proseguendo il loro studio testando un trattamento a base familiare per l'obesità infantile utilizzando la tecnologia della telemedicina che consente ai partecipanti di essere seguiti e curati nelle loro case.


I materiali della ricerca sono disponibili sul sito della Università di Buffalo.

Riferimento bibliografico:
Angelo Pietrobelli et alii. Effects of COVID‐19 Lockdown on Lifestyle Behaviors in Children
with Obesity Living in Verona, Italy: A Longitudinal Study
. Obesity, 2020


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