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Quando un adolescente si innamora non resta mai a lungo un fatto privato. La famiglia, i pari, la società stessa, sembra partecipare all'evento, non sempre in maniera costruttiva. Facilmente, i primi amori adolescenziali vengono spesso sminuiti al suono di “sei troppo piccolo” e “non puoi capire”, mentre, invece, hanno un grande significato per chi li vive, con una intensità e forza che molti adulti fanno fatica ad immaginare.

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Facilmente, i primi amori adolescenziali vengano spesso sminuiti al suono di “sei troppo piccolo” e “non puoi capire”, mentre, invece, hanno un grande significato per chi li vive, con una intensità e forza che molti adulti fanno fatica ad immaginare. 

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Di certo, sono eventi vissuti spesso con forte e straziante tragicità, basti pensare che, la storia di Romeo e Giulietta, è tanto più atrocemente romantica, proprio perché narra del primo amore di una coppia di giovinetti, puri e pieni di emozioni.

Se da una parte gli adolescenti vivono un momento delicato, quanto fondamentale del loro crescere, dall'altra parte spesso gli adulti si chiedono come comportarsi, come essere presenti o assenti. Per i ragazzi tutto quello che capita al loro corpo e alla loro mente è confuso, bellissimo e/o terribile. Le trasformazioni del corpo li mettono in uno stato di curiosità e paura, si scoprono a relazionarsi con i loro desideri psicofisici, ma anche con un modo diverso di essere in gruppo e di vivere la famiglia. Diventare grandi, la prima relazione, il primo rapporto sessuale, tutto ha una valenza molto diversa a seconda delle esperienza provate fino a quel punto dal ragazzo e dallo stile familiare, se di accettazione, repressione, sostegno o chiusura sul tema. Di certo l’esperienza amorosa, in ogni caso, riveste un ruolo importante per l’adolescente, che scopre nuovi aspetti di se stesso e degli altri, mettendo in discussione il funzionamento finora vissuto nella sua famiglia.

I modelli familiari, l’attenzione ai bisogni, la capacità di ascoltare e di accompagnare nel complicato intrigo di emozioni e sensazioni che l’amore porta con sé, faranno molto la differenza su come verranno affrontate le prime forti scosse di desiderio. Il tipo di attaccamento provato con i propri genitori, il modello di legame con cui è stata nutrita la maniera di avvinarsi agli altri, influirà su come, l’adolescente, si troverà a vivere il primo amore. Avrà aspettative diverse verso l’altro, penserà normali comportamenti differenti a seconda di come avrà vissuta la relazione con il primo adulto che si è occupato di lui, se si sarà sentito sicuro, insicuro, incerto. Ogni aspetto lo accompagnerà nel modo di amare che verrà a costruire.

Inoltre, negli anni dell’adolescenza, il primo amore diventa un momento di confronto, ulteriore, con gli amici. Questo crea delle aspettative su come si dovrebbe essere, aspettative che si cerca di rispettare, a volte a danno delle proprie esigenze, perché “quello che si dice di noi”, può sembrare più importante di “quello che siamo”. Il ruolo della “reputazione” tra i giovani è fondamentale, tanto da spingerli a camuffarsi per essere meglio adatti all’opinione del gruppo, dei media, del gusto vigente. Questo può rendere l’approccio alle emozioni e al sesso, complesso. La scelta del partner può essere spinta dai canoni accettati dal gruppo. È sempre il gruppo, a volte, a dettare i tempi della sessualità. Questo rinforza delle fragilità nelle relazioni che potrebbero diventare pericolose.

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Una tutela esagerata, diventa controproducente, rendendo, gli adolescenti, incapaci di credere di poter sopravvivere alla prima emozione forte da cui non possono nascondersi all’ombra dei genitori.

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Ogni volta che il ragazzo adolescente fantastica sull’amore, ogni volta che chiede “come mi comporterò?”, lo chiede alle sue risorse di bambino, alle sue competenze sociali, alle esperienze passate in famiglia, alla cerchia di amici, alla cultura entro cui si muove. In mancanza di una buona educazione all’affettività, molti giovani vivono il sesso con leggerezza ma sono spaventati dall’intimità, dal contatto intimo, non solo fisico, con gli altri. Un ragazzo fragile avvallerà più facilmente le scelte di partner secondo criteri di popolarità, bellezza, classe sociale o quel che siano i valori del suo gruppo. L'obiettivo è aumentare il giudizio positivo verso sé stessi.


Un momento cruciale, sarà la reazione alla prima rottura sentimentale. In questi casi, potrebbe essere forte il senso di abbandono e fallimento nell'adolescente. Il ruolo del genitore dovrebbe essere di legittimare la tristezza, la sofferenza, offrendo ai ragazzi lo spazio dove potersi occupare del loro dolore, pur riconoscendone spesso la poca congruenza con la realtà. Rispettare i sentimenti del figlio è importante, occorre accettare di non poterlo proteggere da relazioni che dovrà imparare a gestire da solo, sebbene lo si potrà accompagnare fino ad un certo punto. Molti giovani, faticano a gestire il fallimento amoroso, proprio perché troppo protetti da genitori che si sostituiscono a loro in quasi tutto, non lasciandoli prendere responsabilità di alcun tipo. Abituati a qualcuno che risolve i problemi per loro, davanti al cuore infranto crollano. Una tutela esagerata, diventa quindi controproducente, rendendo, gli adolescenti, incapaci di credere di poter sopravvivere alla prima emozione forte da cui non possono nascondersi all’ombra dei genitori.

L'incontro con la prima storia amorosa è quindi per tutta la famiglia, un campo di prova delicato e pieno di sfumature. E' bene che il ragazzo impari ad esserne protagonista riconoscendo le proprie emozioni ed esigenze, mentre i genitori lentamente si allontanano, permettendogli di scegliere come amare pur mantenendo la loro presenza.


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