- Scritto da Paola Covini
- Categoria: Saggi di approfondimento - Anno I
In questo lavoro Paola Covini affronta l’argomento dell’allontanamento dei figli dalla famiglia disfunzionante e danneggiante non a partire da un punto di vista “a monte” – considerando se vada attuato o meno l’allontanamento di un bambino dai suoi genitori – ma piuttosto dall’interno, per così dire, “a valle”. Quando, in altre parole, essendo stata valutata la necessità di attuarlo, risulta poi necessario governare il provvedimento come operatori, nella sua valenza protettiva ma anche trasformativa ed evolutiva.
- Scritto da Roberta De Sabbata
- Categoria: Saggi di approfondimento - Anno I
Un saggio di Roberta De Sabbata su autostima e autoefficacia: la loro relazione, in rapporto alla percezione di sé dell'individuo e alle possibilità di adottare comportamenti di tipo assertivo.
- Scritto da Paolo Tartaglione
- Categoria: Saggi di approfondimento - Anno I
La consulenza pedagogica per affrontare e risolvere le situazioni familiari problematiche. Paolo Tartaglione analizza come si possano ottenere risultati evolutivi attraverso un migliore adattamento delle strategie educative genitoriali.
"L'idea di intervento educativo che muove il nostro lavoro è forse più ampia di quanto comunemente inteso: più che l'adeguamento ad un sistema di norme e convenzioni, che pure è parte di questo concetto più ampio, l'intervento educativo ci rimanda alla relazione con le figure di accudimento e al peso che hanno nella definizione del nostro “copione” relazionale, nelle aspettative che nutriamo negli altri e in noi stessi, nella stima delle nostre capacità e del nostro valore, nelle continue scelte e nei continui aggiustamenti della crescita".
- Scritto da Carlo Trionfi
- Categoria: Saggi di approfondimento - Anno I
Gli adolescenti stranieri che vivono nel nostro paese senza riferimenti familiari e il loro incontro con l’istituzione penale, in un saggio di Carlo Trionfi.
"Nonostante la scarsa presenza di studi in merito, l’immigrazione in Italia di adolescenti senza famiglia è un fenomeno che sta assumendo dimensioni sempre più consistenti. Risulta difficile avere una quantificazione esatta del fenomeno perché spesso questi adolescenti sfuggono a qualunque contatto istituzionale e vivono nell’irregolarità".
- Scritto da Raffaele Mantegazza
- Categoria: Saggi di approfondimento - Anno I
Cinque figure dell'immaginario fumettistico come altrettanti simboli di adolescenze "sul limite" tra perdita di sé e riscoperta dell'appartenenza a un gruppo; ci interessa la dimensione metaforica delle figure scelte per la trattazione di cinque sentimenti che consideriamo tipici dell'età adolescenziale; sentimenti che possono essere trattati scientificamente, al di là degli inviti di moda a seguire il cuore e l'istinto; e che del resto sovradeterminano le figure da noi scelte, liberandole da ogni riferimento strettamente fumettistico: esse vanno allora viste nella cristallizzazione di un attimo, di un'immagine, come icone simboliche di adolescenti possibili, fanciulli e fanciulle colti nel lampo di un momento della loro crescita, che ci suggeriscono piste di riflessione proprio nel loro essere solo giovani uomini e giovani donne.
- Scritto da Roberta De Sabbata
- Categoria: Saggi di approfondimento - Anno I
Un saggio di Roberta De Sabbata su una questione che, nei secoli, ha appassionato dapprima i filosofi e più tardi psicologi e neuroscienziati: cosa sia un'emozione.
- Scritto da Raffaele Mantegazza
- Categoria: Saggi di approfondimento - Anno I
Presente solo a tratti nell’immaginario della canzone italiana, l’infanzia fa capolino nei testi dei cantautori soprattutto sotto il duplice segno della nostalgia per un tempo perfetto perduto per sempre e della denuncia di un territorio violato dalla violenza adulta.
Un saggio di Raffaele Mantegazza
- Scritto da Samuel Same Kolle
- Categoria: Saggi di approfondimento - Anno I
Résumé
Dans ce travail est émise l’hypothèse d’un primat, celui de l’importance de l’intelligence émotionnelle dans les acquisitions intellectuelles collectives ou individuelles. La capacité d’appropriation des savoirs et méthodes de savoir a toujours été mesurée par le QI, considéré comme paramètre ultime de cette aptitude. Les travaux de Salovey et Mayer sur l’intelligence émotionnelle, ceux de Damasio ensuite, et la vulgarisation réalisée par Daniel Goleman, ont ouvert une perspective heuristique nouvelle en psychologie cognitive. C’est la prise en compte de l’importance des émotions dans les activités d’apprentissage intellectuel. Le débat est aujourd’hui ouvert, et plusieurs ouvrages publiés, des colloques et symposiums organisés autour de ce problème en rendent compte. Plus concrètement, des expériences sont menées, des programmes pratiques sont mis en œuvre, et des guides sont conçus pour des écoles, des familles ou d’autres collectivités dans des pays développés, pour rendre possible et effectif l’apprentissage de cette intelligence.
Ce travail vise d’abord à présenter cette perspective nouvelle, et ensuite à montrer succinctement, à partir de comparaisons entre aires culturelles différentes, que la gestion, individuelle ou collective d’une discipline de soi, entendue comme intelligence émotionnelle, est l’élément primordial dans les actes d’apprentissage intellectuel. Et si la différence d’acquisition scientifique et technique entre l’Afrique et l’Occident ou encore l’Orient, était due moins à un QI élevé des populations de ces régions, qu’à une meilleure maîtrise de l’intelligence émotionnelle ? Une réorientation du système d’éducation en Afrique noire, prenant en considération les résultats et acquis de ces différentes études et expériences s’avère conséquemment nécessaire.
Traduzione di Chiara Dragoni
In questo lavoro è presentata l’ipotesi di un primato, quello dell’intelligenza emotiva nelle acquisizioni intellettive collettive o individuali. La capacità di appropriazioni di conoscenze e metodi di conoscenza è sempre stata misurata attraverso il Qi, considerato come parametro ultimo di queste attitudini. I lavori di Salovey e Mayer sull’intelligenza emotiva, quelli di Damasio in seguito, e la volgarizzazione di Daniel Goleman hanno aperto una nuova prospettiva euristica in psicologia cognitiva. Si tratta dell’importanza delle emozioni nelle attività di apprendimento intellettuale. Il dibattito è oggi aperto, e diverse opere pubblicate, diversi convegni sono stati organizzati rispetto a questo problema. Più concretamente, sono stati condotti esperimenti, messi in pratica programmi pratici, delle guide sono state concepite per le scuole, le famiglie o altre collettività nei paesi sviluppati, per rendere possibile e effettivo l’apprendimento di questa intelligenza.
Questo lavoro vuole presentare questa nuova prospettiva e poi mostrare, a partire dal confronto di aree culturali differenti, che la gestione, individuale o collettiva di una disciplina del sé, intesa come intelligenza emotiva, è l’elemento primordiale nelle azioni di apprendimento intellettivo. E se la differenza di apprendimento scientifico e di tecnica tra l’Africa e l’Occidente o ancora l’Oriente fosse dovuta meno a un QI elevato delle popolazioni di queste zone, ma a una migliore gestione dell’intelligenza emotiva? Un riorientamento del sistema educativo in Africa nera, prendendo in considerazione i risultati e le acquisizioni di questi differenti studi ed esperienze, si renderebbe conseguentemente necessario.
- Scritto da Samuel Same Kolle
- Categoria: Saggi di approfondimento - Anno I
Résumé
La relation entre l’œuvre d’art musical et la sexualité de son créateur est établie à travers le jeu du fantasme, du désir et de la sublimation. Le processus fixation/régression montre comment cette création musicale se construit durant les stades psychosexuels de constitution de la personnalité du musicien. C’est ce même lien libidinal qui unit le créateur de l’œuvre musicale à son public.
Traduzione di Chiara Dragoni
La relazione tra l’opera d’arte musicale e la sessualità del suo creatore è stabilita attraverso il gioco del fantasma, del desiderio e della sublimazione. Il processo fissazione/regressione mostra come questa creazione musicale si costruisca durante gli stadi psicosessuali di costituzione della personalità del musicista. È questo stesso legame libidinale che unisce il creatore dell’opera musicale al suo pubblico.