La parola ottimismo suona per ognuno in modo diverso. Per alcuni si riferisce a qualcosa di spontaneo e abituale, per altri a qualcosa di raro se non di sconosciuto.
L'ottimismo è essenzialmente speranza per il futuro, una convinzione generale che le cose andranno a nostro favore.
Che si sia fedeli a un atteggiamento ottimista oppure scettici, probabilmente ognuno si sarà chiesto almeno una volta se l'ottimismo produca reali benefici per la vita o se sia solo un una forma inefficace di benessere.
Un nuovo studio fornisce le evidenze che potrebbe essere utile coltivare l'ottimismo. Secondo la ricerca, che è stata pubblicata sulla rivista Emotion, l'ottimismo sembra essere particolarmente utile quando si affrontano sfide o ci si avvicina a situazioni che potrebbero provocare alti livelli di stress.
I ricercatori Heather Lench e Zari Carpenter hanno esplorato i vantaggi dell'ottimismo utilizzando due studi separati.
Nel primo studio, oltre un migliaio di studenti universitari hanno completato un sondaggio due settimane prima di sostenere il loro primo esame di psicologia, questionario che ha valutato il loro voto previsto e le loro emozioni riguardo all'esame. Un giorno prima dell'esame, i partecipanti sono stati nuovamente interrogati sul voto previsto e sulle loro abitudini di studio con cui avevano preparato l'esame. Due giorni dopo aver sostenuto l'esame, i partecipanti hanno riferito del voto effettivo ricevuto e della loro reazione emotiva.
Hanno scoperto che esiste una probabile connessione tra ottimismo e impegno. Un maggiore ottimismo due settimane prima dell'esame prevedeva più ore di studio, una maggiore soddisfazione generale per la qualità dello studio e un voto migliore nell'esame.
Se gli studenti abbassassero le loro aspettative il giorno prima dell'esame, studierebbero meno e otterrebbero un voto peggiore. Questa scoperta evidenzia che non è solo l'ottimismo a guidare lo sforzo e i risultati, ma un ottimismo imperturbabile che rimane stabile per un certo periodo di tempo.
Nel secondo studio, i ricercatori hanno utilizzato il contesto dell'attesissimo Match Day, un giorno in cui gli studenti di medicina del quarto anno scoprono con quali ospedali sono stati associati per la loro specializzazione.
Il luogo in cui gli studenti di medicina ricevono la loro formazione in residenza può avere un impatto sulla traiettoria della loro carriera medica, il che lo rende un evento culminante molto importante e spesso stressante dopo quattro anni di studio rigoroso.
I 182 partecipanti hanno prima segnalato la loro lista, con le preferenze, dei programmi di residenza. Due settimane prima del Match Day, i ricercatori hanno intervistato i partecipanti su diversi aspetti del processo di abbinamento, come i loro livelli di felicità e stress, la loro probabilità percepita di vedere corrisposte le loro scelte e il loro livello di felicità previsto se fossero entrati nel programma secondo la loro destinazione preferita.
Il giorno dopo il Match Day, una volta che i partecipanti hanno scoperto a quale residenza medica, se del caso, erano stati abbinati, hanno ricevuto un altro questionario che valutava i loro livelli di felicità e stress.
Oltre il 50% dei partecipanti è stato abbinato al programma con il punteggio più alto e il 2% dei partecipanti non ce l’ha fatta. I ricercatori hanno scoperto che un alto ottimismo nell'abbinamento con la loro prima scelta ha portato a livelli più elevati di felicità e livelli inferiori di stress durante il processo che ha portato alle decisioni della selezione, nonché una maggiore probabilità che gli esiti corrispondessero alla loro scelta migliore.
Lo studio ha anche confutato un comune malinteso sull'ottimismo: se si è troppo ottimisti e non si ottiene ciò che si vuole, si sarà ancora più sconfortati. Gli studenti di medicina che erano ottimisti, ma che non hanno ottenuto quello che volevano, non hanno mostrato livelli di angoscia maggiori.
In altre parole, l'ottimismo sembra alimentare la resilienza di fronte al fallimento.
Perché? L'ottimismo sembra potenziare i nostri sforzi nel raggiungimento degli obiettivi personali e, nel farlo, migliora anche la qualità complessiva delle nostre esperienze, aumentando la felicità e riducendo lo stress.
Meno stress riduce anche la probabilità di disagio mentale, un effetto collaterale comune dello sforzo. "Per gli eventi futuri che sono specifici, controllabili e importanti", concludono i ricercatori, "sembra che l'ottimismo abbia molti vantaggi con un “costo” molto basso".