La questione delle regole e del comportamento in relazione a regole via via più impegnative, è una delle più importanti per la relazione educativa nella fase adolescenziale, quando i giovani tendono sempre di più all’autodeterminazione.
È innegabile che la maggior parte delle persone non gradisca particolarmente le regole e spesso reagisca ad esse con sfida e ribellione. Tuttavia, alcune personalità manifestano fin dall'infanzia seri problemi nel rispettare le regole e vengono considerate come difficili, a causa dei loro comportamenti e atteggiamenti.
Dietro a questo tipo di giovani possono celarsi diverse motivazioni, che vanno dalla semplice espressione di una personalità creativa che ha bisogno di infrangere le regole, fino a condizioni psicologiche problematiche. La trasgressione dei protocolli e delle norme sociali rappresenta una delle principali caratteristiche del disturbo antisociale di personalità; esistono molte spiegazioni interessanti per questo tratto di personalità.
Le persone che infrangono le regole solitamente mostrano un marcato senso di superiorità e pensano di essere superiori agli altri. Trovano di conseguenza difficile comportarsi in modo appropriato in ambienti altamente strutturati in cui prevalgono regole fisse, come spiegano gli psicologi esperti di comportamento.
Problemi nel seguire le regole
Risulta difficile adattarsi agli ambienti più “normativi”? Ci si sente a disagio in contesti in cui gli altri si aspettano che il rispetto di determinati standard? I problemi nel seguire le regole sono innescati dal bisogno quasi persistente di sfidare l'autorità. Quando vengono invitate a rispettare determinate regole o convenzioni, queste personalità sfidanti si sentono a disagio o addirittura arrabbiate.
È vero che la maggior parte delle persone non ama sentirsi sottoposta a determinati vincoli e può sentire insofferenza per certe regole sociali, lavorative o di altro tipo. Le regole fanno sentire come se la libertà, il proprio potenziale e la propria capacità d'azione fossero negate. Tuttavia, la differenza tra le persone che trovano difficile accettare le regole e quelle che le rispettano risiede nel principio di civiltà che deve essere trasmesso ai ragazzi.
Vivere in società comporta il dover obbedire a certe linee guida e regolamenti. Esistono tuttavia persone che fin da molto giovani trasgrediscono e protestano contro queste “recinzioni invisibili”. Cosa si cela dietro queste personalità?
Studi di ambito psicologico affermano che coloro che faticano a rispettare le regole spesso presentano un marcato senso di superiorità. Trovano difficile obbedire alle istruzioni, seguire i protocolli e adattarsi alle dinamiche più comuni di qualsiasi ambiente sociale.
Sono personalità che faticano a integrarsi, non accettano un "no" come risposta; hanno difficoltà a resistere alla frustrazione, pensano di avere maggiori diritti e privilegi rispetto agli altri, credono di essere più competenti. Mostrano una preponderanza dell'interesse personale rispetto al collettivo.
Avere difficoltà a seguire le regole è legato al modo in cui l'individuo elabora la realtà, spiegano gli psicologi. Alcune persone dimostrano un approccio mentale inflessibile e reattivo, ciò li porta a sentirsi a disagio di fronte a qualsiasi direttiva o mandato, o anche a un semplice suggerimento. Le respingono come direttive ingiuste, prive di significato o addirittura dannose.
Spesso queste persone sostengono di essere libere di agire come desiderano. Hanno difficoltà nell'integrarsi e stabilire una chiara separazione tra ciò che credono sia meglio per loro e ciò che viene loro imposto dall'esterno. Non capiscono che, come esseri sociali, abbiamo bisogno di certe norme per vivere insieme in armonia e con rispetto.
Molte persone che hanno difficoltà a seguire le regole hanno avuto, nell’infanzia, un'educazione in cui mancavano regole o disciplina. Di conseguenza, quando raggiungono l'adolescenza e l'età adulta, tendono a percepire tutti i contesti sociali come una minaccia. Manifestano anche seri problemi di adattamento, il che può comportare pesanti limiti nella loro vita psicosociale.
Gli psicologi spiegano che una disciplina efficace durante l'infanzia fornisce una base per sviluppare una buona autodisciplina e un adeguamento sociale; coloro che crescono senza limiti diventano individui frustrati che non sanno cosa ci si aspetta da loro e ancor meno come integrarsi.
Il disturbo oppositivo-provocatorio si caratterizza per una costante sfida all'autorità. Caratterizza individui incapaci di adattarsi a qualsiasi scenario con regole, il che significa che non riescono a mantenere gi impegni e poi un lavoro e tendono a diventare emarginati socialmente.
Questa condizione inizia a manifestarsi intorno all'età di quattro-sei anni. Di solito si presenta con impulsività, atteggiamenti di sfida verso l'autorità, scarsa regolazione emotiva, bassa responsabilità personale.
In aggiunta a questo, scarso controllo della frustrazione, irritabilità e sbalzi d'umore, comportamenti a rischio e dipendenze. Sono persone che si definiscono ribelli, spiriti liberi, spesso hanno un disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD).
Anche le persone altamente creative con tratti ribelli si manifestano chiare difficoltà nell'accettare le norme. Le percepiscono come qualcosa che li costringe e nega il loro potenziale. Sono individui con seri problemi nell'adattarsi a lavori altamente strutturati e routinari; si annoiano, diventano insofferenti, iniziano a protestare e spesso diventano reattivi.
In questi casi, non si presentano però tratti patologici. Al contrario, questi giovani possiedono stili di personalità orientati verso l'apertura, la libertà e il desiderio di sperimentare e andare oltre le idee convenzionali per svilupparsi come esseri umani. Sono idealisti, figure che spesso finiscono per sentirsi frustrate. Dopotutto, il funzionamento di successo nella società implica sempre il rispetto di determinate regole.
Il disturbo antisociale di personalità è una condizione mentale caratterizzata da comportamenti impulsivi, elevata irritabilità e scarsa empatia; il tratto ricorrente nella personalità antisociale è l'incapacità di assumere le regole.
Quando invece si parla di disturbo antisociale di personalità, in genere si pensa subito a coloro che hanno commesso crimini e hanno trascorso del tempo in prigione. Tuttavia, questa condizione ricade su un più ampio spettro di individui. Infatti, come spiegano alcuni studi, solo la metà dei soggetti affetti da questo disturbo è stata condannata per crimini.
Come affrontare i problemi nel seguire le regole
Le regole sono importanti, hanno un valore educativo indiscusso per un ragazzo. Ogni società ha bisogno di regolare il comportamento individuale affinché ogni persona comprenda il proprio ruolo e rispetti le regole di convivenza. Le regole evitano il caos e anche i comportamenti violenti. Naturalmente, ciò non impedisce il fatto che molti considerino alcune regole ingiuste.
Tuttavia, grazie alla flessibilità cognitiva, ai valori etici, alla civiltà e all'empatia, si arriva a comprendere l'importanza del rispetto delle cornici legali e comportamentali che regolano quasi ogni scenario sociale. Ma cosa succede con coloro che mostrano problemi nel seguire le regole? Di regola, un individuo che sfida frequentemente le regole è estremamente resistente al cambiamento. Inoltre, tende a pensare che non ci sia nulla di sbagliato nel suo comportamento.
Per prevenire o contenere, a livello educativo, questa possibilità, gli esperti consigliano di sostenere in un giovane le sue capacità di empatia. Di puntare al miglioramento delle sue abilità sociali, allo sviluppo dell'intelligenza emotiva.
È bene che apprenda le dinamiche di lavoro di gruppo, che riceva aiuto per promuovere la sua flessibilità cognitiva. Che impari a comprendere il valore degli standard e la loro importanza nella società.
Con il confronto lo si dovrebbe portare a considerare gli effetti della violazione delle regole, quali punizioni, solitudine, disaccordi, conflitti e mancanza di adattamento.
Le regole sono importanti nella vita di tutti i giorni, perché consentono una migliore convivenza, favoriscono la coesione sociale e mediano il controllo personale. Se non un ragazzo non viene esercitato in queste competenze fin dall'infanzia, raggiungerà l'età adulta trovando estremamente difficile adattarsi e godere di una vita psicosociale appagante, sottolineano gli esperti di psicologia dello sviluppo.