Sono numerose le ricerche realizzate e tuttora in corso sull’impatto a livello psicologico e fisico del consumo di pornografia sugli adolescenti. La sua sempre maggiore diffusione grazie a internet e a dispositivi tecnologici in continua evoluzione rende il fenomeno pervasivo e, per molte sue conseguenze, allarmante.
La stragrande maggioranza dei preadolescenti e degli adolescenti dispone di smartphone, tablet e computer che forniscono loro un accesso non monitorato a internet. Questo accesso illimitato alla tecnologia ha molti pro e contro.
Gli aspetti positivi, ad esempio, riguardano la maggiore disponibilità di lezioni, informazioni, materiali di studio a supporto dei percorsi scolastici e la possibilità di entrare in contatto con giovani che hanno interessi in comune.
Quelli negativi hanno a che fare con l’esposizione al bullismo online, al rapporto con persone negative che possono manipolare o spingere a comportamenti e consumi pericolosi, oltre che a materiale pornografico di ogni genere.
La tecnologia offre oggi agli adolescenti un accesso senza precedenti e senza limiti alla pornografia, la quale può anche essere violenta e comunque ben lontana da quella disponibile, negli anni passati, alle precedenti generazioni di ragazzi.
In un rapporto del 2022 di Common Sense Media, un'organizzazione no-profit che valuta e recensisce media e tecnologie per i più giovani, il 71 percento degli adolescenti ha dichiarato di aver guardato intenzionalmente materiale pornografico nell'ultima settimana; più della metà ha dichiarato di aver visto materiale pornografico violento che includeva stupri, soffocamenti o qualcuno che soffriva.
In media, questi studi indicano che i partecipanti vedono la pornografia per la prima volta all'età di dodici anni e che il 15 percento la vede per la prima volta all'età di 10 anni o anche prima. Il 45 percento dei partecipanti ha ritenuto che la pornografia fornisse loro informazioni utili sul sesso.
I ricercatori di tutto il mondo stanno cercando di comprendere meglio in che modo un'esposizione tanto precoce alla pornografia online influisca sui comportamenti e sulla psicologia dei giovani.
Anche se non è facile indagare un fenomeno tanto complesso a livello psicologico, i ricercatori sostengono che revisioni sistematiche delle ricerche effettuate hanno scoperto che i giovani che guardano pornografia hanno maggiori probabilità di avere forti convinzioni stereotipate di genere sul sesso, maggiori probabilità di avere rapporti sessuali precoci e maggiori probabilità di fare sesso occasionale.
Inoltre, gli adolescenti che hanno dichiarato di aver avuto accesso a siti Web sessualmente espliciti avevano un numero maggiore di partner sessuali, partecipavano a una gamma più ampia di attività sessuali e usavano alcol o droghe nel corso delle loro esperienze sessuali.
Ulteriori ricerche hanno dimostrato che la pornografia può creare dipendenza: guardare materiale pornografico rilascia un eccesso di dopamina nel cervello che induce il corpo a desiderare ancora più dopamina, creando un circolo vizioso di consumo e quindi di dipendenza.
Uno studio sui giovani adulti ha anche determinato che la pornografia influisce sulla funzione sessuale. Ha scoperto che l'uso di pornografia passionale e non violenta era associato a una maggiore soddisfazione sessuale tra i giovani adulti, mentre l'uso di pornografia che esprimeva potere, controllo e sesso violento aveva come conseguenza una minore soddisfazione sessuale.
Inoltre, quando maschi cosiddetti “cisgender” guardavano pornografia di potere, controllo e sesso violento, riferivano di avere come conseguenza una minore capacità sessuale.
Studiosi e psicologi sottolineano che, mentre l'autoesplorazione è una parte normale dello sviluppo, la ricerca indica che l'esposizione frequente alla pornografia, in particolare a contenuti che implicano aggressività, può creare aspettative irrealistiche e potenzialmente avere un impatto sullo sviluppo di relazioni intime sane, predisponendo a comportamenti violenti o abusanti.
I giovani traggono beneficio dalla comprensione che un'intimità fisica ed emotiva significativa si sviluppa attraverso la fiducia, la comunicazione, il rispetto reciproco e lo scambio.
Tutto ciò porta alla conclusione che guardare pornografia, in particolare video violenti, non è salutare per nessuno, tantomeno per i giovani. Ma cosa possono fare al riguardo gli adulti che si occupano di loro?
I ricercatori suggeriscono che i medici di base e i pediatri, sono in genere ben preparati per parlare con i pazienti adolescenti dell'uso della pornografia e dei suoi effetti a lungo termine. Questa potrebbe essere una via, al di là del lavoro educativo dei genitori.
Su questo altro fronte, i ricercatori sottolineano quanto sia importante che i genitori abbiano conversazioni aperte e oggettive sulla pornografia. Il messaggio più importante da trasmettere è che la pornografia non è reale; le persone nei video pornografici sono attori che seguono un copione.
L’accesso senza precedenti alla pornografia sta avendo un impatto sui comportamenti e sugli atteggiamenti sessuali degli adolescenti. Solo il dialogo e la promozione di un senso di realtà relazionale, di contatti sani e svincolati dagli elementi fantasmatici e pericolosi veicolati dalla pornografia può limitare il suo impatto negativo sullo sviluppo della loro personalità.