GIUSTIZIA MINORILE
SEMPRE PEGGIO E PASSI INDIETRO
Nella seduta della Commissione Giustizia della Camera dei deputati del 27 gennaio 2016 è stato approvato l’emendamento 1.25 a firma dell’On. Donatella Ferranti in relazione al disegno di legge C.2953 Governo e C.2921 Colletti, con il quale è stato previsto alla lettera b) punto 2) del comma 1° di “sopprimere il Tribunale per i Minorenni e l’Ufficio del Pubblico Ministero presso il Tribunale per i Minorenni, introducendo le conseguenti necessarie abrogazioni e modifiche delle disposizioni vigenti”.
IL CONSIGLIO REGIONALE DELL’ORDINE DEGLI ASSISTENTI SOCIALI DELLA LOMBARDIA
ESPRIME IL TOTALE DISSENSO
CON UN COLPO DI SPUGNA SI BUTTA VIA LA STORIA E L’ESPERIENZA DEL TRIBUNALE PER I MINORENNI.
Il sistema della Giustizia minorile in Italia, pur con i suoi difetti, è riconosciuto dai paesi europei ed extra europei come un modello di eccellenza per la specializzazione, la multidisciplinarità, la collegialità delle decisioni e pluralità di funzioni (Civile, Penale e Amministrativa).
Tale decisione è in aperto contrasto anche con i precetti indicati a livello internazionale e comunitario in particolare con le linee guida del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa per una giustizia a misura di minore, adottate in data 17 novembre 2010.
Gli assistenti sociali della Giustizia e dei servizi territoriali sottolineano come la decisione della Commissione confermi l’opinione che la politica sia ancora una volta lontana dall’affrontare i bisogni dei cittadini fragili e deboli in una visione olistica. La tutela del minore e della sua famiglia ha la necessità di contare su operatori specializzati e competenti.
Gli operatori della “cura” dei soggetti deboli, oggi, sono sempre più impegnati nella costruzione, attraverso processi di aiuto, di una relazione generativa di risorse tra servizi, operatori, minori, famiglie e Magistratura al fine di ricomporre gli “sguardi”, le istanze e le risorse per prevenire e limitare il disagio e i danni ad esso connesso superando le frammentazioni già oggi in essere;
CONDIVIDIAMO
i contenuti dei Comunicati emessi dall’Unione Nazionale Camere Minorili e dall’Associazione Italiana Magistrati per i Minorenni e per la Famiglia;
SOLLECITIAMO
la Commissione Giustizia della Camera dei deputati alla cancellazione dell’emendamento così come approvato nella seduta del 27 gennaio 2016
CHIEDIAMO
che si proceda alla riforma della giustizia minorile in un’ottica di difesa dei minori e dei soggetti deboli attraverso l’Istituzione del Tribunale per la persona, la famiglia e i minori, accorpando in un unico organismo tutte le competenze, già oggi troppo frammentate tra vari tribunali.
La Giustizia Minorile ha bisogno di interventi che guardino al bambino, alla sua famiglia che vive una difficoltà attraverso gli sguardi di più soggetti, ma con la garanzia e l’intervento di un organismo specializzato e non frammentato.
Milano, 23/02/2016
Il Presidente del CROAS Lombardia Egidio Turetti