Questo appello è stato fatto proprio dall’AGESCI, in occasione del Consiglio Generale 2016.
Come ribadiscono l’UNHCR e Amnesty International, nel mondo ci sono 60 milioni di profughi, di questi solo 19,5 milioni lasciano il proprio paese e l’86% di questi ultimi è ospite presso le regioni più povere del pianeta. L’impatto più significativo di questa crisi non si fa sentire in Europa, ma in paesi come il Libano, con un milione di rifugiati, la Turchia, il Pakistan e l’Iran. In Europa vediamo profilarsi iniziative di chiusura molto lontane da quel sogno di Europa dei popoli, da quel sogno di Robert Schuman di Continente in grado di essere solidale con il resto del mondo. E siamo coscienti che paradossalmente i nostri Paesi sono corresponsabili di molte delle situazioni che spingono le persone a lasciare le loro case, siano queste rifugiati o migranti economici.
Noi rifiutiamo la costruzione di barriere come risposta al fenomeno migratorio. Siamo contrari ad una politica di chiusura che porta ad “un’anestetizzazione delle coscienze” e a una mancata assunzione delle nostre responsabilità e dei nostri doveri di solidarietà e accoglienza.
Per questo noi chiediamo ai nostri rappresentanti politici:
– la creazione di corridoi umanitari per evitare i cosiddetti “viaggi della morte”, organizzati spesso dalla criminalità organizzata, in modo tale da gestire gli arrivi in sicurezza e secondo una politica europea di resettlement;
– che venga rivisto il trattato di Dublino secondo il principio di solidarietà e la libera manifestazione di volontà delle persone;
– che venga istituito un sistema di riconoscimento reciproco delle decisioni positive in materia di protezione internazionale;
– che venga creato un sistema di inte(g)razione europeo.
Allo stesso tempo noi ci impegniamo a metterci in gioco personalmente. Ci impegniamo ad essere i primi ad accogliere. Ci impegniamo a “promuovere seriamente le economie dei Paesi di provenienza dei migranti, anziché soffocarle”. Ci impegniamo a “ripensare e cambiare il nostro stile di vita che, per molti aspetti, non è compatibile con il benessere di tutta l’umanità”.
Elenco dei promotori
- AGESCI (Associazione Guide e Scout cattolici italiani)
- ALM (Associazione Laicale Missionaria onlus), Roma
- Angoli di Mondo (socia di Altromercato), Padova/Padua
- ASMI (Associazione Scouts musulmani italiani)
- ATAS onlus (Associazione trentina accoglienza stranieri)
- Azione Cattolica Italiana
- Caritas diocesana Bolzano-Bressanone – Caritas Diözese Bozen-Brixen
- Centro Astalli
- Cittadini per la Costituzione
- Comunità promozione e sviluppo onlus, Napoli/Neapel
- CNGEI Trentino Alto Adige (Corpo Nazionale Giovani Esploratori ed Esploratrici Italiani)
- Divieto di Sosta – seratalternativa, Padova/Padua – Trento/Trient
- Equipe nazionale GIM, famiglia comboniana
- Facoltà di intendere, Padova
- FOCSIV (Federazione Organismi Cristiani di Servizio Internazionale Volontario)
- FUCI (Federazione Universitaria Cattolica Italiana)
- Gianfrancesco Serio, Cosenza
- Gruppo Abele onlus
- Il gioco degli specchi, Trento/Trient
- Il Portico onlus, Venezia/Venedig
- Le Formiche – Die Ameisen onlus, Bolzano/Bozen
- Libera
- Mandacarù onlus (socio di Altromercato), Trento/Trient
- Manifesto per Padova senza razzismo e discriminazione religiosa, Padova/Padua
- Movimento Decrescita Felice, Padova/Padua
- Movimento Punto Europa, Trento/Trient
- Movimento Shalom onlus, Pisa
- Movimento Studenti di Azione Cattolica
- Pozzo di Giacobbe – Jakobsbrunnen, Merano/Meran
- River equipe onlus, Bolzano/Bozen
- Sito giovaniemissione.it
- SP (Südtiroler Pfadfinderschaft), Alto Adige / Südtirol
- Volontarius onlus, Bolzano/Bozen