20 febbraio 2020, Torino. L’Ordine Assistenti Sociali del Piemonte celebra la Giornata mondiale della giustizia sociale.
Istituita nel 2007 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, si pone l’attenzione sull’importanza della giustizia sociale come strumento di eradicazione della povertà e promozione dello sviluppo e della dignità umana. Il tema della giornata per il 2020 è “Colmare il divario delle disuguaglianze per raggiungere la giustizia sociale”.
Barbara Rosina (Presidente dell’Ordine Assistenti sociali del Piemonte) afferma: «In tempi in cui il divario delle disuguaglianze si manifesta anche attraverso episodi di razzismo, intolleranza, discriminazione che sono ritornati ad essere prepotentemente al centro della narrazione quotidiana, ci domandiamo cosa si possa fare per realizzare una società più giusta, equa, inclusiva e solidale. Se, infatti, non vi è un contesto che garantisce e tutela la libertà, l’uguaglianza, la socialità, la partecipazione e la giustizia sociale, le azioni professionali rischiano di essere inefficaci».
«I dati allarmanti di uno studio di Censis e Confcooperative diffusi ad inizio 2018 - asserisce Barbara Rosina - ci restituiscono un Paese con sempre più poveri. Tra 30 anni, molti millenials di oggi lo saranno. Si tratta di 5,7 milioni di poveri potenziali, ossia circa 3 milioni di Neet, giovani tra i 18 e 35 anni che non studiano né lavorano e 2,7 milioni di lavoratori precari e woorking poor».
«Gli assistenti sociali - spiega Barbara Rosina - in Piemonte sono 2500. Molti di noi sono impegnati nel sistema di protezione dei minori e di supporto alle loro famiglie anche in contesti non giudiziari e consensuali, si occupano di interventi di sostegno a persone con malattia ed ai loro famigliari, ad adulti in difficoltà, a persone anziane, sono impegnati nella Giustizia. Si tratta di contesti complessi, nei quali le disuguaglianze sono profonde, i cittadini sono in difficoltà nell’individuazione dei servizi ai quali rivolgersi per interventi professionali di supporto. A ciò si aggiunga il clima di dilagante sfiducia nei servizi sociali che stiamo vivendo: la nostra grande preoccupazione è che le persone si allontanino progressivamente dai luoghi nei quali potrebbero invece essere aiutate».
«Agire nella direzione di un cambiamento delle narrazioni sul sistema dei servizi e sulla nostra professione, anche in considerazione del fatto che dopo decenni in cui gli investimenti si sono progressivamente ridotti fino a quasi azzerarsi, le strutture sono state quasi completamente svuotate dal blocco del turn over e da una esternalizzazione indiscriminata - conclude Rosina - è ineludibile e indifferibile. Delle ricadute di una informazione negativa, non veritiera, propagandistica e della generale perdita di autorevolezza delle professioni sul sistema di protezione delle persone in situazioni di vulnerabilità, parleremo anche in occasione della Giornata Mondiale del Servizio sociale che celebreremo a Torino, al Teatro Colosseo, il 23 marzo 2020. Come professionisti riflessivi, orientati cioè alla complessità e all’integrazione di conoscenze, ci interrogheremo rispetto al fare: non solo sul “come” ma anche sul “perché” e sulle difficoltà dell’azione professionale».
Carmela, Francesca Longobardi – Consigliere delegato alla Comunicazione esterna e ai Rapporti con i mass media – Ordine Assistenti sociali Piemonte / tel. 333.4896751