- Scritto da Stefano Zamagni
- Categoria: Saggi di approfondimento - Anno III
In questo scritto mi occuperò di dare conto delle ragioni che ci aiutano a comprendere la crisi sia del modello americano di welfare capitalism sia del modello di welfare state, quale si è andato realizzando in Europa occidentale a partire dal secondo dopoguerra. La presa in considerazione di tali ragioni servirà da guida per suggerire il modello di welfare di cui le nostre società post-industriali hanno urgente bisogno per affrontare con successo le odierne sfide. Infine, passerò ad illustrare i principi fondativi sui quali si regge il welfare civile verso il quale auspico che la nostra comunità voglia muovere passi decisi e rapidi.
- Scritto da Luca Cateni
- Categoria: Saggi di approfondimento - Anno IV
I ragazzi che ospitiamo nei nostri servizi residenziali spesso si muovono come animali selvatici, vigili e in perenne allarme, attenti a difendere il proprio territorio e a non invadere quello altrui, in una apparente convivenza pacifica, col colpo in canna sempre pronto.
Poi a volte la realtà decide di intrecciare la traiettoria delle loro vite, creando delle reazioni “chimiche” dalle conseguenze imprevedibili.
Quello è un momento magico per intervenire educativamente.
Spesso non dovendo fare niente, se non lasciare tutto aperto al possibile, senza cedere alla tentazione di chiudere.
Luca Cateni riflette, a partire dalla narrazione di un'esperienza, sulle complesse dinamiche dell'azione educativa e dell'evoluzione adolescenziale.
- Categoria: Saggi di approfondimento - Anno IV
Negli ultimi anni il Parlamento Italiano ed i Governi che si sono succeduti (intervenuti per delega), hanno approvato una nuova legislazione che modifica il Diritto di famiglia e con esso il Diritto Minorile. Il tempo di attuazione delle nuove norme già trascorso, è sufficiente per una prima valutazione di esito: se si parte dall’interesse preminente dei bambini si ha l’impressione che la situazione sia mutata, ma non migliorata.
In principio, fino a vent’anni fa, c’era il minore da tutelare, il Giudice minorile, la famiglia del minore ed i Professionisti del Consultorio Familiare (1) e del Servizio Sociale Comunale. Le decisioni erano rapide e l’influenza dei professionisti dei servizi pubblici sui Giudici togati spesso decisiva. All’epoca i Giudici intervenivano il meno possibile nella vita privata delle famiglie. Per ottenere una azione a protezione di un minore, occorreva che fosse provato lo stato di abbandono materiale o la violenza fisica, palese e inequivocabile.
Benedetti Ferdinando, Casoli Maria Cristina, De Angelis Laura, Salerni Michela, Veroli Annalisa, discutono e sottopongono a critica la legislazione minorile dal 2006 ad oggi.
- Scritto da Francesca Profumo
- Categoria: Saggi di approfondimento - Anno IV
Il tema risulta particolarmente attuale: il grande flusso immigratorio che ha caratterizzato gli ultimi anni ha portato nel nostro Paese un alto numero di persone con culture spesso molto distanti da quelle “occidentali” e, in diverse occasioni, è accaduto che il rispetto di tali tradizioni abbia portato alla lesione di quelli che, nello Stato italiano, sono percepiti come imprescindibili diritti dei minori.
Le riflessioni di Francesca Profumo sul tema dei reati culturalmente motivati
- Scritto da Barbara Volpi
- Categoria: Saggi di approfondimento - Anno IV
I fatti di cronaca testimoniano con rapidità crescente la fotografia di quello che l’ambiente virtuale ha prodotto nel corso degli ultimi anni, con un’escalation sempre più invasiva di violenza, mancanza di rispetto, solidarietà, unione, consolidamento di esperienze vissute insieme che cementano quello che da adulto sarà il ricordo spensierato di quelle prime volte che inaugurano il passaggio verso la tanto desiderata vita “da grandi”.
Le minacce della rete e la questione della protezione dei giovani, l'analisi di Barbara Volpi.
- Scritto da Barbara Volpi
- Categoria: Saggi di approfondimento - Anno V
A Porto Cesareo genitori distratti da un selfie lasciano cadere in mare il passeggino con il loro piccolo; alla scena assiste un passante che riesce a salvare il bambino. Il commento di Barbara Volpi.
Episodi del genere, che per un caso fortuito, una coincidenza, un segno del destino come potrà essere ricordato in maniera “salvifica”, che per l’osservazione attenzione di qualcuno non sono degenerati in tragedia possono esserci UTILI per fermarci un attimo a riflettere su quello che stiamo facendo e che si sta facendo in seguito all’invasione della digitalità, nell’accezione più ampia del termine, nelle nostre vite e nella nostra quotidianità.
- Scritto da Paolo Petrosillo
- Categoria: Nuovi saggi
Dal 2017, con l'introduzione della legge Iori e il riconoscimento legislativo della figura dell’educatore/pedagogista, ho potuto sperimentare la mia professionalità in ambito privato, mettendo a disposizione delle famiglie la mia lunga esperienza in campo educativo.
Nel primo anno la principale richiesta dei miei interventi continuava ad essere quella di famiglie aventi ragazzi/e con disabilità. Gradualmente si è poi spostata su adolescenti/giovani adulti, bloccati in situazioni stagnanti senza alcuna progettualità né scolastica né lavorativa.
Generalmente la famiglia osserva impotente una progressiva chiusura al mondo.
I ragazzi e le ragazze iniziano lamentando malesseri fisici che al mattino impediscono loro di andare a scuola e successivamente evitando di presentarsi ai pasti con la famiglia. Il passo successivo è l'auto-clausura nella propria stanza senza che nessun famigliare riesca ad entrare in contatto con il ragazzo o la ragazza.
Psicologi e Neuropsichiatri che incrociano queste famiglie disperate nell’assistere impotenti all'auto-carcerazione dei propri figli, hanno iniziato a chiamarmi per richiedere un intervento educativo. Il mandato era quello di entrare nelle case di questi adolescenti e giovani adulti al fine di comprendere meglio quali potessero essere le dinamiche personali e familiari dietro questi ritiri; tentare un aggancio umano con loro e infine progettare un intervento educativo per portarli man mano a riprendere contatto con il mondo. [...]