La scuola e il lavoro degli insegnanti garantiscono a ogni ragazzo i fondamenti del sapere e consentono di sviluppare le capacità di apprendimento autonomo, che sono le basi della cittadinanza in democrazia. La chiusura delle scuole dall'inizio della crisi prodotta dalla pandemia priva i bambini e i giovani di opportunità di sviluppo e miglioramento.
È probabile che l’impatto di questa necessità saranno molto rilevanti, in particolare per gli studenti vulnerabili, soprattutto gli studenti svantaggiati, che generalmente hanno accesso a minori opportunità educative al di fuori del contesto scolastico.
Anche gli studenti con difficoltà di apprendimento possono essere particolarmente colpiti nel caso di una interruzione prolungata della normalità scolastica. La difficoltà di recuperare e rimettersi al passo dopo un periodo di inattività prolungato può far pesantemente aumentare i tassi già elevati di abbandono scolastico.
L'attuale situazione rende necessario attuare un lucido piano d'azione per mantenere i livelli di apprendimento e ridurre al minimo le disuguaglianze e gli effetti negativi che potrebbero derivare da questa prolungata interruzione dell'istruzione.
La ricerca nel campo dell'educazione in situazioni di crisi consente di identificare tre principali orientamenti per la pianificazione educativa durante una condizione come quella della pandemia: sostenere i genitori, identificare i bisogni degli studenti e gestire le risorse educative in collaborazione con gli insegnanti.
I genitori hanno bisogno di aiuto
Mentre le scuole sono chiuse, ai genitori viene chiesto, di fatto, di insegnare e di facilitare l'apprendimento a casa. Molti possono avere difficoltà a farlo, e questo può diventare per loro una delle principali fonte di stress, compromettendo ulteriormente l’esercizio di una sana genitorialità.
I genitori sono di fatto sotto una grande pressione per quanto riguarda l'istruzione dei loro figli. In una situazione di crisi, le scuole dovrebbero quindi essere particolarmente attente ai genitori e rispondere alle loro preoccupazioni. La priorità è soprattutto quella di garantire che ogni famiglia abbia accesso alle risorse per mantenere e consolidare l'apprendimento dei figli.
In questo le istituzioni hanno una grande responsabilità, dovrebbero favorire la relazione scuola-famiglie ascoltando e sensibilizzando gli insegnanti, creando le condizioni perché vengano messe in atto misure che garantiscano il consolidamento, o almeno il mantenimento, dei percorsi di apprendimento. Solo misura che può ridurre gli effetti negativi di un'interruzione prolungata della regolarità scolastica quando riprenderanno le lezioni.
Tradurre le aspettative di apprendimento
A questo punto, gli insegnanti si trovano nella condizione di stabilire obiettivi chiari e realistici dei livelli di apprendimento, seguendo precise indicazioni ministeriali, e adattarli per ogni allievo. Questo è particolarmente importante per gli studenti più vulnerabili e per i loro genitori, con i quali è importante comunicare regolarmente e fare valutazioni frequenti della situazione in cui si trovano.
Deve essere anche riconosciuto il carico emotivo sostenuto dagli insegnanti che si impegnano in questo senza però riuscire a stabilire contatti e collaborazione con i genitori di allievi vulnerabili.
Dovrebbero inoltre essere strategicamente ridotte le aspettative di apprendimento in generale, per tutti gli studenti, identificando alcune aree specifiche su cui gli studenti si dovrebbero concentrare, garantendo al contempo che le aspettative siano chiare da entrambe le parti.
Si potrebbero inoltre pianificare attività per consentire agli studenti di lavorare secondo il loro proprio ritmo e capacità, di propria iniziativa e in base a specifiche aree di interesse, ad esempio offrendo loro diverse scelte su attività possibili.
Per loro natura, le crisi sono imprevedibili e non possono esistere piani generali “preconfezionati” per gestire l'insegnamento. Gli insegnanti organizzano il loro anno scolastico in sostanziale autonomia, quindi solo loro possono tradurre le linee guida del governo in concrete misure di apprendimento.
Le disuguaglianze tra gli studenti devono essere identificate e affrontate, sia in termini di bisogni di base, come sicurezza e anche necessità alimentari, sia di bisogni educativi. Ancora una volta, il coinvolgimento degli insegnanti è essenziale per garantire che le disuguaglianze sociali siano ridotte.
La ricerca nel campo dell'educazione in caso di emergenza suggerisce che quasi tutti gli studenti, e anche gli studenti più vulnerabili, subiscono un calo delle prestazioni scolastiche o un ritardo nell'apprendimento quando rimangono fuori dalla scuola per lunghi periodi di tempo.
Poiché gli studenti possono soffrire della mancanza di interazione sociale fornita dalla scuola, è auspicabile offrire loro l'opportunità, come molti istituti stanno facendo, di connettersi con i loro compagni e il loro insegnante formando gruppi di discussione virtuali o offrendo piattaforme di apprendimento interattive.
La scuola è anche un importante mezzo di protezione per molti giovani. Molti hanno bisogno dei pasti gratuiti o a basso costo forniti a scuola per garantire un'alimentazione adeguata e sana. Le chiusure scolastiche possono quindi avere un impatto diretto anche sulla sicurezza alimentare degli studenti.
Alcuni giovani, poi, possono anche essere maggiormente a rischio di violenza familiare, poiché la normale rete di sicurezza rappresentata dalle figure adulte che ruotano attorno alla scuola non è più attiva. Questo può comportare una riduzione significativa del numero di segnalazioni ai servizi sociali. Gli insegnanti devono mantenere la relazione speciale che hanno con i loro studenti anche per garantire la loro sicurezza.
Fornire le risorse necessarie
Le risorse digitali possono essere un aiuto per l'apprendimento ma anche una barriera. Non tutte le famiglie hanno necessariamente accesso agli stessi strumenti tecnologici (internet, computer, tablet, smartphone). Inoltre non hanno lo stesso livello di conoscenza e abilità nell'uso della tecnologia. Ciò può portare a ulteriori disuguaglianze tra gli studenti nella possibilità di garantirsi continuità nel percorso scolastico.
È quindi necessario far sì che tutti gli studenti abbiano accesso a risorse sufficienti per mantenere il loro apprendimento, senza basarsi troppo su piattaforme di apprendimento digitale ma escogitando modalità flessibili e variegate di insegnamento, che siano stabili e non soggette a possibili difficoltà tecniche, senza escludere mezzi più antiquati come la radio o la televisione educativa.
Il supporto dell'insegnante è assolutamente necessario per realizzare questi obiettivi. Le iniziative del governo per mantenere l'apprendimento degli studenti non possono essere efficaci senza l'uso di questa preziosa risorsa educativa: l'esperienza degli insegnanti.