La possibilità di perdere la capacità di rimanere concentrati su un singolo compito per un lungo periodo di tempo è una preoccupazione crescente, in considerazione della diffusione delle più frettolose forme di informazione e apprendimento veicolate dalla tecnologia.
Ogni giorno ormai tutte le persone si confrontano e devono elaborare quantità incredibili di informazioni e il cervello spesso funziona in sovraccarico per gestire l'elaborazione e il processo decisionale di volta in volta richiesto.
In un'era di notifiche incessanti da app, dispositivi e piattaforme di social media, oltre all'accesso a più informazioni di quelle che si potrebbero prendere in considerazione, come si può trovare il modo di gestire questa situazione? Il modo in cui si pensa, si mettono a fuoco e si elaborano le informazioni sta cambiando di conseguenza? Sono domande importanti, soprattutto per quanto riguarda i più giovani, che trascorrono sempre più tempo interagendo online.
Gli esperti di apprendimento e funzionamento cognitivo ritengono che la lettura profonda sia importante perché contribuisce al potenziale di una persona e migliora la capacità di apprendere, pensare ed essere perspicace.
I processi di lettura profonda espandono il cervello degli adolescenti e consentono loro di raggiungere il loro potenziale di carriera scolastica. Si tratta di un fondamento cognitivo che si espande nel tempo con tutto ciò che si legge e apprende. In questo modo, spiegano gli esperti, si inizia a essere esseri umani che hanno la capacità di acquisire le loro conoscenze di base, di usarle con il pensiero logico per dedurre qual è la verità - o la mancanza di verità - in quello che stanno leggendo.
Preoccupa che la quantità di interazione con display e dispositivi - e la velocità con cui si deve necessariamente interagire – possa cambiare il funzionamento cognitivo, erodendo la capacità di essere presenti.
Sono necessarie pazienza e concentrazione per prestare attenzione all'inferenza, all'empatia, all'analisi critica. Ci vuole sforzo. Tutti sono ormai così abituati ad andare così veloci che l'immersività diventa difficile.
Catturare l'attenzione
La tecnologia oggi a disposizione di tutti ha alle spalle ingegneri, sviluppatori, designer del display che progettano di proposito o intenzionalmente i servizi digitali per catturare l’attenzione, per fare trascorrere più tempo su un sito, per fare cliccare su più annunci possibile.
Può essere difficile, soprattutto per un adolescente, resistere o persino capire cosa sta succedendo quando ci si sente tentati o persi nella navigazione.
Come risposta, si impara a vagliare rapidamente i contenuti, li si screma come una strategia adattiva. La “scrematura”, lo sfogliare velocemente, mina il tipo di attenzione che gli esperti sostengono sia necessaria per raccogliere i benefici intellettuali, mentali e cognitivi di una lettura più approfondita.
Costo cognitivo
Gli psicologi che si occupano delle interazioni uomo-macchina osservano gli effetti di ciò che le persone stanno facendo quando agiscono come "media multitasking", navigando su più piattaforme, eventi e processi, sia online che offline, allo stesso tempo.
Lo stiamo facendo ormai quasi tutti ed è, in larga misura, un adattamento naturale all'ambiente tecnologico che è stato creato intorno a noi.
Il multitasking multimediale, come lo sfogliare velocemente, è una risposta adattiva a un ambiente inondato di informazioni. E il multitasking multimediale ha un costo cognitivo, sottolineano gli esperti.
Si incorre in quello che si potrebbe chiamare un costo di passaggio; ciò significa che le proprie prestazioni nel proprio compito focale ne risentiranno.
Basta come esempio, pensare alla guida di un’auto come compito principale, il motivo per è vietato ai conducenti di utilizzare i loro smartphone mentre guidano è perché li distrae dal compito di guidare.
Un esempio chiaro che genitori e adulti responsabili dovrebbero aver presente quando si trovano a dover educare le competenze digitali dei più giovani, affinché l’eccesso di interazione virtuale non si traduca in limiti cognitivi.