Con l’espressione "pubblico immaginario" ci si riferisce a quella convinzione di adolescenti e tardo adolescenti, che esista un gruppo di “seguaci” che osservano e giudicano costantemente ogni loro mossa.
Tale credenza nasce dal più generale concetto di egocentrismo adolescenziale, secondo il quale gli adolescenti pensano che il mondo ruoti intorno a loro e che ognuno stia prestando attenzione a come si presentano e a quello che fanno.È questa una normale fase dello sviluppo delle competenze sociali negli adolescenti.
Il pubblico immaginario sta guardando e giudicando
Il “normale” adolescente egocentrico crede che ovunque egli vada, intorno a lui tutti siano interessati alla sua persona quanto lo è lui stesso.
Crede inoltre che il suo pubblico commenti in continuazione le sue azioni e il suo aspetto. È come essere una celebrità, a parte il fatto che nessuno in realtà lo sta guardando. Può sembrare una paranoia, ma è una parte normale del processo di crescita e dell’apprendere a come muoversi socialmente.
Lo stato d'animo del pubblico varia con l'umore dell'adolescente. Quando la ragazza o il ragazzo adolescente si sentono critici verso se stessi, pensano che gli altri saranno altamente giudicanti in riferimento al loro comportamento e al loro aspetto. Quando si trovano in un stato di “auto-adorazione”, pensano che gli altri siano ugualmente ammaliati dalla loro bellezza, dalla loro grazia e dalla loro personalità magnetica.
La convinzione degli adolescenti dell’esistenza di un pubblico immaginario spiega alcuni dei loro tipici sbalzi d’umore.
Sentono come pubblici perfino i loro momenti privati. Questo è il motivo per cui gli adolescenti e i tardo-adolescenti spesso si vergognano e mortificano perfino per eventi irrilevanti. Per esempio, se un genitore fa una battuta stupida in un ristorante, non importa per l'adolescente che nessuno intorno sembra farci caso, tutti in qualche modo, per lui, è come se avessero sentito.
Il pubblico immaginario è una parte normale del processo di crescita
L'egocentrismo dell'adolescente è una parte normale del suo sviluppo, non indica che egli da grande sarà un narcisista o paranoico.
I ricercatori stanno collegando questo atteggiamento alle modalità in cui il cervello si riorganizza durante gli anni dell’adolescenza per diventare un cervello maturo, da persona adulta.
L’ipersensibilità alle situazioni sociali è una componente del processo di sviluppo del cervello e della personalità.
Può essere esasperante per un genitore vedere il proprio ragazzo adolescente cambiare la maglietta cinque volte prima di andare a scuola, quando la maggior parte delle scelte possibili sembrano quasi identiche l’una all’altra. Ma bisogna ricordare questo, come tanti altri analoghi, è un comportamento normale per un teenager.
Teorie relative al pubblico immaginario
L’espressione “pubblico immaginario” è stato utilizzata da David Elkind in un testo del 1967. Tale concetto è stato poi usato in particolare dagli psicologi.
Elkind ha sviluppato una scala di valore di tale fattore nella personalità di un adolescente. I punteggi sono stati correlati all’ansia sociale, al senso di sé e della propria personalità, ma non in base a un ragionamento formale. Mentre lo psicologo svizzero Jean Piaget pensava che il “pubblico personale” fosse una caratteristica dell'infanzia, questi studi hanno trovato che persisteva anche nell’età più avanzata, riconfermandosi fin quasi ai vent’anni.
Teorie sull'egocentrismo adolescenziale continuano a essere sviluppate e approfondite. La questione resta di prima importanza soprattutto oggi, nell’epoca dei social media. Gli adolescenti infatti ora sono ancora più esposti alle conseguenze personali e sociali di ciò che fanno e di come si presentano. Il pubblico interiore può essere infatti ulteriormente "rafforzato" da quel pubblico virtuale che ora ha accesso a loro e può “osservarne” i comportamenti e gli atteggiamenti.