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Sono sempre state elaborate molte ipotesi relative agli effetti negativi dei social media sugli adolescenti. Un nuovo studio dimostrerebbe che i social media hanno un effetto irrilevante sugli adolescenti in termini di soddisfazione di vita.

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Lo studio intitolato "Effetto duraturo dei media sociali sulla soddisfazione di vita degli adolescenti" è stato pubblicato nell'ultimo numero di  Proceedings of the National Academy of Sciences .

I risultati hanno mostrato che solo le ragazze hanno in parte ridotto l'uso dei social media perché si sentivano insoddisfatte, risultati analoghi non sono stati invece rilevati tra i ragazzi, hanno sottolineato i ricercatori.

Il prof. Andy Przybylski dell'Università di Oxford, coautore della ricerca, ha spiegato che: "Il 99,75% della soddisfazione della vita di un giovane nell’arco di in un anno non ha nulla a che vedere con il fatto che utilizzi di più o meno i social media".

Secondo Przybylski non è il tempo dedicato ai social media a influenzare il benessere dei ragazzi. Spiega infatti l’esperto: "È del tutto possibile che ci siano altri, specifici aspetti dei social media che non sono davvero adatti ai ragazzi ... o che ci siano alcuni giovani che sono più o meno vulnerabili a causa di qualche fattore di base della loro situazione personale". Tuttavia stabilire un nesso causale tra insoddisfazione e utilizzo dei social non è corretto.

Sostiene che i genitori debbano parlare con i figli delle loro esperienze sui social media piuttosto che “gridare al lupo" sui loro effetti negativi. Amy Orben, primo autore della ricerca, anche lei dell'Università di Oxford, ha dichiarato: "Proprio come le cose vanno male offline, così possono andare storte anche online, ed è davvero importante che quel canale di comunicazione rimanga aperto".

Esistono certo molti studi che illustrano i sentimenti negativi associati all'uso dei social media ma, come spiegano i ricercatori, questo nuovo studio offre un punto di rilfessione inedito.

Il team ha esaminato i dati di 12.672 adolescenti di età compresa tra 10 e 15 anni dal Regno Unito tra il 2009 e il 2016. Hanno preso in considerazione oltre 2.000 risposte a differenti domande poste in modo.Hanno inoltre preso in considerazione diversi aspetti della vita familaire di un adolescente.

Alla fine, i risultati hanno rivelato che non vi era alcun collegamento effettivo tra la soddisfazione della vita e il tempo trascorso sui social media dagli adolescenti. Hanno scoperto che ragazzi diversi hanno mostrato risultati differenti e anche gli stessi ragazzi hanno evidenziato risultati diversi nel tempo. Hanno quindi analizzato mediamente tutte queste informazionie scoperto che i giovani che utilizzano in modo rilevante i social media hanno solo una probabilità leggermente maggiore di essere insoddisfatti della vita.

La Orben ha spiegato che: "I cambiamenti nell'uso dei media di un adolescente possono spiegare solo lo 0,25% dei cambiamenti nella loro soddisfazione di vita un anno dopo. Viceversa, le fluttuazioni nella loro soddisfazione di vita possono solo spiegare lo 0,04% dei cambiamenti nel loro uso dei social media un anno dopo, il che è anche un piccolo effetto".

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I ricercatori hanno anche esaminato le differenze di genere. Hanno notato che tra le ragazze gli effetti erano leggermente più evidenti. Era più probabile che le ragazze provassero insoddisfazione per la vita personale, la vita e gli impegni scolastici, la famiglia e gli amici se esposti ai social media più a lungo. L'insoddisfazione sviluppatasi in generale tra le ragazze ha portato alla riduzione, da parte loro, del tempo trascorso sui social media.

Il professor Liz Twigg della Portsmouth University è un altro ricercatore che sta lavorando agli effetti dei social media sugli adolescenti. Ha lodato questo studio affermando che: "Come gli autori stessi riconoscono, nessuno studio fornisce prove definitive, ma questa ricerca adduce certamente prove convincenti. In termini di popolazione, l'uso dei social media potrebbe non essere quella fonte di danno per la salute mentale dei ragazzi che spesso riteniamo essere".

Il professor Przybylski osserva: "Dato il rapido ritmo del progresso tecnologico negli ultimi anni, la questione di come il nostro crescente utilizzo della tecnologia per interagire tra di noi influenzi il nostro benessere è diventato sempre più importante.

La maggior parte dell'attuale dibattito su questo tema si basa su prove scarse, questo studio rappresenta quindi un passo importante verso la mappatura degli effetti della tecnologia sul benessere degli adolescenti. "

Amy Orben, docente universitario in psicologia presso l'Università di Oxford, sottolinea che: "La letteratura precedente si basava quasi interamente su correlazioni senza alcun mezzo per stabilire se l'uso dei social media porta a cambiamenti nella soddisfazione della vita o, viceversa, se cambiamenti nella soddisfazione della vita influenzino l'uso dei social media”

"Applicando approcci statistici innovativi e trasparenti, concludono gli autori, dimostriamo che gli effetti dei social media non sono una strada a senso unico, sono sfumati, reciproci, possibilmente condizionati dal genere di chi li utrilizza, e probabilmente di entità insignificanti".

Il progredire nella possibilità di accedere a dati massivi sulla condizione dei giovani sarà fondamentale per comprendere i numerosi ruoli e gli effetti dei social media sulla loro vita.


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