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Gli adolescenti si affidano ai social media per accedere a molte informazioni su come avere uno stile di vita sano - ma piuttosto che essere vittime dei pericoli dell’online o sviluppare un'ossessione malsana per l'immagine del corpo, buona parte di loro sembra in grado di usare umorismo, ironia e di fare battute navigando attraverso il contenuto multimediale nei social.

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In un nuovo studio, pubblicato su Qualitative Research in Sport, Exercise and Health, i ricercatori della dell'Università di Birmingham, hanno studiato come i ragazzi usano Instagram, Snapchat e YouTube per apprendere e ottenere informazioni in merito ad attività fisica, dieta e immagine del corpo.

Per un periodo di 12 mesi, oltre 1.300 ragazzi di 10 scuole e di una vasta gamma di background socio-economici ed etnici hanno intrapreso una serie di attività di classe, interviste, seminari e hanno partecipato a un sondaggio.

Contrariamente all'opinione più comune e diffusa, lo studio ha mostrato che i ragazzi adolescenti erano intelligenti e critici, utenti attivi e propositivi dei social media. Ad esempio, hanno usato l'ironia, attraverso hashtag come #gymlad per consentire loro di pubblicare selfie sui loro corpi in palestra senza paura del ridicolo e in un contesto di battute accettabili.

"Da quello che hanno mostrato online, si evidenzia che i ragazzi adolescenti indicano che. certo, puoi definirti una gymlad se sei muscolosa, con un corpo tonico e allenato, ma puoi anche usare il termine gymlad in modo ironico", afferma la responsabile del gruppo di ricerca, la dott.ssa Victoria Goodyear.

"L'uso dell'umorismo e dell'ironia significa che i ragazzi possono ancora aspirare ad avere corpi palestrati ed essere motivati ​​da sport, esercizio fisico e diete sane, ma rendendosi conto dei propri limiti, senza il rischio di sentirsi avviliti o la paura di essere derisi dai loro coetanei".

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"Di particolare importanza in questa ricerca è il fatto che si mostra come i giovani siano utenti critici e creativi dei social media, in grado di valutare e pensare chiaramente a ciò che vedono, fanno e usano online" afferma la studiosa.

"I giovani di oggi non possono disattivare i social media e la loro influenza nelle loro vite – questa non è un'opzione per loro. Ma mentre esiste molto interesse e grande copertura mediatica sull'impatto negativo dei social media sulla salute e sull'immagine corporea, in realtà stiamo osservando che la maggior parte dei ragazzi che accedono alle informazioni, imparano e diventano motivati a sviluppare una particolare attività, sanno anche trovare modi per non rischiare di "vergognarsi", reazione che potrebbe portare a cattive abitudini".

La ricerca evidenzia la necessità per gli adulti - genitori, tutor e insegnanti - di cercare di comprendere meglio e sviluppare empatia con i ragazzi, piuttosto che criticare il modo in cui i giovani usano i social media.

Il team di ricerca ha pubblicato una guida su questo argomento e sta partecipando a un programma di sviluppo professionale per educare gli insegnanti in questo campo.

"Dobbiamo aiutare gli adulti a diventare più “digitalizzati”, in modo che comprendano sia il potenziale positivo che negativo dei social media", afferma la professoressa Goodyear. "Potranno di conseguenza aiutare al meglio i giovani a navigare queste esperienze in modo da produrre conoscenza e risultati positivi sull'educazione alla salute".


I materiali della ricerca sono disponibili sul sito della University of Birmingham.

Riferimento bibliografico:
Victoria Goodyear, Mikael Quennerstedt. 
#Gymlad - young boys learning processes and health-related social media
Qualitative Research in Sport, Exercise and Health,


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