Gli interventi scolastici che aiutano gli studenti a regolare le proprie emozioni in modo sano si sono dimostrati efficaci nel prevenire i problemi legati alla pandemia, soprattutto legati all’equilibrio e alla salute mentale.
Se si chiedesse a un adolescente se vorrebbe parlare di consapevolezza e regolazione dell'umore con i suoi coetanei una decina di volte in un anno scolastico, la maggior parte probabilmente rifiuterebbe l'opportunità. Ma se si chiedesse invece loro se vorrebbero un “vaccino” per scongiurare le peggiori conseguenze sulla salute mentale dell'ultimo anno e mezzo, la maggior parte di sicuro alzerebbe la mano senza pensarci.
L'adolescenza è un momento critico per la salute mentale e la maggior parte degli adolescenti ha una relazione profonda con lo stress e le difficoltà interiori.
Dalle ricerche svolte a riguardo, risulta che i disturbi mentali sviluppati dai più giovani nel corso della pandemia sono notevolmente aumentati e tutto lascia pensare che ci saranno ricadute psicologiche a lungo termine.
Detto questo, va sottolineato che le scuole sono un ambiente efficace per prevenire i problemi di salute mentale.
Gli interventi scolastici che migliorano la capacità degli studenti di regolare le proprie emozioni in modo sano, come riformulare positivamente un problema, si sono dimostrano efficaci nel prevenire o ridurre i problemi di salute mentale.
Ricerche svolte con programmi che includevano pratiche di consapevolezza, come le pause respiratorie per regolare l’umore, per insegnare agli studenti la consapevolezza non giudicante di sentimenti e pensieri, confermano questo dato.
Così pure giochi di ruolo che forniscono ai giovani strumenti per promuovere comunicazioni positive, ed esercitazioni per dimostrare come lo stress represso influisca sul corpo.
Con l'inizio di un nuovo anno scolastico, i programmi scolastici dovrebbe includere attività che in modo continuo promuovano e proteggano la salute mentale degli studenti. Questi programmi devono essere culturalmente e evolutivamente appropriati all’età dei ragazzi.
Inoltre, dovrebbero essere offerti servizi più intensivi a coloro che necessitano di ulteriore supporto.
Parallelamente agli sforzi per prevenire il contagio e garantire protezione fisica agli studenti, dovrebbe essere messa in atto un’attività continua di sostegno della loro salute mentale, che spesso viene messa in secondo piano rispetto a quella fisica. Anche semplicemente imparare a riconoscere e regolare i propri sentimenti può portare a una maggiore pace interiore.
A tutti i ragazzi e le ragazze, in definitiva, dovrebbe essere garantito lo sforzo più grande per assicurare loro la maggiore protezione emotiva possibile.