Questa fase critica dovuta alla pandemia è stata anche per tutti una grande esperienza di rapporto con l’incertezza. Aperture scolastiche, comportamenti sociali, possibilità di movimento, mercato del lavoro, nuove varianti di contagio, e così via: tutto questo è cambiato spesso e in parte cambia ancora di settimana in settimana, minacciando il nostro senso di sicurezza e stabilità.
L'incertezza è stressante e forse anche dannosa per la nostra salute, suggerisce la ricerca, e può spingerci ad aggrapparci ai nostri gruppi sociali escludendo gli altri. Ma un nuovo studio ha scoperto un sorprendente lato positivo del sentirsi incerti: l’incertezza sembra spingerci ad apprezzare le piccole cose della vita.
In un esperimento i ricercatori, appostati su un marciapiede, hanno distribuito volantini che dicevano una di queste due cose: "La vita è imprevedibile: fermati e annusa le rose" o "La vita è costante: fermati e annusa le rose". A poca distanza c'era un tavolo con una dozzina di rose rosse e un'insegna che corrispondeva al volantino che avevano appena ricevuto.
Altri assistenti di ricerca erano nascosti dietro un cespuglio per vedere chi si fermava e chi no. Hanno riscontrato che sono soprattutto state le persone che hanno letto che la vita è imprevedibile ad avvicinare il naso nei fiori profumati, 2,5 volte più spesso degli altri.
Come mai? Assaporare e apprezzare le piccole cose della vita può essere una risposta di coping che la nostra mente attiva quando ci sentiamo sopraffatti dall'ambiguità e dall’incostanza degli aventi.
Assaporare ci tira fuori dalle paure e dalle preoccupazioni per un futuro confuso, attraverso le sensazioni chiare e piacevoli del momento che stiamo vivendo.
"Se il mondo è incerto, ha senso approfittare di ciò che si ha ora perché potrebbe non esistere più a breve", spiega Andrew L. Gregory, l'autore principale dello studio.
I ricercatori hanno trovato risultati simili in un altro esperimento, nel quale, invece di distribuire volantini, sono state reclutate quasi 400 persone per guardare dei video.
Alcuni hanno visto un video che descriveva le conclusioni di una conferenza scientifica su quanto siano imprevedibili e casuali le nostre vite, accompagnate da grafici caotici e dadi che rotolavano. Altri hanno visto un video simile, ma con il messaggio opposto, sull'ordine e la struttura alla base della vita. Un ultimo gruppo ha visto un video sulla storia dei treni.
Rispetto agli altri due gruppi, chi ha visto il video del caos ha riportato maggiori intenzioni di voler assaporare la vita. Hanno detto che avrebbero dovuto godersi il presente e apprezzare le cose semplici, e si sarebbero soffermati sui buoni sentimenti, aspettando che qualcosa di bello accadesse a loro o a un loro amico.
Un'ultima serie di risultati suggerisce che questo effetto si traduce nella vita di tutti i giorni, anche se non capita di imbattersi in un video o in un volantino sull'incertezza.
In questo caso, i ricercatori hanno reclutato oltre 6.000 persone e le hanno contattate fino a una dozzina di volte al giorno, chiedendo loro quanto fosse caotico e imprevedibile il mondo in quel momento e se stessero assaporando il presente.
Si è scoperto che quando il mondo veniva percepito come disordinato e imprevedibile, era più probabile che le persone avessero “assaporato” la propria vita nelle ore seguenti, come da loro affermato al contatto successivo.
Naturalmente, l'incessante incertezza di questa fase contrassegnata dalla pandemia non si presta a farci sentire sempre consapevoli e riconoscenti. Ma Gregory crede che questo schema sia valido anche in questa difficile situazione.
In effetti, molte persone hanno riferito di rendersi conto di quanto valessero anche le piccole occasioni di contatto quotidiane, al bar o al lavoro o durante una passeggiate, dopo aver vissuto le restrizioni dovute alla pandemia.
Sebbene l’esperienza di “assaporare” le cose possa accadere spontaneamente, è anche qualcosa che possiamo praticare deliberatamente quando la vita sembra inquietante.
Ad esempio, si potrebbero condividere le proprie buone notizie o la propria gratitudine con gli altri, o entrare in contatto profondo con i luoghi, i suoni e gli odori piacevoli intorno.
Quando ci si impegna per controllare e dirigere la propria attenzione in questo modo, afferma Gregory, ci si potrebbe sentire come se si avesse più controllo sulla propria vita in generale.
I volantini e i video degli esperimenti sopra citati, ci ricordano bene che il nostro senso di incertezza è mutevole. Sulla base di ciò, ha senso che il fatto di leggere notizie politiche o post sui social media dei nostri amici possa influenzare quanto si sentano come stabili o caotiche le nostre vite.
Essere selettivi sui media che frequentiamo potrebbe aiutare. Oppure, spiega Gregory, quando ci sentiamo alla deriva, potremmo provare a riflettere sui momenti della nostra vita in cui ci siamo sentiti sicuri e saldi.
“Assaporare” non è l'unico potenziale vantaggio del sentirsi incerti. Per le persone che se la passano meno bene, affrontare un ambiente caotico può effettivamente spingere a dare priorità al senso di comunità. In questi modi e forse in altri, il nostro cervello cerca di proteggerci dalla spiacevole ma inevitabile incertezza della vita.
Un insegnamento per gli adulti, per concentrarsi sul modo di sviluppare benessere anche in un momento non facile e a fronte di sentimenti di incertezza, da trasferire a figli e ai giovani con cui li lavora, per fornire loro un valido strumento di fronteggiamento delle difficoltà.