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Le sfide o challenge social si stanno diffondendo sempre più sul web e coinvolgono in particolare gli adolescenti. Non comportano sempre pericoli ma i giovani spesso non hanno percezione del rischio e le affrontano pensando che a loro non capiterà nulla. La cronaca, purtroppo, indica però che l’epilogo di queste scelte può essere anche drammatico.

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È bene che adulti e genitori siano informati su quello che accade online ai ragazzi, in modo da essere in grado di aiutarli a riconoscere e evitare i pericoli.

Le sfide virali sui social media sono definite come quelle che "usualmente coinvolgono gli utenti che si filmano mentre eseguono azioni insolite, drammatiche, divertenti o rischiose e condividono questo contenuto con altri che possono quindi eseguire quell’atto a loro volta, accettando così di portare a termine e continuare a condividere la sfida".

Le sfide dei social media che diventano virali attirano la curiosità, in particolare, dei più giovani. La popolarità di una sfida diventa contagiosa, producendo la sensazione che potrebbe essere divertente provarci da soli, anche se è una cosa che altrimenti un adolescente non avrebbe mai pensato di fare.

Sebbene una nuova tendenza virale possa essere pericolosa, è importante sapere che non tutte le sfide dei social media lo sono. Alcune sfide possono persino aumentare la consapevolezza per una buona causa, quale quella ambientale, oppure essere semplicemente divertenti, come i balli strani, le voci fuori campo e così via.

Cosa rende pericolosa una sfida sui social media?

Alcune sfide dei social media sono molto rischiose, in particolare quando includono medicine o influiscono in qualsiasi altro modo sulla funzione del corpo. Gli esperti su questo sono chiari: qualsiasi sfida virale che includa l'uso di farmaci da banco non soggetti a prescrizione è pericolosa. L'uso improprio di qualsiasi farmaco, anche quelli considerati abbastanza sicuri da poter essere acquistati senza prescrizione medica, può causare overdose e persino uccidere.

C’è stata ad esempio una tendenza virale su TikTok che incoraggiava l'uso eccessivo di un farmaco da banco per indurre allucinazioni. Di questo i genitori devono parlare con i propri figli per discutere i pericoli dell'abuso di farmaci e come certe pratiche sui social media possano portare a danni reali, a volte irreversibili.

Non tutti i pericoli si presentano sotto forma di farmaci nelle sfide dei social media. Ci sono stati casi di cronaca che hanno riferito di adolescenti che masticavano pastiglie per la lavatrice dopo averle cucinate o semplicemente infilandosi in bocca i blocchetti di detersivo.

Alcuni anni fa è diventata virale la cosiddetta "sfida alla cannella", dove gli adolescenti si sfidavano a mangiare un cucchiaio di cannella in polvere in 60 secondi, senz'acqua. Questa pratica può causare polmonite da aspirazione, collasso del polmone e/o danno polmonare permanente.

Queste sfide sui social media sono così pericolose perché vengono fatte sotto la pressione dei pari e il pensiero di gruppo, spingendo i ragazzi influenzabili a rischiare la vita o la salute per un “successo” virtuale.

Perché le sfide dei social media sono attraenti?

I pericoli di alcune sfide sui social media superano chiaramente i vantaggi e il divertimento nel praticarle. Allora perché i ragazzi continuano a partecipare, pur conoscendo i rischi che corrono? La risposta degli psicologi è che per i giovani è molto naturale sentirsi obbligati a prendere parte a ciò che i loro amici e coetanei stanno facendo, sia che le sfide sui social siano positive o pericolose. Molti di questi giovani stanno solo cercando di adattarsi e conformarsi a ciò che vedono fare tutti i loro coetanei. Cercano di occupare il loro tempo facendo qualcosa di divertente ed eccitante.

Gli adolescenti, in questo modo, possono inseguire i loro "15 minuti di fama", e questo comportamento di ricerca dell'attenzione è simile a quello nella vita offline delle sfide a vicenda per fare qualcosa di stupido o rischioso.

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Essere visti online mentre prendono parte a sfide virali contribuisce alla posizione sociale degli adolescenti, a scuola o negli ambienti che frequentano. È questo tipo di pressione tra pari che determina l'ampia partecipazione a queste sfide.

La pressione dei pari per esibirsi in queste sfide può essere particolarmente pericolosa. Quando queste sfide diventano virali, il rischio può essere estremamente grave a causa dell’impulsività propria dei più giovani.

Come parlare a un ragazzo di questi argomenti?

Con la maggiore accessibilità e viralità di TikTok e di altri social, può essere difficile per i genitori sapere come affrontare con i propri figli il tema dei rischi legati alle sfide dei social media. I ragazzi possono sentirsi “diversi” se non prendono parte a questi fenomeni online.

La cosa più importante che i genitori possono fare è parlare con i propri figli di ciò che piace loro fare online, spiegano gli esperti. Scoprire che tipo di video stanno guardando, chi seguono online e poi discutere con loro dell'impatto che possono avere.

I genitori dovrebbero monitorare il comportamento dei loro figli. Se i social media li fanno sentire tristi o inadeguati, gli adulti devono essere in grado di discuterne apertamente, incoraggiandoli magari a prendersi una pausa dai social media, riducendo la quantità di tempo che trascorrono online.

I genitori partecipi nell'uso dei social media da parte dei loro figli possono spesso essere un rifugio sicuro per loro quando si sentono spinti a esibirsi per avere consenso virtuale. La cosa migliore che un genitore possa fare è semplicemente rendersi disponibile, per parlare o per dare un sostegno, facendo in modo che i ragazzi non temano di essere giudicati e che non si vergognino.

È fondamentale che i giovani siano in grado di prendere una decisione buona e sicura da soli. Insegnare ai ragazzi di fare buone scelte sulla loro sicurezza è una lezione che dura tutta la vita. Mantenendo aperta la comunicazione su come i social media possono essere pieni di pressioni e rischi, li si aiuta a discernere quale è una sfida sicura e quale una rischiosa.

Cos'altro possono fare i genitori contro le pericolose sfide dei social media?

Ci sono altre cose che i genitori possono fare per aiutare i propri figli a regolare i rischi che corrono sui social media. Ad esempio, avere orari specifici in cui un ragazzo può accedere liberamente a smartphone, tablet, TV, videogiochi, ecc.

Con i ragazzi più piccoli, si possono implementare i controlli parentali, impostare timer spengano automaticamente i dispositivi allo scadere del tempo. I genitori devono controllare la quantità di utilizzo dei social media da parte dei loro figli. Se utilizzano i social media, è fondamentale parlare con loro dei contenuti che consumano online, sottolineano gli esperti.

Avviare queste conversazioni può essere difficile. Si può farlo assicurando a un figlio che lo si fa per lui, perché si ha a cuore la sua salute, la sua sicurezza e il suo benessere.

In definitiva, le sfide virali sui social media possono essere un modo divertente e coinvolgente per gli adolescenti di prendere parte a una comunità. Ma alcune possono essere decisamente pericolosi, specialmente quelle che comportano utilizzo di farmaci o rischi per la salute.

Occorre aprire un dialogo onesto e chiaro con i giovani per mantenere loro, e se stessi come genitori, consapevoli dei rischi e delle insidie ​​dei social media, insegnando ai ragazzi a non subire la pressione dei pari e a non prendere decisioni basate su quello che gli altri potrebbero pensare di loro.


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