Info: info@ubiminor.org  |  Segnalazioni: notizie@ubiminor.org  |  Proposte: redazione@ubiminor.org

 facebook iconinstagram iconyoutube icon

Gli stati emotivi difficili, in particolare lo stress negativo, hanno un'influenza significativa sulle scelte alimentari negli adolescenti, un comportamento che provoca danni al benessere fisico ed è una delle cause principali di sovrappeso e obesità di cui soffrono oggi molti ragazzi.

20240201impu 1

Un nuovo studio dell’Istituto Leibniz per la ricerca sulla prevenzione e l’epidemiologia – BIPS ha studiato come gli stati emotivi influenzano le abitudini alimentari degli adolescenti e quali interventi possono aiutare a cambiare abitudini alimentari malsane.

La ricerca si concentra sul ruolo dello stress e dell’impulsività nelle scelte alimentari, in particolare in relazione ai cibi dolci e grassi. È stata pubblicata sull'International Journal of Behavioral Nutrition and Physical Activity. Stefanie Do, ricercatrice del BIPS e prima autrice della pubblicazione, afferma che: "Questa scoperta può aiutare a sviluppare interventi efficaci volti a cambiare modelli alimentari non salutari".

Per studiare la relazione tra emozioni, impulsività e preferenza per cibi dolci e grassi, il gruppo di ricerca ha analizzato le informazioni della base dati europea IDEFICS.

Si tratta di uno studio multicentrico su larga scala realizzato in otto paesi europei (Belgio, Cipro, Estonia, Germania, Ungheria, Italia, Spagna, Svezia), che ha studiato gli effetti dei comportamenti legati alla salute sull’obesità e sui disturbi metabolici nei bambini e negli adolescenti.

L'indagine è iniziata nel 2007 su 16.230 bambini di età compresa tra due e nove anni ed è proseguita in ulteriori analisi fino al 2021.

Nello studio attuale, i ricercatori hanno ipoteticamente collocato tutti gli adolescenti su un punteggio di benessere elevato o di bassa impulsività e li hanno analizzati e valutati con punteggi bassi e elevati per stimare gli effetti sulla propensione a mangiare cibi dolci e grassi.

20240201impu 2

"Il consumo di cibi malsani, come cibi dolci o grassi, in risposta a emozioni negative è una strategia spesso non regolamentata del nostro corpo per affrontare emozioni difficili, come paura, rabbia, frustrazione, stress o tristezza" spiegano gli studiosi.

"Confrontando gli effetti del benessere e dell'impulsività sulla tendenza a mangiare cibi malsani, le nostre analisi suggeriscono che l'impulsività può avere un effetto molto forte. Ciò sottolinea l'importanza di misure che riducono l'impulsività guidata dalle emozioni. Lo sport, ad esempio, potrebbe aiutare a questo riguardo".

Gli adolescenti che soffrono di stress cronico sono inclini a comportamenti impulsivi e sono quindi molto sensibili alla crescente disponibilità di cibi malsani come dolci o patatine, verso i quali sono spinti anche da una pressante pubblicità.

I risultati dello studio sono particolarmente rilevanti data la forte presenza e commercializzazione di alimenti non salutari in Europa. L’adolescenza è un periodo in cui i giovani apprendono strategie per affrontare meglio lo stress e devono essere educati a evitare quelli controproducenti e malsani.

Questa fascia di età è quindi particolarmente adatta per adeguate misure preventive. Se una persona apprende comportamenti malsani durante questa fase, di solito questi permangono per tutta la vita.

I risultati dello studio saranno la base per progettare e guidare ulteriori e più efficaci interventi di contrasto.


Riferimento bibliografico

Stefanie Do et al,
The role of psychosocial well-being and emotion-driven impulsiveness
in food choices of European adolescents.
 
International Journal of Behavioral Nutrition and Physical Activity (2024).

Accetto i Termini e condizioni