Il periodo della scuola media è particolarmente delicato per lo sviluppo emotivo delle ragazze e dei ragazzi. I giovani si affacciano all’adolescenza e vivono in modo a volte esasperato il contatto sociale con i compagni. Accettazione o rifiuto provocano conseguenze pesanti, come forse mai in altri periodi della vita.
Basta pensare ai momenti liberi dall’impegno scolastico, l’intervallo, il pranzo, quando alle medie si formano i gruppi e i ragazzi si scrutano a vicenda, fanno commenti, diventano amici o si evitano, ne soffrono e così via.
I gruppetti sono spesso esclusivi, i legami diventano a volte alleanze. Perché è così importante dove sedersi e, cosa più importante, con chi sedersi?
Nella scuola media si creano gerarchie, ci sono ragazzi che diventano più “popolari”, vengono percepiti come “fantastici”, sono ricercati e ammirati; altri, il contrario.
Chi sta in un gruppo a volte non fa amicizia con chi ne sta al di fuori.
La scuola media inferiore rappresenta un contesto che corrisponde alla turbolenza che è caratteristica dell’inizio dell’adolescenza, con una crescente importanza per l’accettazione sociale e una crescente pressione per raggiungere un certo status sociale.
È stato dimostrato da diverse ricerche e studi che le relazioni di supporto tra pari nell’adolescenza proteggono gli adolescenti dal fare esperienze negative o autodistruttive. Alcuni ragazzi sono più resilienti, non soffrono se faticano a integrarsi, si “accontentano” di pochi amici sinceri, anche se non sono di quelli con lo status più alto e invidiato.
La ricerca sulla popolarità tra gli adolescenti ha rilevato due diversi tipi di popolarità. La "popolarità sociometrica", che descrive un adolescente benvoluto che è "divertente e gentile". E, su un altro piano, la “popolarità percepita”, riferita a quegli adolescenti che detengono potere sociale ma che di solito non piacciono agli altri.
La ricerca ha rilevato che le “ragazze benvolute” non sono considerate popolari, e le ragazze che sono effettivamente considerate popolari spesso non sono benvolute e possono essere considerate come prevaricatrici.
Secondo alcuni psicologi gli adulti sperano che i ragazzi che sono più egoisti e pieni di sé vengano evitati dai loro coetanei, ma sfortunatamente tende a verificarsi il contrario.
Inoltre, gli adolescenti sono ipersensibili al rifiuto dei coetanei ed è stato dimostrato che sono anche più propensi a correre rischi legali e sanitari per evitare di essere rifiutati dal loro gruppo sociale.
Sorge qui la questione dell’influenza dei coetanei durante l’adolescenza. La ricerca si è concentrata maggiormente sull’influenza sociale negativa e sul comportamento a rischio. Poiché gli adolescenti sono altamente suscettibili all’influenza dei pari (a causa della loro maggiore sensibilità neurobiologica), i pari dovrebbero essere in grado di influenzare anche il comportamento prosociale.
L’inizio dell’adolescenza è un periodo incentrato sulla costruzione di relazioni tra pari e sul raggiungimento dello status sociale, e l’accettazione in un gruppo è fondamentale
Quali sono le conseguenze di come viene percepita la popolarità a questa età e perché è di così elevata importanza?
Gli adolescenti sono sensibili all’influenza sociale e questo può essere utile quando si vuole guidarli verso un “comportamento prosociale”; ad esempio, difendere un amico vittima di bullismo.
Una maggiore dipendenza dai coetanei per il supporto sociale comporta una maggiore pressione per raggiungere lo status sociale.
La psicologia sottolinea che non è un caso che il concetto di “popolarità” guadagni terreno nel momento esatto in cui i giovani si allontanano dalle proprie famiglie.
Le amicizie strette nella scuola media hanno dimostrato di essere un fattore protettivo per i giovani vittime di bullismo.
È molto importante essere consapevoli della conoscenza dello sviluppo cerebrale dell'adolescente, in particolare quando è coinvolto nell'influenza dei pari e dell'importanza dell'adattamento. Esistono anche ricerche secondo le quali le amicizie di sostegno tra gli adolescenti sono utili e proteggono gli adolescenti dagli esiti negativi del bullismo.
Le amicizie forti possono anche aumentare l’autostima nell’adolescenza. In definitiva, si evince l’importanza di promuovere, da parte di educatori e insegnanti, gruppi di autoaiuto e di empowerment nel corso della scuola media, per sostenere il bisogno di connessione sociale e alimentare le esperienze di influenze positive tra pari durante quel periodo altamente influenzabile e impressionabile, tanto sovraccarico emotivamente.