La diffusione di interazioni virtuali sempre più complesse, grazie allo sviluppo della tecnologia legata all’online, sta portando a una modificazione anche del vissuto e dei concetti di memoria e nostalgia. Per i giovani cresciuti in un periodo ancora prevalentemente “televisivo”, la nostalgia si esprime però in modo ancora tradizionale.
Quasi il settanta per cento dei giovani adulti rivede gli show che amava durante la fase preadolescenziale e adolescenziale, secondo recenti rilevazioni.
La nostalgia, alimentata da momenti di disagio, è il principale motore di questa tendenza, poiché questi spettatori ritornano ai loro programmi preferiti per sfuggire alle pressioni e alle ansie dell'età adulta.
Crescere può essere difficile, ma sembra che i millennial e i giovani della generazione Z abbiano trovato un modo per tornare all'infanzia e dimenticare le spesso stressanti vite da adulti.
Secondo il recente YPulse "Kidulting Trend Report", quasi il 70% dei tardo adolescenti e dei giovani adulti fino ai 39 anni ammette di rivedere contenuti per bambini e ragazzi che amavano da piccoli. Questa tendenza è particolarmente evidente tra i 18-24enni, di cui il 68% afferma di rivedere i film per bambini che hanno visto crescendo, e il 63% di rivedere i programmi TV per ragazzi.
Questa forma di nostalgia è altrettanto diffusa tra i 13-17enni (66% e 59%) e i 25-39enni (67% e 60%). Mentre i millennial sono tra i consumatori più appassionati di contenuti per bambini di un passato ancora più lontano della loro infanzia. Una tendenza probabilmente amplificata dal loro attuale ruolo di genitori.
La nostalgia ne è il motore principale: la metà dei partecipanti afferma che rivedere i loro film e programmi TV preferiti dell'infanzia permette loro di sfuggire allo stress prodotto dagli impegni e dagli obiettivi ansiogeni della vita adulta.
Questo “passatempo” va oltre il semplice intrattenimento, spiegano i ricercatori, in quanto offre una sorta di terapia e connessione con il loro io interiore, specialmente in un mondo dove i problemi di salute mentale sono sempre più riconosciuti e discussi, e spesso non vengono affrontati per la mancanza di risorse.
Questa tendenza si è manifestata anche nel mondo dei podcast, con i podcast "rewatch" basati su vecchi programmi TV che sono emersi negli ultimi anni.
Secondo l'analisi di YPulse, guardare contenuti che piacevano loro da bambini rappresenta una forma di comfort di facile accesso per i giovani. Quindi non sorprende che classici come "SpongeBob SquarePants", "Tom and Jerry" e "Rugrats" siano le loro prime tre trasmissioni preferite dell'infanzia.
Inoltre, "SpongeBob" rimane popolare anche tra i giovani di oggi, insieme a "South Park" e "The Simpsons", secondo dati separati di YPulse.
"Il ruolo che i media dell'infanzia - nuovi o vecchi - giocano nella vita dei ragazzi della generazione Z e millennial riflette più di una semplice nostalgia per il passato.
Sono attratti dai contenuti per bambini perché li apprezzano genuinamente, oggi, e perché portano loro momenti di spensieratezza e benessere, che li abbiano visti da piccoli o meno" spiega la ricerca.
"Gli adolescenti e i giovani adulti di oggi continuano a trovare gioia nei contenuti destinati ai bambini, specialmente quando i nuovi contenuti affrontano argomenti più adulti ed emotivamente coinvolgenti con delicatezza e nuance, caratteristiche che quelli del passato, durante la loro infanzia, non avevano necessariamente".
Tuttavia, gli spettacoli e le trasmissioni più recenti non sono da meno, in quanto ad attrattiva. Il 43% di coloro che hanno partecipato al sondaggio guarda contenuti per bambini attuali e di recente produzione.
Questi nuovi show e film permettono loro di condividere momenti speciali con i loro figli o semplicemente di goderne il tono spesso divertente e leggero.
Un modo in definitiva piacevole per essere vicini ai propri figli o alla parte di sé infantile, che può tuttavia nascondere sofferenze e difficoltà dovute a un presente molto impegnativo e a volte opprimente.