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Dalla frequentazione dei social possono arrivare anche stimoli a cambiamenti positivi nelle abitudini dei giovani, sollecitazioni preziose in particolare negli ambiti che impattano direttamente sul loro benessere, come quello alimentare.

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Ricercatori dell'Università di Aston hanno scoperto che i giovani che seguono qualcunso che via social parla o mostra esempi di alimentazione sana, anche solo per due settimane, poi consumano più frutta e verdura e meno “cibo spazzatura”.

Studi precedenti avevano indicato che le norme sociali positive riguardanti la frutta e la verdura spingono a un aumento del consumo individuale.

Il gruppo di ricerca ha cercato di indagare se una rappresentazione positiva di cibi più sani sui social media potrebbe avere lo stesso effetto.

I ricercatori hanno reclutato 52 volontari, tutti utenti dei social media, con un'età media di 22 anni, e li hanno divisi in due gruppi.

I volontari del primo gruppo, noto come gruppo di intervento, sono stati invitati a seguire account di alimentazione sana su Instagram oltre ai profili per loro abituali. I volontari del secondo gruppo, come gruppo di controllo, sono stati invitati a seguire account di design d'interni. L'esperimento è durato due settimane, e i volontari hanno registrato ciò che mangiavano e bevevano i giovani durante il periodo.

Complessivamente, i partecipanti che seguivano gli account di alimentazione sana hanno consumato più di frutta e verdura al giorno e meno prodotti ad alta densità energetica, come snack ad alto contenuto calorico e bevande zuccherate.

Questo, secondo gli autori, è un miglioramento sostanziale rispetto alle precedenti interviste educative e basate sui social media che tentavano di migliorare le diete dei ragazzi.

I ricercatori credono che l'affiliazione sia un componente chiave del cambiamento del comportamento alimentare. Ad esempio, l'effetto è stato più pronunciato tra i partecipanti che si sentivano affiliati ad altri utenti di Instagram.

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Uno studio dell'NHS Health Survey for England del 2018 ha mostrato che solo il 28% della popolazione del Regno Unito consumava le cinque porzioni di frutta e verdura raccomandate al giorno. Anche nel nostro paese, in particolare tra i giovani, frutta e verdura non sono tra gli alimenti prediletti.

Un basso consumo di tali nutrimenti è collegato a malattie cardiache, cancro e ictus; quindi, è vitale identificare modi per incoraggiare un consumo maggiore.

Esporre i giovani a norme sociali positive, utilizzando poster nelle mense per incoraggiare il consumo di verdure, o nei bar per scoraggiare livelli pericolosi di consumo di alcol, come dimostrato da indagini fatte, funziona.

I social media sono così diffusi ora che i ricercatori ritengono che potrebbero essere un modo ideale per diffondere norme sociali positive riguardanti un alto consumo di frutta e verdura, in particolare tra i giovani.

"Questo è solo uno studio pilota di intervento al momento, ma è un insieme di scoperte piuttosto incoraggiante, poiché suggerisce che anche piccole modifiche nell’utilizzo dei nostri account sui social media potrebbero portare a miglioramenti sostanziali nella dieta, a costo zero!

Il nostro lavoro futuro esaminerà se tali interventi effettivamente cambiano le nostre percezioni su ciò che gli altri stanno consumando e anche se questi interventi producono effetti che perdurano nel tempo".

"Le nostre ricerche precedenti hanno dimostrato che le norme sociali sui social media possono orientare il consumo di cibo, ma questo studio pilota dimostra come ciò si traduce concretamente nel mondo reale. Naturalmente, vorremmo ora capire se questo può essere replicato in un campione più ampio e rappresentativo della comunità" concludono gli studiosi, rilanciando il progetto di ricerca.


Riferimento bibliografico

Lily Hawkins, Claire Farrow, Meshach Clayton, Jason M Thomas.
Can social media be used to increase fruit and vegetable consumption? A pilot intervention study.
Digital health (2024).

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