Molte ricerche e analisi hanno puntato il dito sui possibili effetti negativi della “socialità” virtuale per il benessere psicologico degli adolescenti. In controtendenza, un nuovo studio descrive invece quei fattori che possono influenzare positivamente lo sviluppo dei ragazzi.
Questo studio getta una nuova luce sul ruolo che i media nuovi e tradizionali svolgono promuovendo e influenzando positivamente lo sviluppo del carattere, delle emozioni, del comportamento prosociale e del benessere (anche come felicità) nei giovani.
La ricerca e l’insegnamento di una delle autrici, Sophie Janicke-Bowles, professore associato presso la School of Communication della Chapman University, si concentrano sulla psicologia positiva, sui media e sulle nuove tecnologie della comunicazione, e sul rapporto tra i media e la spiritualità.
Lo studio, pubblicato su Child Development (SRCD), indaga su come gli adolescenti percepiscono e interagiscono con la comunicazione digitale, compresi il contatto costante con altri, il confronto sociale positivo, la presentazione autentica di sé, la partecipazione civile e l'autodisciplina.
In particolare sono stati valutati gli effetti conoscitivi e di stimolo alla crescita conseguenti all’utilizzo di app, siti e gruppi educativi, indirizzati alla sensibilizzazione civica e sociale, all’educazione dei comportamenti alimentari, la promozione dell’attività fisica e della sensibilità ambientale, oltre che delle competenze di controllo della propria salute.
"Questo è stato uno studio di ricerca davvero coinvolgente, poiché tutti noi desideriamo trovare risposte più accurate su come le tecnologie digitali influenzano i nostri figli" ha detto la professoressa Janicke-Bowles.
La ricerca di Janicke-Bowles contribuisce alla comprensione dell’effetto positivo e propulsivo del digitale (esperienze positive sui social media) tra gli adolescenti, mettendo in evidenza l'importanza della mediazione genitoriale di supporto e delle competenze digitali nella promozione di un coinvolgimento benefico nella dimensione della virtualità.
In futuro, secondo gli studiosi, interventi mirati a migliorare la prosperità digitale dovrebbero considerare il ruolo della guida e del sostegno genitoriale nel plasmare le esperienze online degli adolescenti.
Gli adolescenti che prosperano nella loro comunicazione digitale nel tempo hanno più probabilità di avere genitori che si intendono di tecnologia e che supportano attivamente i loro figli a comunicare positivamente online.
Per gli adolescenti che invece incontrano problemi digitalmente si rileva una più ridotta autodisciplina rispetto alla comunicazione digitale. Per aumentare la positività dell’interazione digitale, gli interventi possono mirare ad assistere gli adolescenti nel loro controllo sulla loro comunicazione digitale e incoraggiare i genitori a svolgere un ruolo attivo nella comunicazione digitale dei loro ragazzi che si avviano a essere giovani adulti.
Queste scoperte, in sostanza, sottolineano e confermano l'importanza dell'influenza e del supporto genitoriale nel favorire esperienze positive di comunicazione digitale tra gli adolescenti.
Oltre alla sua recente ricerca, Janicke-Bowles ha una storia distintiva nell'esplorare l'intersezione tra media e psicologia. Il suo percorso accademico, che va dalla psicologia clinica e dei media, rimarca il suo impegno nel comprendere gli effetti profondi dei media sulle esperienze umane.
Una realtà non più eludibile come quella dei social media nella vita dei più giovani merita sempre di più un’attenzione e una ricerca volta a evidenziarne e di conseguenza a promuoverne i fattori positivi, che possono impattare favorevolmente sullo sviluppo personale e sociale degli adolescenti.