Le possibilità di successo professionale e, più in generale, di affermazione nella vita, di benessere economico e di posizione nella scala sociale sono determinati da fattori di base che agiscono da subito nella vita dei giovani, con un effetto moltiplicatore sul loro sviluppo.
Le condizioni socioeconomiche iniziali sono in altre parole determinanti, favorendo opportunità e creando ostacoli, alterando radicalmente i percorsi individuali in una direzione positiva o piuttosto difficoltosa e, alla fine, senza grandi risultati-
Sebbene molti credano che il percorso verso l’affermazione sociale e professionale inizi più tardi nella vita, una ricerca di recente pubblicazione suggerisce il contrario.
Gli studiosi hanno analizzato i fattori della prima infanzia che determinano i potenziali leader e protagonisti della vita socio-economica e trovato nuove conferme che sfidano il pensiero convenzionale riguardo allo sviluppo delle competenze e qualità della leadership.
L’importanza dello status socioeconomico
Utilizzando i dati del British Cohort Study, che ha monitorato oltre 7.000 persone nate nel Regno Unito tra l’11 e il 15 aprile 1970, gli studiosi hanno esaminato come i fattori della prima infanzia siano fondamentali per plasmare i futuri protagonisti e leader della società.
La loro analisi ha rivelato che lo status socioeconomico è un fattore trainante del potenziale di leadership. Lo status socioeconomico riflette molto di più della semplice posizione finanziaria: apre le porte a un’istruzione di qualità, a reti sociali di supporto e aumenta la probabilità che si verifichino eventi positivi nella vita di un giovane.
Tutto questo favorisce le capacità cognitive e le abilità interpersonali necessarie per avere successo in ruoli di direzione formali.
Al contrario, crescere nei quartieri più poveri, avere alloggi inadeguati e vivere relazioni personali tese ostacola la crescita personale, l’istruzione e il successo già all’inizio della possibile carriera.
La ricerca ha rilevato che lo stato socioeconomico cumulativo dalla nascita fino ai cinque anni ha influenzato due indicatori correlati di successo di leadership: l’autocontrollo all’età di 10 anni e, a sua volta, il benessere psicologico all’età di 16 anni. I ragazzi con livelli più elevati sia di autocontrollo che di benessere psicologico avevano maggiori probabilità di ricoprire posizioni di leadership già a 26 anni.
La combinazione di uno status socioeconomico più elevato nei primi anni di vita, di autocontrollo e di benessere psicologico pone le basi per il successo della leadership in età adulta. Quando questi fattori si allineano, gli individui hanno molte più probabilità di assumere ruoli di direzione e comando più avanti nella vita.
Le implicazioni dello status socioeconomico sullo sviluppo della leadership sono profonde. I ricercatori evidenziano la necessità di un cambiamento sistemico che sostenga tutti i bambini e gli adolescenti, indipendentemente dal contesto economico, e consenta loro di prosperare come adulti.
Dall'infanzia alla leadership
Tra i partecipanti allo studio British Cohort Study, lo status socioeconomico era collegato all’autocontrollo all’età di dieci anni.
L’autocontrollo è un insieme di comportamenti appresi e volontari che consentono agli individui di gestire i propri pensieri, emozioni e azioni e riuscire a evitare o superare distrazioni e tentazioni. Sono tutti comportamenti legati al successo in adolescenza e in età adulta.
Un elevato autocontrollo è associato a una migliore salute psicologica e fisica, al livello di istruzione, all’occupazione e al benessere finanziario.
Gli adolescenti con maggiore autocontrollo hanno anche maggiori probabilità di avere relazioni sociali e familiari più positive, il che aumenta la loro autostima percepita agli occhi degli altri.
Secondo l’analisi fatta, i bambini provenienti da famiglie benestanti spesso sviluppano un maggiore autocontrollo. Uno status socioeconomico più elevato fornisce l’accesso a risorse e ambienti che supportano l’autoregolamentazione.
Questo perché le famiglie benestanti possono spesso permettersi attività extrascolastiche, routine strutturate e strumenti educativi che promuovono l’autodisciplina. Inoltre, è più probabile che i genitori più ricchi diano esempio di strategie di autocontrollo efficaci e creino ambienti che incoraggiano questi comportamenti.
Al contrario, ci si aspetta che i bambini provenienti da contesti socioeconomici inferiori superino gli ostacoli della vita senza avere grandi risorse o reti di sicurezza, ed è più probabile che questi mostrino un minore autocontrollo. I bambini con meno autocontrollo hanno maggiori probabilità di impegnarsi in attività criminali, abuso di sostanze, avere relazioni sociali e familiari tese e avere una prospettiva negativa per la salute mentale, con problemi di ansia e depressione.
Inoltre, i bambini a basso reddito che crescono insieme a coetanei più benestanti, invece che con altri provenienti da contesti economici simili, corrono il rischio di sperimentare un “doppio svantaggio” se non ricevono abbastanza sostegno a scuola. Senza le stesse risorse e il sostegno di cui godono i loro coetanei più benestanti, questi bambini potrebbero avere una salute mentale, un comportamento e risultati scolastici peggiori, aggravata dal confronto con i compagni più sfortunati.
Coltivare i leader di domani
La leadership nasce o si forma? Le radici della futura leadership non risiedono solo nelle qualità intrinseche di una persona, né dovrebbero risiedere in qualcosa di così casuale e “immeritato” come il proprio indirizzo postale quando si cresce, il quale indica una zona benestante o un quartiere difficile.
Superare le disparità sociali per raggiungere un percorso di pari opportunità verso la leadership è impegnativo, ma le organizzazioni e le istituzioni di intervento sociale possono intraprendere passi tangibili per promuovere il potenziale di leadership in tutto lo spettro socioeconomico.
Il cambiamento si può favorire:
- investendo in iniziative di sviluppo della prima infanzia che rafforzino l’autocontrollo e promuovano il benessere psicologico, soprattutto per i bambini provenienti da contesti socioeconomici emarginati. Tali investimenti contribuiranno a garantire che i ragazzi, indipendentemente dalle loro circostanze economiche, abbiano le competenze fondamentali per diventare leader efficaci o comunque trovare una positiva affermazione sociale e professionale;
- fornendo politiche familiari di sostegno, come l’assistenza all’infanzia in loco e il congedo parentale retribuito, soprattutto per i genitori con un reddito inferiore. Queste politiche non solo allevieranno le pressioni economiche immediate, ma contribuiranno anche a creare un ambiente stabile in cui i bambini possano prosperare e sviluppare qualità di leadership.
- ripensando i criteri di selezione della leadership e dei ruoli direzionali per riconoscere e premiare le esperienze di superamento delle avversità e di coinvolgimento della comunità. Valutando esperienze e background diversi, le organizzazioni imprenditoriali o pubbliche possono identificare e coltivare potenzialità che dimostrano in un giovane le qualità necessarie nei ruoli direzionali.
Le organizzazioni, imprenditoriali o pubbliche, concludono i ricercatori, si trovano di fronte a una scelta: perpetuare un ciclo in cui la leadership riflette i privilegi o favorire ambienti in cui ogni bambino e poi ogni giovane, indipendentemente dal codice postale della zona in cui è cresciuto, possa aspirare a ruoli significativi di guida e direzione.
Un cambiamento sociale che può essere in definitiva perseguito con precise politiche di intervento e miglioramento già a partire dai primi anni di socializzazione di un bambino.