Info: info@ubiminor.org  |  Segnalazioni: notizie@ubiminor.org  |  Proposte: redazione@ubiminor.org

 facebook iconinstagram iconyoutube icon

Le possibilità di successo professionale e, più in generale, di affermazione nella vita, di benessere economico e di posizione nella scala sociale sono determinati da fattori di base che agiscono da subito nella vita dei giovani, con un effetto moltiplicatore sul loro sviluppo.

20240620 svantgy 1

Le condizioni socioeconomiche iniziali sono in altre parole determinanti, favorendo opportunità e creando ostacoli, alterando radicalmente i percorsi individuali in una direzione positiva o piuttosto difficoltosa e, alla fine, senza grandi risultati-

Sebbene molti credano che il percorso verso l’affermazione sociale e professionale inizi più tardi nella vita, una ricerca di recente pubblicazione suggerisce il contrario.

Gli studiosi hanno analizzato i fattori della prima infanzia che determinano i potenziali leader e protagonisti della vita socio-economica e trovato nuove conferme che sfidano il pensiero convenzionale riguardo allo sviluppo delle competenze e qualità della leadership.

L’importanza dello status socioeconomico

Utilizzando i dati del British Cohort Study, che ha monitorato oltre 7.000 persone nate nel Regno Unito tra l’11 e il 15 aprile 1970, gli studiosi hanno esaminato come i fattori della prima infanzia siano fondamentali per plasmare i futuri protagonisti e leader della società.

La loro analisi ha rivelato che lo status socioeconomico è un fattore trainante del potenziale di leadership. Lo status socioeconomico riflette molto di più della semplice posizione finanziaria: apre le porte a un’istruzione di qualità, a reti sociali di supporto e aumenta la probabilità che si verifichino eventi positivi nella vita di un giovane.

Tutto questo favorisce le capacità cognitive e le abilità interpersonali necessarie per avere successo in ruoli di direzione formali.

Al contrario, crescere nei quartieri più poveri, avere alloggi inadeguati e vivere relazioni personali tese ostacola la crescita personale, l’istruzione e il successo già all’inizio della possibile carriera.

La ricerca ha rilevato che lo stato socioeconomico cumulativo dalla nascita fino ai cinque anni ha influenzato due indicatori correlati di successo di leadership: l’autocontrollo all’età di 10 anni e, a sua volta, il benessere psicologico all’età di 16 anni. I ragazzi con livelli più elevati sia di autocontrollo che di benessere psicologico avevano maggiori probabilità di ricoprire posizioni di leadership già a 26 anni.

La combinazione di uno status socioeconomico più elevato nei primi anni di vita, di autocontrollo e di benessere psicologico pone le basi per il successo della leadership in età adulta. Quando questi fattori si allineano, gli individui hanno molte più probabilità di assumere ruoli di direzione e comando più avanti nella vita.

Le implicazioni dello status socioeconomico sullo sviluppo della leadership sono profonde. I ricercatori evidenziano la necessità di un cambiamento sistemico che sostenga tutti i bambini e gli adolescenti, indipendentemente dal contesto economico, e consenta loro di prosperare come adulti.

Dall'infanzia alla leadership

Tra i partecipanti allo studio British Cohort Study, lo status socioeconomico era collegato all’autocontrollo all’età di dieci anni.

L’autocontrollo è un insieme di comportamenti appresi e volontari che consentono agli individui di gestire i propri pensieri, emozioni e azioni e riuscire a evitare o superare distrazioni e tentazioni. Sono tutti comportamenti legati al successo in adolescenza e in età adulta.

Un elevato autocontrollo è associato a una migliore salute psicologica e fisica, al livello di istruzione, all’occupazione e al benessere finanziario.

Gli adolescenti con maggiore autocontrollo hanno anche maggiori probabilità di avere relazioni sociali e familiari più positive, il che aumenta la loro autostima percepita agli occhi degli altri.

Secondo l’analisi fatta, i bambini provenienti da famiglie benestanti spesso sviluppano un maggiore autocontrollo. Uno status socioeconomico più elevato fornisce l’accesso a risorse e ambienti che supportano l’autoregolamentazione.

20240620 svantgy 2

Questo perché le famiglie benestanti possono spesso permettersi attività extrascolastiche, routine strutturate e strumenti educativi che promuovono l’autodisciplina. Inoltre, è più probabile che i genitori più ricchi diano esempio di strategie di autocontrollo efficaci e creino ambienti che incoraggiano questi comportamenti.

Al contrario, ci si aspetta che i bambini provenienti da contesti socioeconomici inferiori superino gli ostacoli della vita senza  avere grandi risorse o reti di sicurezza, ed è più probabile che questi mostrino un minore autocontrollo. I bambini con meno autocontrollo hanno maggiori probabilità di impegnarsi in attività criminali, abuso di sostanze, avere relazioni sociali e familiari tese e avere una prospettiva negativa per la salute mentale, con problemi di ansia e depressione.

Inoltre, i bambini a basso reddito che crescono insieme a coetanei più benestanti, invece che con altri provenienti da contesti economici simili, corrono il rischio di sperimentare un “doppio svantaggio” se non ricevono abbastanza sostegno a scuola. Senza le stesse risorse e il sostegno di cui godono i loro coetanei più benestanti, questi bambini potrebbero avere una salute mentale, un comportamento e risultati scolastici peggiori, aggravata dal confronto con i compagni più sfortunati.

Coltivare i leader di domani

La leadership nasce o si forma? Le radici della futura leadership non risiedono solo nelle qualità intrinseche di una persona, né dovrebbero risiedere in qualcosa di così casuale e “immeritato” come il proprio indirizzo postale quando si cresce, il quale indica una zona benestante o un quartiere difficile.

Superare le disparità sociali per raggiungere un percorso di pari opportunità verso la leadership è impegnativo, ma le organizzazioni e le istituzioni di intervento sociale possono intraprendere passi tangibili per promuovere il potenziale di leadership in tutto lo spettro socioeconomico.

Il cambiamento si può favorire:

- investendo in iniziative di sviluppo della prima infanzia che rafforzino l’autocontrollo e promuovano il benessere psicologico, soprattutto per i bambini provenienti da contesti socioeconomici emarginati. Tali investimenti contribuiranno a garantire che i ragazzi, indipendentemente dalle loro circostanze economiche, abbiano le competenze fondamentali per diventare leader efficaci o comunque trovare una positiva affermazione sociale e professionale;

- fornendo politiche familiari di sostegno, come l’assistenza all’infanzia in loco e il congedo parentale retribuito, soprattutto per i genitori con un reddito inferiore. Queste politiche non solo allevieranno le pressioni economiche immediate, ma contribuiranno anche a creare un ambiente stabile in cui i bambini possano prosperare e sviluppare qualità di leadership.

- ripensando i criteri di selezione della leadership e dei ruoli direzionali per riconoscere e premiare le esperienze di superamento delle avversità e di coinvolgimento della comunità. Valutando esperienze e background diversi, le organizzazioni imprenditoriali o pubbliche possono identificare e coltivare potenzialità che dimostrano in un giovane le qualità necessarie nei ruoli direzionali.

Le organizzazioni, imprenditoriali o pubbliche, concludono i ricercatori, si trovano di fronte a una scelta: perpetuare un ciclo in cui la leadership riflette i privilegi o favorire ambienti in cui ogni bambino e poi ogni giovane, indipendentemente dal codice postale della zona in cui è cresciuto, possa aspirare a ruoli significativi di guida e direzione.

 Un cambiamento sociale che può essere in definitiva perseguito con precise politiche di intervento e miglioramento già a partire dai primi anni di socializzazione di un bambino.


Accetto i Termini e condizioni