Comunicare con ragazzi nel pieno dell’adolescenza a volte può essere davvero difficile. Ci sono momenti in cui sono chiusi, distaccati e presi dalle loro cose tanto che a un genitore sembra impossibile ricevere da loro un segno di affetto o di attenzione.
Spesso dietro questa apparente freddezza dei ragazzi, refrattari a ricambiare qualunque segno di affetto da parte degli adulti, si nasconde, per fastidio o pudore, la ritrosia di trasmettere sentimenti nei modi tradizionali e usuali, come un semplice “Anch’io ti voglio bene".
Psicologi esperti di comunicazione e di questa fase dello sviluppo spiegano che esiste una nuova modalità con cui gli adolescenti stanno comunicando con i loro genitori e i loro cari, la quale sembra rompere la barriera emotiva che li avvolge. Forse non completamente ma, quando accade, significa che si stanno creando piccole crepe in una facciata di assoluto distacco.
Si chiama "pebbling" (che significa "lanciare piccoli sassi"), termine spesso usato per descrivere una relazione affettiva ma che è stato recentemente esteso ad altri tipi di relazioni, inclusa quella tra genitore e figlio.
Il termine ha origine dalle azioni dei pinguini Gentoo in Antartide, che sono stati osservati mentre si scambiavano sassi come forma di corteggiamento. I sassi simboleggiavano il desiderio di costruire un nido insieme.
Nella sua forma attuale e di tendenza, il pebbling si riferisce a piccoli segni d'amore o affetto che vengono espressi verso un amico o a una persona cara che si pensa possa apprezzarli. In questa fase ipertecnologica, spesso si presenta sotto forma di meme, GIF o video sui social media che si inviano a qualcuno per migliorare la sua giornata.
"Recentemente ho scoperto che l'atto di inviare ai propri amici e familiari piccoli video, tweet e meme trovati online si chiama pebbling, come quando i pinguini portano sassi ai loro cari pinguini" hanno affermato online diversi adulti, in particolare genitori poco esperti di comunicazione digitale.
Ci sono molti aspetti positivi in questo, e gli esperti dicono che anche i genitori possono trarre beneficio dall'impegnarsi nel pebbling con i loro figli.
Perché il 'Pebbling' può essere positivo
I genitori spesso si chiedono perché i loro ragazzi inviano continuamente meme e video tramite i social media ma, nel mondo di oggi, gli esperti spiegano che il pebbling sui social media è diventato un modo per connettersi, rafforzare le interazioni e mostrare affetto in un modo non usuale.
Non solo il pebbling fa sentire bene la persona che lo riceve, ma può anche innescare una reazione chimica positiva nel cervello di chi lo invia, affermano diversi psicologi dell'adolescenza.
Quando si compie un atto di gentilezza, il cervello rilascia dopamina, un neurotrasmettitore associato al piacere, alla motivazione e al rinforzo, spiegano gli esperti. Sentirsi riconosciuti e apprezzati dà al destinatario una scarica di dopamina.
Ovviamente, ci sono benefici anche quando l'affetto viene mostrato attraverso un oggetto tangibile. Quando si vede la gioia sul volto del destinatario dopo aver ricevuto un gesto premuroso, il nostro cervello rilascia ossitocina. Questo ormone favorisce sentimenti di fiducia, empatia e legame.
Più "buoni sentimenti" ciascuna parte sperimenta, in un processo di comunicazione, più è probabile che ripeta l'atto che li ha provocati. Innescando il rilascio di altri ormoni della felicità, creando un ciclo di gentilezza.
I terapeuti che conoscono l’argomento raccomandano di incoraggiare il proprio ragazzo adolescente a fare pebbling con gli altri quando si sente giù, perché potrebbe essere un potente strumento per migliorare il suo umore.
Anche i genitori, ovviamente, possono farlo. Qualcosa di semplice come un piccolo meme o una canzone può fare molta strada da un punto di vista emozionale, rendendo il legame con il proprio ragazzo adolescente più solido.
'Pebbling' per i ragazzi neurodivergenti
L'atto del pebbling non è nuovo ed è stato a lungo utilizzato nella comunità neurodivergente (che comprende le persone il cui cervello funziona in modo diverso rispetto alla norma, tra cui ADHD, autismo, plus-dotazione e DSA). Può essere un modo positivo per mostrare affetto, particolarmente per i ragazzi neurodivergenti, poiché li aiuta a connettersi con i propri cari in modo significativo ma confortevole.
Molti ragazzi neurodivergenti dimostrano naturalmente affetto in modi particolarmente forti e personali. Sono tutti modi di comunicare affetto da parte di un individuo il cui cervello pensa in modo diverso rispetto a una persona neurotipica, spiegano gli esperti.
Sebbene alcune delle azioni di pebbling da parte di chi è neurodivergente possano apparire "pigre", è in realtà il contrario. Non è un giovane pigro, ma piuttosto premuroso e dimostra una comprensione unica degli interessi della persona a lui cara e della connessione personale che esiste tra loro.
Come con tutte le forme di linguaggi dell'amore e dell’affetto, abituarsi al pebbling e semplicemente identificarlo come tale può richiedere del tempo.
Gli aspetti negativi del 'Pebbling'
In una situazione 'perfetta', chi dà e chi riceve un'azione di pebbling capisce da entrambi i lati del processo comunicativo, il significato e l'intenzione dietro il gesto, e escono dall'interazione sentendosi apprezzati e compresi.
Ma ciò potrebbe non essere sempre il caso. E un eccesso di pebbling potrebbe portare alla reazione opposta, allontanando ulteriormente qualcuno.
Lavorare per comprendere i linguaggi dell'amore e della manifestazione di affetto delle persone a cui si tiene può fare molto per favorire relazioni felici e sane, spiegano gli psicologi.
Come i genitori possono partecipare al 'Pebbling'
Il pebbling può essere una nuova via per i genitori di connettersi con i loro ragazzi adolescenti in un modo che risulta divertente e apprezzato.
Gli esperti raccomandano diverse strategie quando si esplorano modi nuovi per mostrare affetto, che potrebbero richiedere un po' di creatività e pazienza.
Ad esempio, con quelli che possono essere definiti come "ciottoli digitali," i genitori possono inviare ai propri figli meme divertenti, TikTok o video di YouTube che si adattano al loro senso dell'umorismo o ai loro interessi.
Meglio ancora se si aggiunge un rapido messaggio personalizzato.
Articoli o filmati legati alle loro passioni rientrano anch’essi in questa categoria. Citazioni che potrebbero risuonare con le loro difficoltà attuali possono anche aiutare a mostrare che, come genitore, li si ascolta e si comprende ciò che li preoccupa.
Anche la musica può evocare emozioni potenti. Inviando una canzone che ricorda loro o una specifica esperienza condivisa, crea un “flusso emotivo” positivo.
I "ciottoli del mondo reale" possono essere note sentite che esprimono gratitudine per qualcosa che un figlio ha fatto o realizzato. Gli esperti raccomandano biglietti adesivi sugli specchi del bagno con brevi messaggi, o di mettere lo spuntino preferito nella loro colazione aggiungendo una rapida nota. Lasciare nuovi libri del loro genere preferito sul comodino o materiali artistici sulla scrivania con un piccolo scritto può offrire un'opportunità per sviluppare una creatività congiunta.
Poi ci sono i "ciottoli di esperienza", attraverso i quali sia il genitore che il figlio possono impegnarsi in un'attività insieme come guardare un film o fare un invito per un’uscita improvvisata per pranzare o per prendere un gelato.
Qualunque cosa si scelga, sottolineano gli esperti, occorre ricordare che questo è solo un passo nella costruzione di connessioni forti con i propri figli. Non tutto l'affetto che si dà a un figlio potrebbe essere percepito come tale, ed è importante rispettare i confini che definiscono la sua crescita e la sua indipendenza.