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Molti giovani adulti, cercando di consolidare la loro posizione nel mondo del lavoro, di affermarsi in una determinata professione, si trovano spesso, per necessità o per scelte, a lavorare da soli come liberi professionisti. È una condizione con lati positivi e altri negativi che dovrebbero essere valutati attentamente, prima di arrivare a una scelta.

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Lavorare da soli, affermano alcuni consulenti e psicologi del lavoro, è un po’ come vivere da single. Una condizione di apparente massima libertà. Nessun compromesso, nessuna responsabilità: si ha il pieno controllo della propria vita. Però, al negativo, possono derivarne solitudine, pressione psicologica.

L'imprenditoria individuale, così come la vita da single, permette di costruire qualcosa a modo proprio, consente libertà e scoperta di sé, ma comporta anche problemi e difficoltà che possono avere un impatto sulla salute mentale, sulle relazioni e sulla soddisfazione generale.

Una persona che lavora da sola gestisce la propria attività in completa autonomia, si occupa di ogni suo aspetto, dal marketing alle scelte finanziarie, si gode la flessibilità di essere il capo di se stesso. Uno stile di vita con alti e bassi: il benessere che ne deriva dipende da come si affrontano queste particolarità.

Chi lavora su internet, attraverso i social media, è un buon esempio di questa situazione. Molti hanno creato una sorta di “marchio” personale. Producono contenuti, interagiscono con i follower, negoziano accordi con le case che pubblicizzano e così via, il tutto senza un gruppo di lavoro alle spalle.

La loro attività mette in mostra i vantaggi e gli aspetti negativi del lavorare da soli: controllo decisionale e creativo, orari flessibili, il peso di dover bilanciare più ruoli.

Uno stile di vita che a prima vista può sembrare piacevole ma che, da testimonianze dirette di chi l’ha vissuto,  ha anche un lato oscuro. Rischio di burnout, pressione costante per produrre contenuti e mantenere visibilità. Essere un “marchio monopersonale” può portare ad ansia e grande affaticamento.

Libertà e scoperta di sé

Come gli influencer, i liberi professionisti che lavorano in solitudine godono dei vantaggi di prendere in quasi totale libertà le loro decisioni. Possono costruire le loro attività attorno ai valori, alla visione e allo stile di vita che gli sono propri, senza troppi compromessi. Ogni successo sembra una vittoria personale perché è il risultato diretto degli sforzi fatti.

A questo si aggiunge la libertà di poter organizzare a piacimento la propria giornata lavorativa. Si può iniziare più tardi o prendersi una pausa quando si vuole. Una flessibilità che può essere di per sé un'attrazione molto significativa. La ricerca suggerisce che l'autonomia e la flessibilità nel lavoro possono aumentare in modo rilevate la soddisfazione lavorativa e il benessere generale.

Per questa via si promuove la crescita personale. Gestire ogni aspetto di un'attività significa apprendere costantemente nuove competenze, affrontando i problemi e spingendosi oltre le cosiddette zone di comfort. Proprio come la scoperta di sé può derivare dal vivere in modo indipendente, chi lavora da solo sviluppa sicurezza ed è particolarmente orgoglioso di quanto ottiene.

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Il lato oscuro

Proprio come la vita da single, sottolineano gli esperti, anche la professione imprenditoriale individuale ha le sue difficoltà. Una delle più grandi è l'isolamento. Senza un gruppo di colleghi con cui confrontarsi, celebrare le vittorie o aiutare a superare gli insuccessi, i professionisti individuali possono sentirsi come se stessero operando nel vuoto.

La ricerca mostra che l'isolamento sociale può influire negativamente sulla salute mentale, aumentando lo stress e diminuendo contestualmente il benessere. Anche gli individui più indipendenti hanno bisogno di connessione e supporto.

Questo isolamento può riflettersi nelle relazioni personali. Si può essere così assorbiti dal proprio business da non trovare più tempo per i propri cari. Ciò può mettere a dura prova amicizie e relazioni sentimentali, portando a incomprensioni o sentimenti di abbandono.

Un altro aspetto negativo è, come detto sopra, la necessità del dover "fare tutto": chi lavora da solo è allo stesso tempo il “creativo”, il contabile, il promotore e il rappresentante del servizio per i clienti. Deve creare e predisporre i propri materiali, ottenere il coinvolgimento del pubblico, gestire le negoziazioni e l'autopromozione.

Trovare il punto di equilibrio

La felicità o quantomeno un maggiore benessere per chi lavoro da solo risiede nella sua capacità di trovare un equilibrio. L’autonomia può portare immensa soddisfazione attraverso indipendenza e creatività. Richiede però capacità di gestire l'isolamento, il carico di lavoro e le relazioni personali. Riconoscendo questi rischi e adottando misure proattive per affrontarli, i giovani possono costruire un'attività che supporti il ​​loro benessere.

È un’esperienza che rispecchia un po’ l'essere single. La gioia dell'indipendenza è reale, ma lo sono anche i momenti di solitudine e insicurezza. La felicità nell'imprenditoria individuale, proprio come nella vita da single, comporta il saper costruire una rete di supporto, lo stabilire delle routine e il dare priorità alla cura di sé. Implica coltivare relazioni e creare una vita appagante che funzioni.

La bellezza dell'imprenditorialità individuale, sottolineano gli esperti, è che è personalizzabile. Si può progettare un'attività e uno stile di vita che si adattino alle proprie specifiche esigenze, unendo lavoro con passioni, relazioni e crescita. Creare una rete, sia attraverso altri imprenditori, amici, mentori o comunità online, può trasformare l'esperienza da un possibile isolamento a una condizione fatta di supporto e collaborazione.

Questa condizione professionale è in definitiva un mix di indipendenza, scoperta di sé e responsabilità. Ci saranno momenti travolgenti e altri in cui si avrà bisogno di aiuto, ma ci saranno anche successi e profonda soddisfazione. Bilanciando ottimismo e realismo, consigliano gli esperti, costruendo una rete e concentrandosi sul benessere, i giovani adulti che lavorano da soli possono creare un'attività e una vita che portano autentica soddisfazione e benessere.

Si tratta di considerare ogni ostacolo come un'opportunità di crescita e ogni successo come un buon motivo per festeggiare. Con la giusta mentalità e adeguate relazioni di supporto, si possono provare sia l’emozione dell'indipendenza che la forza di una comunità.


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