Molti genitori si trovano oggi a lavorare da casa, sommando all’impegno professionale quello della cura dei figli, da un punto di vista educativo e anche scolastico.
Può sembrare apparentemente un miglioramento quello del lavoro in remoto, con una routine quotidiana più rilassata e informale, ma la realtà, come sa bene chi si trova in questa nuova condizione, è ben diversa, soprattutto da genitori. Lavorare da casa infatti può essere una vera sfida.
Perché accade questo? La ricerca in psicologia della salute sul lavoro suggerisce una risposta importante che riguarda l'autocontrollo: la capacità di sopprimere pensieri, comportamenti ed emozioni intrusivi che non sono rilevanti o utili per raggiungere un obiettivo.
Lontani dal luogo di lavoro, questo equilibrio può essere “semplice” come astenersi dal mangiare una barretta di cioccolato quando si è a dieta o attenersi a un regime di allenamento prima di correre una maratona.
Tuttavia, come l'autocontrollo porta a risultati positivi in molti aspetti della vita, come il successo nella carriera lavorativa o come relazioni affettive più stabili, la ricerca dice anche che frequenti atti di autocontrollo possono avere un impatto negativo sulla salute mentale e sul benessere personale.
Quello che gli psicologi chiamano "modello di forza" dell'autocontrollo offre una spiegazione per questo. Suggerisce che proprio come usare un muscolo richiede energia fisica, impegnarsi nell'autocontrollo consuma energia mentale.
Più lo si pratica, più è probabile che provochi sfinimento mentale e comportamenti correlati non salutari come il consumo di alcolici, eccesso di cibo, nervosismo che sfocia in discussioni con chi si ha vicino.
Lavorare da casa può richiedere un notevole autocontrollo. Mentre gli ambienti di lavoro "normali" - uffici, fabbriche, negozi - sono impostati per impegnarsi efficacemente nel lavoro, per molti dipendenti gli ambienti domestici non lo sono.
Quando si lavora da casa questo può significare adattarsi alle nuove tecnologie, cambiare le forme di comunicazione, resistere alle distrazioni di familiari, alle sollecitazioni di animali domestici o di attività quotidiane banali. Può perfino consistere nel saper mantenere la motivazione quando fuori c’è una bella giornata di sole.
Il superamento di queste esigenze e il dover resistere alle interferenze, per mantenere l'impegno nel lavoro, richiede autocontrollo, che a sua volta riduce i livelli di energia mentale.
L'importanza di staccare
Un elemento chiave per ricostituire l'energia mentale vitale e ridurre gli effetti negativi dell'autocontrollo è ciò che viene definito come "distacco psicologico". Si riferisce all'atto di interrompere mentalmente il lavoro durante il tempo libero e richiede l'assenza di tutti i pensieri legati al lavoro e all’attività professionale.
Mentre il semplice atto di lasciare l'ufficio dopo il lavoro favorisce immediatamente il distacco, questo diventa chiaramente molto più difficile quando si lavora da casa. Quindi è di vitale importanza gestire attivamente i confini tra lavoro e tempo non lavorativo per consentire che avvenga questa interruzione.
Innanzitutto, l’impostazione dell'orario di lavoro è fondamentale, poiché i lavoratori da remoto tendono a lavorare più a lungo rispetto agli impiegati. Anche poter avere confini fisici tra gli spazi professionali e quelli domestici è utile, così come l'impegnarsi, nel tempo in cui non si è in connessi o comunque al lavoro, in attività coinvolgenti e divertenti che richiedano concentrazione.
Detto questo, si possono evidenziare alcuni accorgimenti utili per salute mentale e il benessere quando si lavora da casa.
Anzitutto, organizzare uno spazio dedicato al lavoro dedicato, che dovrebbe essere il più libero da distrazioni possibile. Le fasi di concentrazione sul lavoro e quelle di pausa dovrebbero essere programmate.
Se possibile, i tempi dedicati alla cura dei bambini e degli animali domestici dovrebbero essere suddivisi e condivisi con gli altri membri della famiglia.
Le comunicazioni tramite e-mail devono essere pianificate, con momenti prestabiliti da dedicare a questo scambio.
Meglio impostare routine di lavoro semplici, che non richiedano troppo autocontrollo, stabilendo ad esempio le pause per il caffè e iniziando la giornata lavorativa con un compito semplice e routinario.
Una volta definiti gli orari dedicati al lavoro e al tempo libero, devono essere rispettati.
Meglio astenersi dal fissare obiettivi improvvisati (come dirsi: smetterò di lavorare una volta terminato questo compito) come termini per il completamento del lavoro.
Se possibile, è bene lavorare in una stanza diversa da quella in cui si trascorre il tempo libero. Evitare in particolare di lavorare nella camera da letto, perché questo potrebbe ricordare problemi legati al lavoro quando si va a dormire, impedendo che avvenga un effettivo distacco. (Se non si ha la possibilità di scegliere un'altra stanza, si può provare a riordinare spostare tutto ciò che potrebbe ricordare il lavoro, prima di andare a dormire).
È bene astenersi da tutte le forme di comunicazione legate al lavoro durante i periodi non lavorativi.
Come detto, favorisce il benessere l’impegnarsi in attività coinvolgenti, che catturino tutta la propria attenzione dopo il lavoro. Ad esempio, esercizio fisico, cucina, lettura, attività ludiche con i figli, e attività analoghe.
In generale, l'autocontrollo è fondamentale per adattarsi ai cambiamenti nel proprio contesto di vita.
Nell’attuale situazione di sospensione della regolarità lavorativa, per molti, chi lavora da casa deve essere consapevole di non poter utilizzare al cento per cento le proprie risorse mentali, e accettarlo, definendo obiettivi lavorativi più “bassi” rispetto a quelli che erano usuali in una condizione di normalità.
Lavorando da casa, in definitiva, si ha bisogno di impegnarsi regolarmente in "esperienze di recupero", le quali sono funzionali al distacco psicologico necessario per mantenere e migliorare salute mentale e benessere.