Uno studio di recente pubblicazione ha esaminato le associazioni tra il monitoraggio scrupoloso dei genitori sui figli e i comportamenti e le esperienze degli adolescenti.
Questo presidio, o sorveglianza, dei genitori nei confronti della vita e dei comportamenti dei figli, comporta l'istituzione di limiti e lo scambio aperto di conoscenze/informazioni sul luogo in cui si trovano, le loro attività e le loro compagnie.
È un componente vitale della relazione tra figli e genitori e può potenzialmente ridurre i comportamenti a rischio.
Studi analoghi hanno riportato associazioni protettive tra i comportamenti/esperienze degli adolescenti e la sorveglianza dei genitori.
Una ridotta sorveglianza dei genitori è stata associata a una maggiore probabilità di tentativi di autolesionismo e comportamenti negativi. Tuttavia, si sa meno riguardo alla relazione tra sorveglianza dei genitori e gli indicatori di salute mentale.
Inoltre, il ruolo della sorveglianza nei comportamenti degli adolescenti non è stato valutato in modo esaustivo tra i sottogruppi e le minoranze di adolescenti.
Lo studio e i risultati
Lo studio ha descritto i livelli di sorveglianza dei genitori riportati dagli adolescenti e le loro associazioni con i comportamenti/esperienze degli adolescenti. Il gruppo di ricerca ha utilizzato i dati del Youth Risk Behavior Survey (YRBS) condotto nelle scuole nel 2021.
Il dato principale di valutazione era la sorveglianza dei genitori riportata dagli adolescenti. Le risposte sono state categorizzate in presidio genitoriale alto o basso.
Le variabili demografiche considerate erano il sesso, l'etnia, l'identità sessuale e la classe scolastica. Lo studio includeva dati su oltre diciassettemila giovani. La maggior parte degli studenti (> 86%) ha riferito che i loro genitori sapevano dove andavano e con chi passavano il tempo.
La prevalenza di una sorveglianza genitoriale alta era maggiore tra le ragazze e gli asiatici rispetto ai ragazzi e agli studenti neri, rispettivamente, ma più bassa tra gli studenti che si identificavano come gay, lesbiche o bisessuali.
Non ci sono state differenze nelle segnalazioni di sorveglianza per classe scolastica. La prevalenza dei risultati differiva per etnia, sesso, classe scolastica e identità sessuale.
Gli studenti che riferivano una sorveglianza genitoriale alta mostravano più comportamenti protettivi e avevano esiti di salute più favorevoli rispetto a coloro che riferivano una sorveglianza genitoriale bassa.
Nelle analisi multivariate, una sorveglianza genitoriale alta proteggeva da tutti i comportamenti/esperienze a rischio. La prevalenza di aver mai avuto rapporti sessuali era inferiore tra gli studenti con una sorveglianza genitoriale alta rispetto a quelli con una sorveglianza genitoriale bassa.
Un monitoraggio genitoriale alto era associato a una minore possibilità di avere più partner sessuali, abuso di prescrizioni di oppiacei, uso di marijuana e a una maggiore prevalenza di utilizzo di preservativi rispetto a una sorveglianza genitoriale bassa.
Gli studenti con una sorveglianza genitoriale alta erano meno propensi ad aver subito cyberbullismo o violenza sessuale rispetto a quelli con livelli bassi di sorveglianza genitoriale.
Gli studenti che riportavano un controllo genitoriale alto erano anche meno propensi a segnalare tristezza/disperazione e tentativi di suicidio nell'anno precedente rispetto a quelli con una sorveglianza genitoriale bassa.
Conclusioni
In sintesi, i ricercatori hanno osservato che i genitori della maggior parte degli studenti della ricerca sapevano dove si trovavano e con chi erano. Livelli elevati di sorveglianza genitoriale erano associati a un ridotto rischio di esiti negativi nella vita dei giovani.
Complessivamente, il presidio genitoriale ha avuto un effetto positivo su tutti i comportamenti ed esperienze a rischio degli studenti.
Questi risultati mettono in evidenza la necessità che i professionisti della salute pubblica conducano ulteriori ricerche su questo argomento per guidare future politiche e interventi di prevenzione, concludono i ricercatori.
