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Non sono pochi i genitori che hanno creato, all’interno delle loro famiglie, la consuetudine di organizzare periodiche riunioni con i figli, durante la loro infanzia e adolescenza, per discutere di questioni importanti, esprimere e conoscere i diversi punti di vista, imparare a confrontarsi e a sostenere la propria opinione.

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Che sia avvenuto o meno in passato, il consiglio degli esperti di dinamiche familiari e di relazione educativa, consigliano di organizzare questo genere di riunioni anche nella tarda adolescenza e nella giovane età adulta dei figli.

È un modo di dedicare del tempo alla famiglia, di rinforzare valori e legami, importante anche quando i figli ormai grandi stanno per andarsene di casa, per valutare il loro livello di indipendenza e pure le modalità in cui immaginano si stabiliranno le relazioni tra tutti, genitori e fratelli, quando saranno ormai indipendenti e non condivideranno più gli stessi spazi.

È sempre vantaggioso utilizzare le riunioni familiari per gestire gli aspetti tipici della vita familiare: consolidare la comunicazione e lo scambio di esperienze e opinioni tra tutti, chiarire le aspettative reciproche, risolvere eventuali conflitti e mantenere un contatto rispettoso.

Tuttavia, quando i figli più grandi stanno per avviarsi alla vita adulta, tali incontri diventano ancor più preziosi se offrono l'opportunità di riflettere sui significativi cambiamenti nella vita familiare che li attendono e su come tutti possano adattarsi al meglio a queste trasformazioni.

Quando genitori in qualsiasi fase dello sviluppo dei figli lamentano che i loro sforzi per organizzare riunioni familiari vengono criticati o ostacolati dai ragazzi, spesso è perché queste riunioni mancano del riconoscimento della necessità di una relazione in evoluzione tra le generazioni. In altre parole, di un rispetto e di un’attenzione proporzionale alla crescita di individui che ormai non possono più essere considerati come bambini.

Quindi, per le famiglie con adolescenti e giovani adulti ancora a casa, le discussioni limitate a contrasti e lamentazioni abituali su comportamenti che non piacciono, mancate assunzioni delle piccole responsabilità nella vita domestica, controllo dei risultati scolastici e universitari, e così via, avranno comprensibilmente un limitato ascolto e interesse.

Questi argomenti mantengono e riflettono dinamiche genitore-figlio ormai superate: il genitore come controllore e il figlio come trasgressore, il genitore come maestro e il figlio come apprendista, il genitore come accusatore e il figlio come imputato, e via dicendo.

Di maggiore rilevanza, e di solito di maggiore interesse, è una riunione familiare che esplori la possibilità che l'unità familiare stia attraversando una significativa trasformazione e come i suoi membri possano collaborare al meglio per adattarsi a tali cambiamenti, garantendo la sopravvivenza e la prosperità e la tranquillità emotiva di tutti.

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Per dare una struttura a questo tipo di conversazione, gli esperti consigliano una serie di domande che forniscono uno sguardo sulla funzionalità della famiglia, passata, presente e futura, su tre dimensioni diverse: responsabilità, potere e relazione.

Per quanto riguarda la questione della responsabilità, alcune domande di esplorazione includono il parlare degli aspetti della vita familiare di cui è attualmente responsabile il figlio ormai giovane adulto; e quelli di cui restano invece responsabili i genitori.

Quale tipo di sovrapposizione esista nelle responsabilità condivise. Quale cambiamento sia avvenuto negli ultimi tempi.

Occorre poi confrontarsi sulle responsabilità che sono ormai di completa pertinenza del figlio e di cosa possa fare il ragazzo ormai grande in completa autonomia.

I genitori sono importanti per i figli in qualsiasi fase dello sviluppo quando fungono da specchio, riflettendo un'immagine di chi sono e come si presentano. Ma i genitori possono essere importanti per i figli in qualsiasi fase dello sviluppo anche fungendo da voce critica, che illumina e discute i vari percorsi che ciascun membro della famiglia, e la famiglia nel suo complesso, può intraprendere.

 Questo consente a tutti di rimanere coinvolti l'uno con l'altro in modo sano e propositivo, anche mentre i figli si stanno ormai differenziando in modo significativo dai genitori.

Nessuno può prevedere come sarà il futuro, ma i figli, anche giovani adulti, che vedono i loro genitori disposti a contemplare e immaginare l'evoluzione della vita familiare, sono più propensi ad evolvere positivamente.

Quando gli argomenti in oggetto di una riunione familiare si espandono oltre i dettagli della vita quotidiana e consentono ai diversi membri di riflettere sul passato, di valutare il presente e creare gradualmente una visione del futuro, tale incontro assume vero significato e promuove la crescita tutti, giovani e adulti.

Rafforza i legami, consolida il sentimento di un’esperienza di vita comune – che si sta trasformando ma non interrompendo.


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