Info: info@ubiminor.org  |  Segnalazioni: notizie@ubiminor.org  |  Proposte: redazione@ubiminor.org

 facebook iconinstagram iconyoutube icon

Liberi dal controllo degli adulti, gli adolescenti spesso fanno con gli amici cose che i genitori non si aspetterebbero mai. Lo fanno in piena autonomia, seppur a volte subendo l’influenza dei compagni o volendo emulare quelli più carismatici del gruppo.

20240912 boomerang 4

Quando lo vengono a sapere i genitori tendono a dare la colpa agli amici e a limitare, di conseguenza, i contatti con loro, almeno con quelli che considerano “pericolosi” per i loro ragazzi.

Tuttavia, un nuovo studio dimostra che vietare le amicizie può ritorcersi contro i familiari, con un effetto boomerang che porta a un peggioramento del comportamento dei ragazzi, invece di migliorarlo.

Quando le madri disapprovano gli amici dei loro figli nel tentativo di frenare i cattivi comportamenti, spesso allontanano il ragazzo dai coetanei, esacerbando proprio quei problemi che miravano a prevenire.

L'intromissione nelle amicizie e nelle relazioni degli adolescenti può danneggiare la loro “posizione sociale” e portare a maggiori difficoltà di adattamento, in un momento in cui l’inserimento all’interno del mondo extra-familiare è così importante per loro, come tappa del percorso evolutivo che stanno affrontando-

Le attività devianti e anche delinquenziali si verificano quasi sempre fuori casa e lontano dalla supervisione degli adulti; quindi, è “naturale” che i genitori diano la colpa ai coetanei per il cattivo comportamento dei loro figli.

Non sorprende che molti genitori diano anche per scontato di poter prevenire problemi futuri limitando i contatti con coetanei sospetti, commentano i ricercatori che hanno promosso il nuovo studio.

Gli stessi però mettono in guardia i genitori, in particolare le madri particolarmente invadenti, dal resistere alla tentazione di proibire le amicizie, perché farlo non fa che peggiorare la situazione, anche se già di per sé particolarmente brutta. Come è possibile?

I risultati di queto nuovo studio longitudinale condotto su ragazzi delle scuole medie, pubblicato su The Journal of Child Psychology and Psychiatry, indicano che la disapprovazione materna nei confronti degli amici in risposta ai problemi comportamentali dei figli danneggia la loro reputazione tra i pari, il che esacerba i problemi comportamentali che il divieto di avere certi amici era originariamente inteso a prevenire.

Brett Laursen, Ph.D., coautore e professore di psicologia alla Florida Atlantic University, in collaborazione con i colleghi della Mykolas Romeris University di Vilnius, Lituania, ha seguito un gruppo di 292 ragazzi e 270 ragazze (di età compresa tra 9 e 14 anni) nel corso di un anno scolastico.

Gli studenti hanno completato i questionari all'inizio, a metà e alla fine dell'anno. In ogni fase, lo status tra i pari (essere apprezzati e non apprezzati) e le turbolenze in classe sono stati valutati attraverso il grado di considerazione dei compagni. Gli auto-dichiarazioni descrivevano problemi di condotta e la disapprovazione materna percepita nei confronti degli amici.

I risultati dello studio rivelano che gli sforzi materni di intervenire nelle relazioni problematiche tra pari proibendo le amicizie si sono ritorte contro di loro.

Le madri che disapprovavano gli amici dei loro figli peggioravano inavvertitamente i loro problemi comportamentali. In particolare, le madri che rispondevano ai problemi comportamentali (come riferito dai figli e dai pari) con espressioni di disapprovazione degli amici danneggiavano inavvertitamente i rapporti del giovane con i coetanei, alienando i compagni di classe. Ne sono seguite difficoltà di adattamento del ragazzo.

Lo studio ha confrontato diverse forme di risposte dei compagni di classe all'interferenza dell'amicizia materna. I risultati suggeriscono che la disapprovazione materna degli amici ha maggiori probabilità di suscitare un'antipatia attiva da parte dei compagni di classe, piuttosto che ridurre semplicemente il numero di compagni di classe che apprezzano la compagnia del ragazzo.

20240912 boomerang 1

"I risultati sono importanti perché parlano del meccanismo che traduce la disapprovazione degli amici in problemi comportamentali elevati.

La disapprovazione materna degli amici ha conseguenze controproducenti per i problemi comportamentali a causa dell'impatto deleterio che ha sullo status tra i pari. I giovani possono segnalare le restrizioni stabilite dalle madri e le loro ragioni agli amici. Oppure le madri possono esprimere la loro disapprovazione direttamente agli amici.

Nessuna delle due opzioni risultare probabilmente accettabile da parte dei destinatari. Gli amici possono reagire diffondendo disprezzo o scherno in tutto il gruppo dei pari. È probabile che le opportunità sociali si riducano molto poiché i compagni evitano di affiancarsi a qualcuno che è descritto come poco interessante e autorevole".

I ricercatori suggeriscono un'altra possibilità: che le madri riescano effettivamente a interrompere un'amicizia.

"Immaginate questo scenario. Un'amicizia finisce perché una madre la proibisce al figlio. Ora il ragazzo ha bisogno di un nuovo amico. Chi vorrebbe essere amico di qualcuno che ha una madre così sgradevole e invadente? Ci sono buone probabilità che le opzioni di amicizia siano ora piuttosto limitate e il giovane si trova costretto a considerare come amico qualcuno che è anche rifiutato dai coetanei; qualcuno che ha difficoltà a fare amicizia"

"Troppo spesso, questi ragazzi non sono amati perché hanno problemi comportamentali. Alla fine della giornata, l'interferenza nelle relazioni con i coetanei può costringere l’adolescente a fare amicizia con un compagno di classe poco adattato e inserito perché non ha altre alternative".

Fare amicizia con compagni con problemi comportamentali li sottopone a pressioni per conformarsi al comportamento dirompente che le madri cercano di scoraggiare.

Inoltre, la perdita dello status tra i pari aumenta il rischio di problemi comportamentali perché aumenta lo stress e sfida i meccanismi di adattamento. Infine, i ragazzi rifiutati possono essere esclusi dalle interazioni sociali con coetanei con sviluppo tipico, privandoli dell'opportunità di sviluppare abilità sociali appropriate all'età che stanno vivendo.

"I genitori dovrebbero prendere in considerazione alternative positive al divieto di avere certi amici" suggeriscono i ricercatori. "Concentratevi sul mantenimento di relazioni positive con i figli, perché il calore e il supporto possono essere efficaci freni contro la pressione fastidiosa dei coetanei, interrompendo potenzialmente la spirale discendente dei problemi con i compagni e delle difficoltà di adattamento".

I ricercatori suggeriscono inoltre che i genitori creino opportunità di coinvolgimento costruttivo tra il figlio e i compagni in contesti supervisionati e incoraggino la partecipazione a gruppi e attività guidate da adulti, i quali potenzialmente limitano i comportamenti devianti.


Riferimento bibliografico

Goda Kaniušonytė, Brett Laursen.
Maternal disapproval of friends in response to child conduct problems
damages the peer status of pre‐ and early adolescents
.
Journal of Child Psychology and Psychiatry, 2024.

Accetto i Termini e condizioni