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A volte accade che l’adulto mostri una violenza che il bambino non può comprendere e dalla quale viene turbato, lacerato. Se poi questo adulto è uno dei riferimenti affettivi del piccolo, la ferita è ancora più profonda e porta l’anima dei piccoli ad inabissarsi nel profondo del proprio fragile sé.

20230406 con ago e filo

L’incontro con un adulto vivificante, però, diviene occasione per risalire dal fondo, per ritornare alla luce, per ritornare a respirare e, nel calore del fuoco relazionale, provare ad esserci, provare a scegliere di starci in questa vita.

È nella stanza d’analisi che si cerca, insieme, di ricucire con ago e filo gli strappi del tessuto dell’anima, ormai ridotta a brandelli che, con pazienza e lentezza, si cerca di riparare, come nelle storie di Melissa, Valentina, Lucia e Virginia, Simona e Melania, Celeste, Elia e Salvatore narrate in questo testo.

Il percorso con il terapeuta, in questi casi, diviene occasione di cura, nel senso di prendersi cura, di prendere con sé la fatica dell’altro, la scelta del paziente e, maneggiandola con delicatezza, dare spazio e tempo.

Nell’intimità di una stanza accade qualcosa di magico quando “due personalità s’incontrano” autenticamente: la condivisione può avvenire, la storia può iniziare e si può cominciare… a filare.


Link con estratto di lettura
https://www.lameridiana.it/con-ago-e-filo.html

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L'autrice

Giuseppina Calvo è psicologa e psicoterapeuta presso NPIA, da anni è impegnata nella cura della sofferenza in età adolescenziale e nel sostegno alla genitorialità. Nel corso della propria carriera professionale, ampio spazio è stato occupato dal lavoro nelle comunità terapeutiche/educative per minori, all’interno delle quali ha svolto attività di sostegno psicologico e di supervisione al gruppo operativo.

 


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