Si pensa generalmente all'adolescenza come a un periodo della vita che si conclude intorno ai 18 anni, ma ricerche e studi da tempo ci dicono che non è così. Larry Steinberg, professore di psicologia presso la Temple University, nel suo ultimo libro: “L'età delle opportunità: lezioni dalla nuova scienza dell'adolescenza” sostiene che le nuove conoscenze sul cervello iniziano a rivelare il motivo per cui i giovani tendono a rimanere adolescenti anche fino a venticinque anni.
Steinberg cerca di spiegare inoltre le ragioni per cui gli anni dell'adolescenza sono così evolutivamente cruciali, e indica quello che i genitori possono fare per crescere ragazzi più felici e di maggior successo.
{xtypo_quote}Qualche domanda a Larry Steinberg{/xtypo_quote}
Sull'adolescenza che dura di più
"Se guardiamo alla media dell'attuale età della pubertà negli Stati Uniti, vediamo che le ragazze iniziano la pubertà a circa 11 o 12 anni. Se si guarda invece a quando le giovani donne si sposano negli Stati Uniti, si vede che l'età media è di 27 o 28 anni. Stiamo quindi parlando di un lungo arco di tempo tra pubertà e vita adulta, e l'intervallo di tempo è sostanzialmente lo stesso per maschi e femmine. Sappiamo che quando le persone passano attraverso la pubertà, gli ormoni sessuali colpiscono il cervello tanto quanto il resto del corpo. Siamo in grado di segnare l'inizio dell'adolescenza con precisione, guardando a quello che sta accadendo, in modo tale che risulta ben determinato quando qualcuno un ragazzo passa attraverso la pubertà. Dall'altro lato della questione, possiamo guardare alla fine dell'adolescenza come a quel periodo in cui il cervello non sta maturando più così tanto, cosa che solitamente continua ad accadere fino a quando le persone sono, più o meno, intorno ai venticinque anni. Grosso modo, possiamo guardare al periodo adolescenziale come a quell'età che va dai 10 ai 25 anni".
Su come l'educazione dovrebbe cambiare alla luce di questo
"Una cosa che dovremmo fare a scuola è quella di concentrarci maggiormente su quello che gli esperti chiamano le "competenze non-cognitive", le quali dovrebbero includere cose come la perseveranza, la determinazione e la grinta. Se si pensa alla sfida di diventare un adulto oggigiorno, è necessario essere in grado di rimanere a scuola per un periodo di tempo molto lungo. Occorre restare nel circuito formativo fino a ottenere una laurea quadriennale, per ottenere poi un lavoro pagato decentemente, il richiede a noi insegnanti di aiutare i giovani a sviluppare la capacità di ritardare la gratificazione e di saper perseverare, anche in riferimento a compiti che non li attirano per nulla".
Sulle opportunità del malleabile cervello degli adolescenti
"Uno dei temi principali del libro è che stiamo scoprendo che il cervello durante l'adolescenza è molto malleabile e molto plastico. Ciò significa che il cervello ha una capacità accresciuta di cambiare in risposta alle esperienze.
Questo implica due cose precise e contrarie: da un lato significa che il cervello è particolarmente sensibile a esperienze negative e "tossiche" che possono danneggiarlo, ma, dall'altra parte, significa anche che il cervello di un adolescente è particolarmente sensibile alle influenze positive che possono promuoverne la crescita. È questo tipo di opportunità quella a cui abbiamo bisogno di pensare a fondo, in rapporto all'adolescenza. Un'opportunità che credo stiamo attualmente sprecando".