È sempre più diffuso e urgente un bisogno di approfondimento della competenza linguistica dei minori stranieri presenti nelle scuole italiane. Al là della doverosa attività di alfabetizzazione, per consentire loro una effettiva prosecuzione degli studi all'interno del circuito scolastico superiore, occorre portarli a una padronanza dell'italiano compatibile con quella richiesta dai livelli di ingresso delle scuole secondarie superiori.
Arrivati alle superiori, infatti, i giovani non di madrelingua italiana si trovano ad affrontare, spesso senza mezzi sufficienti, il lessico specialistico delle diverse discipline, il quale rappresenta il vero ostacolo alle loro possibilità di successo scolastico.
Supportarli nell'acquisizione di una adeguata preparazione alla comprensione e all'utilizzo dell'italiano anche a un livello elevato, significa pertanto aiutarli ad accedere a un loro fondamentale diritto: quello di poter scegliere un istituto superiore con la stessa ampiezza di possibilità dei loro compagni italiani.
A questo bisogno ha inteso rispondere il progetto "Italiano senza frontiere" realizzato dalla Cooperativa Sociale Arimo e finanziato dalla Fondazione Cariplo.
L'obiettivo esplicito era quello di far "acquisire agli allievi livelli di competenza tali che l'italiano si configuri per loro come uno strumento pienamente controllato per raggiungere gli obiettivi disciplinari (Italstudio), nella prospettiva di una loro prosecuzione formativa nella scuola secondaria...".
L'intervento è stato realizzato presso l'Istituto Comprensivo "Sorelle Agazzi" di Piazza Gasparri 6 a Milano. Ha avuto una durata di tre anni (dal 2010 al 2013); si è sviluppato, annualmente, attraverso laboratori pomeridiani di tre gruppi classe annualmente (appositamente costituiti in base alle segnalazioni degli insegnanti) e, complessivamente, ha coinvolto circa 80 ragazzi.
{xtypo_rounded1}La metodologia{/xtypo_rounded1}
La strategia didattica utilizzata è fondamentale per generare motivazione all'apprendimento. Imparare equivale a crescere nella consapevolezza delle proprie strategie conoscitive e in una efficace applicazione delle stesse. In questa direzione, è importante che lo studente venga stimolato ad apprendere svolgendo compiti che risultino finalizzati alla sua evoluzione come uomo e come cittadino.
I docenti di Arimo hanno individuato nella simulazione di un'attività giornalistica, l'espediente didattico capace, da un lato, di tenere unite fondamentali abilità quali la lettura, la scrittura, l'esposizione orale; dall'altro, di far leva sulle capacità critiche e il coinvolgimento personale degli allievi, fornendo loro l'occasione di osservare e commentare la realtà circostante da protagonisti.
I laboratori sono stati condotti da giornalisti i quali, alla competenza linguistica, hanno affiancato la loro professionalità prodotta da anni di esperienza nel campo della comunicazione tradizionale e multimediale.
Ogni laboratorio si è pertanto sviluppato attraverso attività che hanno comportato: lettura e commento di giornali, scrittura di articoli, realizzazione di piccoli reportage e di inchieste, preparazione e simulazione di servizi televisivi.
Ogni anno, come prodotto finale di laboratorio, sono stati realizzati un giornale e un breve telegiornale. La pubblicazione degli stessi su un portale internet ha rappresentato per gli studenti un momento importante di rispecchiamento e socializzazione del lavoro svolto.
{xtypo_rounded1}Il modello{/xtypo_rounded1}
La realizzazione dell'intervento ha consentito la messa a punto, attraverso l'esercizio concreto del giornalismo, di un modello di intervento formativo replicabile e trasferibile. Sono stati sperimentati e adattati materiali iniziali; sono state progettate e definite attività giornalistiche e di approfondimento linguistico, volta a volta commisurate al livello linguistico degli allievi; è stata definita una sequenza di lavoro, a complessità crescente, tale da portare gli studenti ad avere le competenze necessarie per la realizzazione giornale e telegiornale previsti alla fine dell'annualità.
Un elemento sul quale il progetto ha voluto puntare in modo particolare, è stato quello della misurazione dell'intervento. A questo fine, è stato realizzato un test d'ingresso, poi ripetuto in uscita, con l'obiettivo di "pesare" nel modo più oggettivo possibile il miglioramento della competenza linguistica degli allievi prodotta dai laboratori.
Istituti scolastici e formativi eventualmente interessate a una sperimentazione del modello, possono rivolgersi alla Cooperativa Sociale Arimo (responsabile di progetto Luca Cateni