Le famiglie che stentano ad arrivare a fine mese, in cui a fatica si trovano i soldi per acquistare i beni di primario consumo e dove mancano le risorse per concedersi qualcosa di più, sarebbero quelle in cui più facilmente si sviluppano fenomeni di autolesionismo tra gli adolescenti.
Quasi un terzo dei sedicenni, secondo un recente sondaggio condotto in Irlanda, ha avuto problemi di salute personale, emotiva o mentale. L'indagine ha riguardato 1367 giovani in tutta l'Irlanda del Nord ed è stata condatta con un'iniziativa congiunta di Queen University e l'Università di Ulster.
La ricerca mira a dare uno spaccato della vita dei giovani di tutta l'area, affrontando una serie di questioni chiave.
L'indagine si è focalizzata sul loro senso di appartenenza alla comunità, sulle loro esperienze di difficoltà finanziarie e sulla loro salute mentale, rilevando anche i comportamenti autolesionistici.
I principali risultati dell'indagine sulla salute mentale sono i seguenti:
- il 28 per cento dei sedicenni ha avuto gravi problemi di salute personale, emozionale o mentale nel corso dell'ultimo anno; solo poco più di un terzo di questi giovani ha cercato aiuto presso persone esperte di questi problemi;
- il 13 per cento degli intervistati ha detto di aver seriamente pensato in passato assumere una overdose di droga o di farsi del male; il 6 per cento di questi giovani ha sostenuto di avere avuto di questi pensieri anche nel corso dell'ultimo mese;
- Il 13 per cento degli intervistati ha rivelato di avere compiuto atti di auto-lesionimso: il 5 per cento lo ha fatto almeno una volta e l'8 per cento più di una volta. La ragione preponderante (60 per cento) fornita da questi giovani era che 'volevano punire se stessi'.
Nel 2008 quando, in una precedente indagine, queste domande erano state fatte per la prima volta, il 26 per cento dei sedicenni aveva avuto gravi problemi di salute mentale, il 13 per cento degli intervistati aveva pensato all'autolesionismo, mentre solo il 10 per cento lo aveva effettivamente compiuto.
Il Dr Dirk Schubotz dalla Scuola di Sociologia, Politiche Sociali e del Lavoro Sociale dell'Università Queen, ha dichiarato: "Questi risultati dell'indagine mostrano che, nonostante l'investimento in servizi di salute mentale nell'Irlanda del Nord, rispetto a cinque anni fa, non c'è stato praticamente nessun cambiamento per quanto riguarda le esperienze di stress e i problemi di salute mentale dei giovani.
È particolarmente significativo notare che ancora solo una piccola minoranza di sedicenni dichiara di cercare l'aiuto di professionisti quando fanno esperienza di gravi problemi di salute emotiva.
"Anche se le campagne in favore della salute mentale hanno per qualche tempo tentato di de-stigmatizzare la malattia mentale, di gran lunga il motivo più diffuso dal quale ha origine l'autolesionismo, rimane l'autopunizione.
Ciò suggerisce che i giovani che accusano problemi di salute mentale, continuano a incolpare se stessi di questo, piuttosto che dar peso ai fattori esterni di stress, quali le pressioni derivanti dall'impegno scolastico o le difficoltà finanziarie".
Questi risultati vengono ulteriormente illuminati prendendo in considerazione le risposte riferite alle loro difficoltà finanziarie:
- il 3 per cento degli intervistati ha affermato che la loro famiglia non ha abbastanza denaro, né per le spese ordinarie né tantomeno per le straordinarie;
- il 40 per cento dei giovani ha affermato che i loro genitori hanno denaro per le spese ordinarie ma non per quelle straordinarie;
- quasi un quarto (24 per cento) degli intervistati ha detto che le loro famiglie avevano difficoltà nel sostenere i costi scolastici, mentre quasi 4 ragazzi su dieci (39%) ha detto che i genitori facevano fatica a permettersi i viaggi scolastici.
Sono i sedicenni provenienti da famiglie non benestanti, quelle che faticano a comprare i beni di ordinario consumo perché più colpite dalla crisi economica, quelli che soffrono di cattiva salute mentale e compiono atti di autolesionismo.
In definitiva, concludono i ricercatori, quattro famiglie su dieci, con figli adolescenti, ha difficoltà a sbarcare il lunario. I dati dell'indagine mettono in relazione le pressioni finanziarie delle famiglie, causate dalla crisi, e la salute mentale degli adolescenti, fornendo al governo uno strumento importante per indirizzare i piani economici per la riduzione della povertà.
I dati della ricerca sono disponibili sul sito della Queen's University di Belfast.