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In quale contesto gli adolescenti sperimentano le emozioni? Come si sentono i giovani nella loro vita quotidiana? Con chi trascorrono il loro tempo e cosa fanno? In che modo le loro emozioni fluttuano, variano, si trasformano durante il giorno?

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Le emozioni svolgono un ruolo importante nella nostra vita quotidiana. La maggior parte delle persone sperimenta una vasta gamma di emozioni in un solo giorno o addirittura nel corso di poche ore o addirittura minuti. L'adolescenza è un periodo di sviluppo associato a grandi cambiamenti fisici e psicosociali e a un forte incremento emozionale.

Gli adolescenti di oggi, in particolare, hanno maggiori probabilità di provare sentimenti di gelosia quando passano il tempo online o interagiscono con i coetanei, secondo una ricerca realizzata della psicologa Hannah Lennarz alla Radboud University.

Le precedenti ricerche sulle emozioni e sulla regolazione delle emozioni negli adolescenti è stata spesso condotta in un ambiente di laboratorio o è stata preceduta da indagini. La psicologa Hannah Lennarz ha invece adottato un approccio diverso.


Una app che misura le emozioni

La dottoressa Lennarz ha chiesto a 86 giovani di monitorare le loro emozioni per due fine settimana e ha chiesto ad altri 280 giovani di seguire e tracciare le loro emozioni per un'intera settimana.

Hanno ricevuto notifiche sui loro telefoni cellulari nove volte al giorno. L'app ha fatto domande del tipo: cosa stai facendo ora? Quanto ti senti geloso in questo momento? Con chi sei?

Questo ha aiutato la dottoressa Lennarz a identificare le emozioni quotidiane vissute dai giovani, tutti tra i 12 e i 16 anni.

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Gelosia online e tra pari

È noto che la gelosia raggiunge il suo apice nell'adolescenza.

"Questo dato si basa su ricerche precedenti" spiega la Lennarz. "Sappiamo che le relazioni interpersonali cambiano durante l'adolescenza, gli amici diventano più importanti e i giovani vogliono più libertà dai genitori, pur continuando a fare affidamento sul loro sostegno.

Tutti questi fattori possono contribuire a sentimenti di gelosia". Sfortunatamente, i tempi e l'intensità di questi sentimenti sono rimasti sconosciuti.

"Sappiamo che differiscono da persona a persona, ma non sappiamo come ciò si manifesta nella vita quotidiana". La ricerca della dottoressa Lennarz rivela che i giovani tendono a provare gelosia quando passano il loro tempo online e quando interagiscono con i coetanei.

"Una possibile spiegazione è che gli adolescenti vogliono percepirsi come appartenenti a un gruppo di coetanei: se questo non accade, possono iniziare a sentirsi gelosi.

Devono inoltre imparare a gestire i cambiamenti nelle amicizie e sono molto più sensibili alle critiche rispetto a persone di altra età. Questo potrebbe farli sentire esclusi, il che a sua volta può suscitare gelosia.

In riferimento alla gelosia che sorge mentre si trascorre del tempo online, è pensabile che sia innescata dalle immagini ritoccate di persone che fanno parte del loro giro di amicizie. La maggior parte delle persone non condivide le cose negative della loro vita con i loro follower online" spiega la dottoressa Lennarz.

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Il consenso sociale è una brutta cosa?

La dottoressa Lennarz ha anche studiato come i giovani regolano le loro emozioni.

L'accettazione sembra svolgere un ruolo significativo in questo processo. L'esagerata preoccupazione e la ricerca di un eccessivo sostegno sociale tendono ad essere associati ai sintomi della depressione.

"Questa loro preoccupazione non è una conclusione sorprendente della ricerca, come anche il suo impatto negativo sul benessere individuale. Ma la correlazione negativa con il supporto sociale ci ha sorpreso, in quanto la ricerca di sostegno e supporto è quasi sempre visto come una buona cosa.

Sono necessarie ulteriori ricerche per gettare più luce su questo risultato, ma la causa potrebbe essere dovuta alle diverse forme di supporto sociale in quelle situazioni. Online puoi esprimere le tue preoccupazioni e chiedere un consiglio o puoi commiserare qualcun altro. "


Sentirsi tristi o arrabbiati invece di dire genericamente di "stare male"

Nella sua ricerca, la dottoressa Lennarz sottolinea che saper identificare le emozioni è importante per il benessere dei giovani.

"La mia ricerca mostra che essere in grado di identificare le emozioni negative - sapendo che ci si  sente tristi o arrabbiati invece di genericamente 'stare male' - è associato a minori emozioni negative e dà la sicurezza di poter cambiare le proprie emozioni" spiega la Lennarz.

Secondo la psicologa, lo studio ha rivelato che le emozioni e la regolazione delle emozioni variano da persona a persona. "È importante capire che tutti rispondono in modo diverso alle situazioni: non esiste un modo che vada bene per tutti".

La complessità della vita emotiva degli adolescenti richiede un’attenzione puntuale e individuale per poter essere compresa adeguatamente, in modo da poter offrire loro il giusto supporto.


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