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I primi tentativi di suicidio sono più letali di quanto si pensasse in precedenza, secondo quanto riportato da uno studio su bambini e adolescenti pubblicato sul Journal of the American Academy of Child and Adolescent Psychiatry (JAACAP).

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Il 71% dei giovani che muoiono per suicidio lo hanno fatto al loro primo tentativo, noto anche come tentativo "indice"; gli autori hanno anche scoperto che le armi da fuoco sono state impiegate nell'85% dei casi in cui i giovani sono morti al primo tentativo suicidario.

"Il suicidio è un grave problema di salute pubblica che colpisce i giovani americani ed è la seconda causa di morte più comune tra i 10 e i 24 anni" ha detto l'autore principale Alastair McKean, psichiatra dell’infanzia e dell’adolescenza presso la Mayo Clinic in Rochester, Minnesota.

"Le nostre scoperte mostrano l'elevata letalità del tentativo indice di suicidio nei giovani e la loro stretta relazione con le armi da fuoco. Questo, combinato con il fatto che i primi tentativi di suicidio rappresentano spesso l'iniziale incontro con le strutture di cura della salute mentale, è molto preoccupante.

I futuri sforzi nella prevenzione hanno bisogno di concentrarsi sui giovani prima che facciano il loro primo tentativo di suicidio".

I risultati sono basati su uno studio della Mayo Clinic di Rochester, Minnesota, che ha attinto al Rochester Epidemiology Project (REP), un database di cartelle cliniche e rapporti autoptici risalenti agli anni '60. È stato dimostrato che i risultati del REP sono generalizzabili per gli Stati Uniti nel loro complesso. Il gruppo di casi analizzati includeva 1.490 soggetti, di cui 813 erano giovani di età compresa tra 10 e 24 anni.

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Nel sottogruppo dei giovani, il 3,6% dei ragazzi è morto per suicidio durante il periodo di studio. Sebbene i maschi rappresentassero solo il 31,7 percento dei tentativi "indice" tra i giovani, rappresentavano quasi l'80 percento dei suicidi nel loro complesso. Le armi da fuoco erano pesantemente implicate nel compimento dell'atto, pari all'85% dei decessi nel primo tentativo suicidario.

In precedenza, per questi ragazzi, non c'erano state segnalazioni di preoccupazione per la loro salute mentale, indicazioni in questo senso erano assenti dalle cartelle cliniche nel 41,2% dei giovani che hanno compiuto un tentativo "indice".

Il confronto tra i giovani e l’insieme del campione ha rilevato che i giovani rappresentavano la percentuale più alta di un tentativo indice letale.

Questo studio potrebbe avere implicazioni significative per gli sforzi volti alla riduzione del suicidio nei giovani, in quanto evidenzia i limiti degli attuali approcci che cercano di fornire interventi a seguito di un episodio iniziale di comportamento non sicuro.

Dato che i tentativi di suicidio che risultano letali si verificano senza un precedente tentativo o una manifestazione evidente di questa intenzione, una parte sostanziale dei ragazzi non ha avuto alcun contatto preventivo con i servizi di salute mentale.

Sono risultati che, sebbene non possano essere sovrapposti a quelli della realtà italiana, in particolare per quanto riguarda la più facile disponibilità di armi da fuoco nella realtà statunitense, tuttavia contengono sollecitazioni importanti a estendere le attività di individuazione di sofferenze mentali nei giovani, prima che portino a tentativi suicidari.


Riferimento bibliografico

Alastair J.S. McKean, Chaitanya P. Pabbati, Jennifer R. Geske, J. Michael Bostwick.
Rethinking Lethality in Youth Suicide Attempts: First Suicide Attempt Outcomes in Youth Ages 10 to 24.
Journal of the American Academy of Child & Adolescent Psychiatry, 2018.


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