I genitori con un livello di istruzione più elevato del diploma di scuola superiore, investono di più nell'assistenza e nelle cure sanitarie dei membri della famiglia, riducendo in questo modo la probabilità che si sviluppino condizioni di salute avverse nonostante le differenze di reddito familiare e la possibilità di disporre di un assicurazione sanitaria.
È quanto emerge da recente studio realizzato dalla Rutgers School of Public Health e pubblicato sul Southern Economic Journal .
Lo studio, condotto da Alan Monheit e Irina Grafova, presso la Rutgers, ha esaminato l'associazione tra il livello di istruzione dei genitori e la spesa per la cura della famiglia nelle famiglie monoparentali e bigenitoriali in base ai dati disponibili nel Medical Expenditure Panel Survey (MEPS) tra il 2004 e il 2012.
Le ricercatrici hanno scoperto che un livello di istruzione superiore ai dodici anni, quindi esteso all’università, è associato ad un incremento nella spesa per le cure sanitarie familiari e a una diminuzione di problematiche di salute specifiche e di particolari cattive condizioni di salute, tra cui l'ipertensione, il diabete e l'asma.
Secondo Monheit e Grafova, una maggiore educazione dei genitori risulta associata ad un aumento della spesa sanitaria complessiva, rferita sia ai bambini che ai genitori, ed è anche associata ad un aumento considerevole delle spese di assistenza ambulatoriale per entrambi i tipi di famiglia, mono o bi-genitoriali.
Per esempio, rispetto alle famiglie in cui è presente solo la madre e questa non ha raggiunto o ha solo un diploma di scuola superiore, le famiglie monoparentali con madre che ha fatto studi universitari spendono mille dollari annui in più nell'assistenza sanitaria di base e ambulatoriale della famiglia.
Lo studio ha anche rilevato che le famiglie guidate da madri single con livelli di istruzione più elevati spendevano di più per i farmaci prescritti e le cure dentistiche, mentre le famiglie con due genitori con livelli di istruzione elevati spendono di più per cure dentistiche e servizi di salute mentale.
"Il nostro studio conferma l'importante associazione tra il livello di istruzione dei genitori e l'accesso e l’utilizzo dei servizi di assistenza sanitaria" ha spiegato il dottor Monheit. I risultati supportano l’ormai consolidato "modello di Grossman della domanda sanitaria" nel quale la salute è un "bene" che viene ereditato e incrementato dagli investimenti al di là del prezzo delle cure mediche e che si deprezza nel tempo in quanto la salute di ognuno si deteriora naturalmente nel tempo.
Questo studio sostiene quindi l'associazione critica tra istruzione e investimenti monetari in salute. È un’indicazione importante di quanto un investimento pubblico sull’istruzione dei cittadini abbia riflessi importanti non solo sul miglioramento delle loro condizioni sociali generali ma specificamente anche per quanto riguarda le loro condizioni di salute.
Si conferma in questa ricerca quello che altri recenti studi hanno stabilito: la prevenzione e la cura delle condizioni di salute è promossa più dall’istruzione che dalle disponibilità finanziarie.
I materiali della ricerca sono disponibili sul sito della Rutgers University.
Riferimento bibliografico:
Alan C. Monheit, Irina B. Grafova. Education and family health care spending.
Southern Economic Journal, 2018.