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Il cervello degli adolescenti ha un desiderio famelico di ricompensa, un minor controllo comportamentale e una marcata predisposizione a essere “modellato” dall'esperienza. Tutto questo si manifesta spesso, anche, come una ridotta capacità di resistere agli alimenti “junk food” ad alto contenuto calorico e poco salutari.

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L'obesità è in aumento in tutto il mondo, spiega la neuroscienziata Amy Reichelt soprattutto tra i bambini e gli adolescenti. Più di 150 milioni di bambini nel mondo sono risultati obesi nel 2019. Questi bambini hanno un maggior rischio di malattie cardiache, tumori e diabete di tipo 2 .

È probabile che gli adolescenti obesi rimangano obesi anche da adulti. Se queste tendenze continuano, entro il 2040 il 70% degli adulti di 40 anni potrebbe essere in sovrappeso o obesi.

Le ricerche della dottoressa Reichelt indagano come la dieta modifichi il cervello. L’obiettivo è quello di comprendere come le diete malsane incidono sul cervello in via di sviluppo, e anche perché i giovani di oggi siano così inclini a sviluppare l'obesità.

Gli adolescenti sono i maggiori consumatori di cibi "spazzatura" ricchi di calorie e poveri di qualità nutrizionali.

Durante la pubertà, molti ragazzi hanno un appetito insaziabile poiché la rapida crescita richiede molta energia. Il metabolismo potenziato e la crescita veloce possono, in una certa misura, proteggere dall'obesità. Tuttavia mangiare eccessivamente cibi spazzatura ad alto contenuto calorico e avere stili di vita sempre più sedentari possono prevalere su qualsiasi protezione metabolica.


Il cervello adolescente è vulnerabile

Gli anni dell'adolescenza sono una finestra chiave dello sviluppo del cervello, argomenta la studiosa. L'adolescenza coincide con una nuova autonomia sociale, che comporta anche l'indipendenza nel fare scelte alimentari personali.

Durante l'adolescenza, anche le connessioni tra diverse regioni del cervello e singoli neuroni vengono perfezionate e rafforzate. Il cervello dell'adolescente è malleabile a causa dei livelli aumentati di "neuroplasticità".

Questo significa che il cervello è fortemente suscettibile all'essere modellato e “ricablato” dall'ambiente, dalle abitudini, compresa la dieta.

A loro volta, questi cambiamenti possono diventare definitivi quando lo sviluppo è completo. Quindi il cervello dell'adolescente è vulnerabile ai cambiamenti indotti dalla dieta, ma questi cambiamenti possono durare per tutta la vita.


Resistere al cibo spazzatura è difficile

I neuroscienziati utilizzano l'imaging cerebrale funzionale per esaminare come il cervello risponde a eventi specifici. Le scansioni cerebrali mostrano che la corteccia prefrontale, un'area chiave del cervello per il controllo comportamentale e il processo decisionale, non matura completamente fino ai primi anni dopo i venti.

La corteccia prefrontale controlla e sovrascrive gli impulsi innescati da eventi nell'ambiente.

Pertanto, resistere all'impulso di mangiare un sacchetto di caramelle o a quello di comprare cibi spazzatura a buon mercato può essere particolarmente difficile per gli adolescenti.


Desiderio famelico di ricompense

In contrasto con l'immatura corteccia prefrontale, il sistema di ricompensa del cervello –il sistema dopaminergico mesolimbico - è completamente sviluppato già in'età molto precedente, spiega la Reichelt.

Gli adolescenti sono particolarmente attratti dalle ricompense, compresi i cibi dolci e ricchi di calorie. Ciò è dovuto all'aumento del numero di recettori della dopamina nel cervello dell'adolescente, quindi la sensazione di ricompensa può essere esagerata. La frequente stimolazione del sistema di ricompensa si traduce in durevoli adattamenti cerebrali.

Durante l'adolescenza, questi cambiamenti possono causare cambiamenti a lungo termine nell'equilibrio delle sostanze chimiche del cervello.

Nel suo insieme, il cervello degli adolescenti ha un desiderio famelico di ricompensa, un ridotto controllo comportamentale e una suscettibilità a essere plasmato dall'esperienza.

Ciò si manifesta come una ridotta capacità di resistere a comportamenti gratificanti.

Quindi non sorprende che gli adolescenti preferiscano mangiare cibi facili da ottenere e immediatamente gratificanti, anche a fronte di indicazione contrarie a salvaguardia della loro salute. Ma quali sono le conseguenze cerebrali durature?

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Stimolazione magnetica transcranica

Studi di imaging funzionale mostrano l'attività cerebrale durante l’alimentazione o quando si visualizzano immagini di alimenti. I circuiti cerebrali che elaborano i premi alimentari sono più attivi negli adolescenti obesi rispetto a quelli considerati di peso normale.

È interessante notare che si osserva un'attività più bassa nelle regioni della corteccia prefrontale. Questo dimostra che l'obesità può sia aumentare l'attivazione del sistema di ricompensa sia ridurre l'attività cerebrale in centri che possono annullare il desiderio di mangiare.

È importante sottolineare che quando riescono a perdere peso negli adolescenti si ripristinano i livelli di attività nella corteccia prefrontale. Ciò fornisce l’importante dato che la corteccia prefrontale è un'area chiave del cervello per controllare l'assunzione di cibo e che gli interventi dietetici aumentano l'attività nelle regioni del cervello che esercitano l'autocontrollo.

La stimolazione magnetica transcranica (TMS), un modo in cui gli scienziati possono intervenire sull'attività cerebrale nella corteccia prefrontale, può modificare il controllo inibitorio del comportamento alimentare. Il trattamento TMS ripetuto potrebbe essere una nuova terapia per ripristinare il controllo cognitivo sull'alimentazione, aiutando la perdita di peso a lungo termine.


L'esercizio fisico aumenta la plasticità cerebrale

Mangiare in modo eccessivo cibi spazzatura durante l'adolescenza potrebbe alterare lo sviluppo del cervello, portando a cattive abitudini alimentari durature. Tuttavia, proprio come un muscolo, il cervello può essere esercitato per migliorare la forza di volontà.

L'aumentata plasticità cerebrale durante l'adolescenza comporta che la giovane mente può essere più ricettiva ai cambiamenti dello stile di vita.

L'esercizio fisico aumenta la plasticità del cervello, contribuendo a stabilire nuove abitudini sane. Constatare come il cervello venga cambiato dall'obesità offre opportunità di identificare il problema e intervenire.

L'imaging cerebrale funzionale aggiunge un nuovo livello di informazioni con le quali i medici possono identificare gli individui a rischio e tenere traccia dei cambiamenti cerebrali durante gli interventi nutrizionali e nello stile di vita.

Ancora di più, la TMS potrebbe essere un nuovo approccio terapeutico per migliorare la ricalibrazione del giovane cervello, al fine di prevenire cambiamenti permanenti nell'età adulta, conclude la neuroscienziata.


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