Un nuovo studio della University of British Columbia ha trovato che le ragazze adolescenti hanno una migliore salute mentale quando passano più tempo dedicandosi ad attività sportive e artistiche e riducono quello trascorso di fronte a uno schermo.
Lo studio pubblicato dalla rivista Preventive Medicine ha trovato che passare meno di due ore al giorno in attività ricreative davanti a un video (navigare su internet, video giochi, utilizzo di social media) ha come conseguenza un più alto livello di soddisfazione di vita e di ottimismo, più bassi livelli di ansietà e di sintomi depressivi, soprattutto tra le ragazze. I ricercatori hanno parallelamente riscontrato che la partecipazione ad attività extracurricolari risulta associata ad un miglior stato di salute mentale.
“Abbiamo realizzato questo studio prima della pandemia di covid-19, i risultati sono particolarmente rilevanti ora che i ragazzi sono costretti a trascorrere molto più davanti ai video nei loro momenti liberi in quanto l'accesso alle attività extracurricolari, come lo sport e i percorsi artistici, è limitato a causa delle restrizioni sanitarie” ha fermato il principale autore dello studio Eva Oberle, professore associato della University of British Columbia.
“I nostri risultati sottolineano come le attività extracurricolari siano un fattore fondamentale per il benessere mentale degli adolescenti. Trovare modalità protette e non a rischio di contagio per bambini ed adolescenti, in modo tale che continuino a praticare queste attività durante questo periodo, potrebbe essere un modo di ridurre il tempo passato on-line e di sostenere la loro salute mentale e loro benessere”.
I dati utilizzati per questo studio sono stati tratti da un'indagine che ha coinvolto quasi 30.000 studenti di 365 scuole. I ricercatori hanno esaminato il tempo “ricreativo” passato davanti a un video, ad esempio con i videogiochi, guardando la televisione o navigando su internet, e il tempo dedicato ad attività esterne extracurricolari, sportive, ludiche o artistiche. Hanno poi confrontato la correlazione con positivi o negativi indicatori di salute mentale.
I principali risultati dello studio sono i seguenti:
- Gli adolescenti che partecipano ad attività extracurricolari sono in modo rilevante meno portati ad impegnarsi in attività ricreative davanti ad un video per più di due ore dopo la scuola;
- La partecipazione ad attività extracurricolari è risultata associata con più alti livelli di soddisfazione di vita e di ottimismo, e a un più basso livello di ansietà e sintomi depressivi;
- Un più lungo tempo passato davanti un video (due o più ore al giorno) è risultato associato con un più basso livello di soddisfazione di vita e di ottimismo, più alti livelli di ansia e sintomi depressivi;
- È stata poi riscontrata una significativa differenza tra i maschi e le femmine. Un maggior tempo trascorso on-line influenza negativamente la salute mentale delle ragazze in modo molto più forte che non quanto accada ai maschi;
- Sia per i maschi che le femmine, la salute mentale è più forte quando gli adolescenti sia partecipano ad attività extracurricolari sia spendono meno di due ore al giorno davanti a un video.
La dottoressa Oberle ha sottolineato che sono necessarie ulteriori ricerche per esaminare per quale motivo gli effetti negativi del tempo on-line siano più rilevanti per le ragazze rispetto a i maschi. Si augura inoltre che in futuro si si possono effettuare ricerche sugli effetti dei differenti modi di trascorrere tempo davanti a un video.
“Difatti sappiamo, afferma la professoressa, che esistono alcune forme di attività on-line che possono produrre dei benefici quali il mantenere delle relazioni con gli amici e con i membri della famiglia che sono lontani, quando non li si può vedere di persona, ma ci sono anche altri tipi utilizzo della tecnologia virtuale che possono essere molto dannosi.
Ci sono molte “sfumature” di tali attività che ancora non sono state ben comprese e che è importante esplorare, pensando al benessere e alla salute mentale dei nostri ragazzi”.
I materiali sono disponibili sul sito della University of British Columbia.
Riferimento bibliografico:
Eva Oberle, et alii. Screen time and extracurricular activities as risk
and protective factors for mental health in adolescence: A population-level study.
Preventive Medicine, 2020