Info: info@ubiminor.org  |  Segnalazioni: notizie@ubiminor.org  |  Proposte: redazione@ubiminor.org

 facebook iconinstagram iconyoutube icon

I figli di madri che manifestano sintomi depressivi sono più a rischio, da adolescenti, di provare pensieri suicidari e anche di arrivare a tentare il suicidio.

20210204 depresse 1

Una nuova ricerca suggerisce che questo collegamento può essere spiegato dalla solitudine di cui soffrono. Questa ipotesi apre potenzialmente nuove strade per la prevenzione del suicidio giovanile.

Lo studio - delle università di Exeter, Montréal, Laval e McGill - ha utilizzato i dati di oltre 1.600 famiglie del Québec Longitudinal Study of Child Development, un campione rappresentativo di neonati in Quebec, seguiti dalla nascita ai venti anni di età.

Alle madri sono state sottoposti questionari, a intervalli regolari, che indagavano i loro sintomi depressivi (come la tristezza e la perdita di interesse per attività precedentemente, per loro, piacevoli) nel periodo in cui i loro figli avevano un'età compresa tra cinque mesi e i sette anni.

Le informazioni che ne sono derivate hanno fornito una misura dei sintomi depressivi, non una diagnosi clinica di depressione.

Gli adolescenti hanno quindi completato autovalutazioni su pensieri e tentativi di suicidio tra i tredici e i venti anni.

I ragazzi di madri con livelli più elevati sintomi depressivi avevano circa il 15% in più di probabilità di avere pensieri suicidari o di tentare il suicidio da adolescenti rispetto ai figli di madri con livelli più bassi di sintomi depressivi.

"Non possiamo dire in che misura questa associazione sia dovuta alle esperienze dell'infanzia, alla genetica o ad altri fattori" ha spiegato l'autore principale, il dottor Lamprini Psychogiou, dell'Università di Exeter.

"Ma identificare alcuni dei meccanismi che spiegano perché quei bambini sono a maggior rischio di suicidio più avanti nella vita è essenziale per capire come prevenire il suicidio tra i figli di madri con depressione".

20200204 depresse 1

A tal fine, gli autori hanno studiato se la sensazione di solitudine e isolamento sociale segnalati dagli adolescenti di età compresa tra 10 e i 13 anni possa spiegare questa associazione.

"Abbiamo scoperto che i sintomi depressivi materni nei primi anni di vita di un bambino sono associati a quei bambini che segnalano da soli livelli elevati di solitudine da adolescenti, il che, a sua volta, è associato al suicidio" ha spiegato il professore.

"Sappiamo che le relazioni sociali in generale, e le relazioni tra pari in particolare, sono molto importanti per gli adolescenti. Sentirsi soli nella prima adolescenza può influenzare il modo in cui si percepisce la vita come degna di essere vissuta.

"I nostri risultati sono importanti perché suggeriscono che gli interventi mirati alla solitudine nella giovane adolescenza per i figli di madri con depressione, possono potenzialmente aiutare a ridurre il rischio di pensieri suicidari o tentativi di suicidio più avanti nella vita”.

Sono necessari ulteriori studi per quantificare in che misura la riduzione della sensazione di solitudine si traduca in una diminuzione del rischio di suicidio per quegli adolescenti.

Le indicazioni dello studio sono comunque utili per chi lavora con i ragazzi e per le stesse famiglie, al fine di mettere in atto quanti più possibili fattori di prevenzione di quella che rappresenta, purtroppo, una delle principali cause di morte dei giovani.


Riferimento bibliografico:

"The mediating role of adolescents' loneliness and social withdrawal
in the association between maternal depressive symptoms
and suicidality in adolescence: A 20-year population-based study
".
Development and Psychopathology.

Accetto i Termini e condizioni