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La giornata di un adolescente può essere piena di una serie incredibile di attività svolte con le tecnologie digitali, le quali possono anche aiutare i giovani a far fronte a eventi stressanti, purché questi trovino il giusto equilibrio tra trascorrere del tempo online e perseguire altre attività di coping.

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Per molti adolescenti, infatti, essere online è un modo per passare il tempo e comunicare con gli amici. Oltre a questo, i ragazzi possono trovare nei telefoni cellulari e nei social media anche una forma di sostegno alle difficoltà.

Una nuova ricerca pubblicata sulla rivista Clinical Psychological Science rivela che gli adolescenti, in particolare di contesti socioeconomici bassi, che trascorrono una quantità moderata di tempo online dopo un'esperienza stressante, affrontano le avversità molto meglio di coloro che trascorrono molte ore online o evitano la tecnologia digitale del tutto.

"Gli adolescenti sono intelligenti e fanno uso della tecnologia a proprio vantaggio. Poiché gli adolescenti in contesti svantaggiati tendono ad avere meno supporti nella famiglia o nell’ambiente in cui vivono, lo studio ha cercato di scoprire se l'impegno online ha contribuito a ridurre il loro stress" ha affermato l'autore principale dello studio, Kathryn Modecki, del Menzies Health Institute e School of Applied Psychology della Griffith University.

"C'è la tendenza a presumere che l'uso della tecnologia da parte degli adolescenti sia negativo e dannoso, ma una convinzione così diffusa non è confermata da quello che sappiamo sulla fase di sviluppo dell'adolescenza".

Per raccogliere dati di prima mano su adolescenti e tecnologia, i ricercatori hanno fornito iPhone a più di 200 adolescenti che vivono in contesti socioeconomici bassi.

Gli adolescenti sono stati istruiti a riferire sul loro uso della tecnologia, sui fattori di stress e sulle emozioni cinque volte al giorno per una settimana mentre usavano gli iPhone esattamente come avrebbero fatto con gli smartphone personali.

I dati sono stati utilizzati per confrontare gli stati emotivi degli adolescenti che hanno usato la tecnologia in modo moderato, eccessivo o non l’hanno usata per niente mentre affrontavano lo stress.

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I risultati hanno rivelato che gli adolescenti che hanno utilizzato la tecnologia con moderazione nelle ore successive a una situazione stressante si sono ripresi più prontamente e hanno sperimentato minori ondate di emozioni negative, come la tristezza e la preoccupazione, rispetto agli adolescenti che non usavano la tecnologia o che usavano abitualmente la tecnologia come un meccanismo di coping.

"Abbiamo trovato un giusto effetto che premia la via di mezzo in cui quantità moderate di coping online hanno aiutato a mitigare le ondate di emozioni negative e i cali di felicità" ha affermato la professoressa Modecki.

"Di fronte ai fattori di stress quotidiani, quando gli adolescenti si sono impegnati nella ricerca di supporto emotivo, hanno sperimentato un migliore sollievo dallo stress a breve termine".

Secondo i ricercatori, lo spazio online serve non solo come distrazione a breve termine, ma come risorsa per gli adolescenti per trovare supporto e informazioni su ciò che li preoccupa.

Garantendo anche a loro un accesso a tali informazioni e forme di supporto, questa strategia di coping può essere particolarmente pertinente per gli adolescenti in contesti a basso reddito, quando l’utilizzo della tecnologia viene effettuato in modo non eccessivo.

In definitiva, quello contano le capacità di regolazione e una appropriata educazione digitale, affinché i ragazzi traggano dalla realtà virtuali i vantaggi che può garantire. Su questi fattori dovrebbe concentrarsi l’attività degli adulti che hanno rapporti educativi e formativi con loro.


Riferimento bibliografico:
Kathryn L. Modecki, Megan Duvenage, Bep Uink, Bonnie L. Barber, Caroline L. Donovan.
Adolescents’ Online Coping: When Less Is More but None Is Worse.
Clinical Psychological Science, 2021.

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