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Uno degli effetti della crisi dovuta alla pandemia, è stato quello che di aver diffuso una maggiore sensibilità al problema dell’insicurezza alimentare, che molte famiglie e molti giovani hanno scontato a causa anche delle difficoltà finanziarie.

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Sono state nel tempo indagate, attraverso la ricerca, cause e conseguenze dell’insicurezza e della bassa qualità dell’alimentazione. Tuttavia, poco esplorata risulta la questione di come l'insicurezza alimentare domestica influisca in modo specifico sugli adolescenti.

I ricercatori della University of Minnesota School of Public Health (SPH) hanno esaminato come l'insicurezza alimentare in famiglia durante l'adolescenza sia correlata al disordine alimentare e alla condizione corporea e al peso otto anni dopo. Lo studio, pubblicato sul Journal of Adolescent Health, è stato condotto dalla dottoranda Laura Hooper.

"Questa fascia di età può essere colpita dall'insicurezza alimentare in modi particolari, soprattutto in presenza di enormi cambiamenti nel corpo e delle elevate esigenze energetiche e nutritive necessarie per supportare la rapida crescita e lo sviluppo degli adolescenti" ha affermato la Hooper. "L'alimentazione disordinata e lo stato di peso elevato, o obesità, sono due esiti negativi per la salute potenzialmente collegati all'insicurezza alimentare".

La Hooper ha utilizzato i dati del Project EAT, uno studio di lunga durata che esamina la salute e il benessere degli adolescenti mentre arrivano all'età adulta. Più di 1.300 adolescenti hanno fornito risposte a domande sulla loro alimentazione, attività e altri fattori e comportamenti correlati per lo studio nel corso di otto anni.

Lo studio ha rilevato che:

- l'insicurezza alimentare in famiglia durante l'adolescenza era un fattore di rischio per l’insorgenza di sovrappesi e di uno stile alimentare non equilibrato, caratterizzato da un’alimentazione compulsiva otto anni dopo nella giovane età adulta;

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- tra i partecipanti che avevano vissuto l'insicurezza alimentare durante l'adolescenza, il 21% ha iniziato ad avere un’alimentazione incontrollata e compulsiva durante la giovane età adulta rispetto al 16% di coloro che non hanno sperimentato l'insicurezza alimentare;

- tra i partecipanti che hanno vissuto l'insicurezza alimentare durante l'adolescenza, il 16% ha avuto una condizione di sovrappeso per la prima volta nella giovane età adulta rispetto all'11% di quelli senza una storia di insicurezza alimentare.

"Questi risultati si aggiungono alla prova che molti esiti sulla salute, come una condizione di peso elevato, definito dalle tabelle di riferimento come obesità, sono in gran parte determinati da fattori al di fuori del controllo di un individuo" ha affermato la Hooper.

"Suggeriscono che i responsabili politici, i ricercatori, gli operatori sanitari pubblici e gli operatori sanitari dovrebbero considerare ampiamente soluzioni a monte non stigmatizzanti che creino un ambiente alimentare più equo per supportare tutti i giovani nella loro crescita, facendo sì che si sviluppino positivamente".

Le possibili soluzioni potrebbero comprendere politiche che rendano più facile per le persone permettersi il cibo o aumentare l'accesso equo all'assistenza sanitaria, compresi i servizi di salute mentale e comportamentale.

La Hooper e gli altri autori sottolineano che i programmi di ricerca, clinici e di salute pubblica per i giovani spesso affrontano separatamente i problemi dell'insicurezza alimentare, dei disturbi alimentari e dello stato di peso elevato.

I risultati di questo studio suggeriscono che questi tre problemi sono prevalenti e interconnessi. Pertanto, gli approcci della ricerca, della clinica e della salute pubblica per affrontarli dovrebbero farlo in modo coordinato e integrato.


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