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Da molte parti, non solo nel nostro paese, viene sollevata con preoccupazione la questione del diffondersi di stili di vita non salutari tra i giovani, i quali hanno conseguenze sia immediate sulla loro condizione psico-fisica, come sovrappeso e obesità, sia di lungo periodo per il loro sviluppo, arrivando a pregiudicarne il benessere anche nell’età adulta.

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Un nuovo studio dell'Università della Finlandia orientale (UEF) dimostra come l’impostazione di un equilibrato stile di vita fin da subito nell’esistenza dei giovani, mantenuto poi nel corso dell’adolescenza, possa avere effetti benefici duraturi.

I ricercatori hanno infatti scoperto che un attento equilibrio di dieta e attività fisica nell'infanzia e nell'adolescenza influenza profondamente il metabolismo anche molti anni dopo.

Lo studio PANIC (Physical Activity and Nutrition in Children) è il primo studio di intervento sullo stile di vita che utilizza la tecnologia avanzata di metabolomica per analizzare i meccanismi molecolari alla base degli effetti sulla salute dei cambiamenti nello stile di vita dall'infanzia all'adolescenza.

Analizzando campioni di sangue, i ricercatori sono riusciti a identificare cambiamenti in 80 metaboliti.

"Si tratta di metaboliti collegati a processi critici per lo sviluppo di malattie cardiometaboliche, come il metabolismo dei lipidi, l'infiammazione e la salute intestinale" afferma la ricercatrice Iman Zarei.

Ciò che rende questi risultati particolarmente importanti è che 17 di questi metaboliti sono rimasti alterati anche dopo otto anni, sebbene la parte più intensiva dell'intervento sullo stile di vita sia durata solo per i primi due anni.

Ciò suggerisce che un intervento tempestivo potrebbe avere non solo benefici immediati, ma anche effetti sulla salute particolarmente duraturi.

Tra i cambiamenti più evidenti si sono riscontrati nelle ammidi grasse, molecole coinvolte in diverse funzioni fisiologiche, come l'infiammazione, il controllo del peso, il comportamento alimentare, l'induzione del sonno, il controllo del dolore e dell'ansia, l'angiogenesi, la dilatazione arteriosa e la neuro-protezione.

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Tali cambiamenti potrebbero essere collegati a un minor rischio di diverse malattie croniche, come il diabete di tipo 2 e le malattie cardiovascolari.

"La nostra ricerca fornisce prove convincenti del fatto che abitudini sane precoci e durature nello stile di vita possono avere un impatto profondo sul percorso di salute di un giovane" afferma il professor Timo Lakka, ricercatore principale dello studio.

L’esperto sottolinea l'importanza di adottare fin da piccoli abitudini sane, sottolineando che questi cambiamenti e accorgimenti potrebbero prevenire l'insorgenza di malattie croniche che spesso iniziano a svilupparsi durante l'infanzia o addirittura durante il periodo fetale.

Il presente studio è uno dei primi a dimostrare come cambiamenti positivi nella dieta e nell'attività fisica durante l'infanzia possano influenzare il metabolismo dell'organismo anche a lungo termine.

I risultati sono stati pubblicati sulla rivista iScience. Lo studio PANIC fa parte della Metabolic Diseases Research Community dell'UEF ed è dedicato allo studio delle principali malattie cardiometaboliche.

Sfruttando la genetica, la genomica, la ricerca traslazionale e gli interventi sullo stile di vita, la comunità scientifica mira a fornire solide prove sui meccanismi delle malattie e a promuovere la diagnosi precoce, la prevenzione e il trattamento personalizzato.

Tale comunità di ricerca è composta da 20 gruppi di ricerca, che spaziano dalla ricerca di base all'assistenza ai pazienti.

Sono studi particolarmente preziosi per riequilibrare una tendenza negativa che vede una percentuale molto rilevante di adolescenti e giovani adulti praticare poco sport, avere un’alimentazione poco sana e un permanente sovrappeso corporeo, fattori che nel lungo periodo determinano malattie gravi e compromettono anche equilibrio e benessere mentale.


Riferimento bibliografico

Iman Zarei, Timo Lakka, Aino-Maija Eloranta, Anton Klåvus et alii.
Eight-year diet and physical activity intervention affects serum metabolites
during childhood and adolescence: A nonrandomized controlled trial
.
iScience, 2024.

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