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Riportiamo alcuni brani da un’intervista a Frances Crook, responsabile della “Howard League for Penal Reform”, la più antica organizzazione no-profit (esiste dal 1866) attiva per il miglioramento delle condizione dei detenuti e per l’evoluzione del sistema penale.

Le parole di Frances Crook ci conducono all’interno del sistema penale Inglese, nel quale i ragazzi vengono sottoposti a dure restrizioni durante la carcerazione. Dalle sue parole viene duramente criticato un modello molto autoritario e punitivo che non prende in considerazione gli specifici bisogni psicologici, sociali ed educativi dei giovani, affinché i dati delle statistiche relative agli atti di autolesionismo, morte e recidiva possano migliorare.

201307-The Howard Legue


Rivendica inoltre un innalzamento dell’età in cui si diventa penalmente responsabili da 10 a 14 anni e ci ricorda che la Convenzione delle Nazioni Unite afferma che la carcerazione deve essere uno strumento da utilizzare per il minor tempo possibile.

Gentile signora Crook, secondo le statistiche ufficiali del Ministero della Giustizia di Inghilterra e Galles 2012, 23 ragazzi sono morti in carcere e gli episodi di autolesionismo sono aumentati del 21% dal 2010. A suo giudizio,  qual è la causa di questi dati allarmanti? Quali sono i fattori che impediscono alle strutture di detenzione di garantire la sicurezza dei ragazzi lì detenuti?

Le carceri sono luoghi pericolosi per i ragazzi, con personale carente e regimi di detenzione che replicano quelli del carcere degli adulti. Sono eccessivamente punitive e comprendono restrizioni dolore, isolamento e la pratica delle perquisizioni con denudazione dei ragazzi. Le attività sono limitate e molti ragazzi quasi mai escono all'esterno del carcere. Non è dunque una sorpresa che l'abuso, la noia, la paura e la violenza inneschino l'autolesionismo. 

È una tendenza comune e infelice che, invece di ricevere un trattamento adeguato, giovani in misura penale che soffrono di problemi di salute mentale, dipendenza da alcol e droghe, e ragazzi  tossicodipendenza e ragazzini loro stesse vittime di abusi e violenze, vengono spesso condannati al carcere. Quali sono le altre misure giudiziarie disponibili nel Regno Unito per questi ragazzi, e se non ne esistono, quale dovrebbe essere la risposta adeguata per questi giovani che hanno commesso reati?

Anzitutto dovrebbero essere visti come ragazzi. L'Howard League crede che l'età della responsabilità penale in Inghilterra e Galles dovrebbe essere portata a 14 anni (da 10) in modo che nessun bambino possa entrare in relazione con il sistema della giustizia penale. Poi, per i ragazzi da 14 a 17 anni la prima risposta dovrebbe essere ai loro diritti e al loro benessere. Tutte le carceri per ragazzi dovrebbero essere chiuse e quei pochi giovani che necessitano di contenimento a causa della gravità del loro comportamento potrebbero essere tenuti in piccole unità detentive gestite dalle autorità locali.

Nei casi in cui la detenzione è inevitabile, che tipo di garanzie dovrebbe comprendere al fine di prevenire le tendenze all'autolesionismo e altri eventi violenti?

La convenzione delle Nazioni Unite afferma che la custodia deve essere utilizzato solo per il più breve tempo possibile, in modo che qualsiasi ragazzo tenuto un centro di reclusione possa essere il prima possibile in libertà, all'interno di un adeguato piano di aiuto che includa la terapia familiare, il sostegno educativo, alloggi protetti e qualsiasi trattamento per la salute mentale o altri problemi di salute, di cui abbiano bisogno. La questione centrale è che i ragazzi hanno bisogno di essere aiutati a condurre una vita buona e utile, lontana dal crimine, per il loro bene e per il nostro.

 Inoltre, i dati mostrano che il 36% dei diciottenni che infrangono la legge sono alla fine recidivi. Qual è la vostra spiegazione di questa tendenza e del suo recente incremento? Quali sono le strategie efficaci per contrastare la recidiva?

 Penso che il tasso di recidiva sia in realtà molto più alto di questo per i giovani che vengono mandati in carcere, più vicino al 60, al 70% per i giovani. È stato costante per anni. La risposta del sistema inglese ai bambini che creano problemi è altamente punitiva, prolungata, incomprensibile, e ignora i loro bisogni.

 

l'intervista originale e integrale è disponibile qui

 


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