Fornire ai pediatri spagnoli gli strumenti per saper riconoscere del cyberbullismo e del grooming nei minori. È questo l’obiettivo della guida clinica per professionisti sanitari pubblicata in occasione dall’Ospedale Universitario La Paz di Madrid, in collaborazione con la Società spagnola di medicina giovanile (SEMA) e il Ministero dell’Industria, l’Energia e il Turismo.
Una guida pratica di facile fruizione anche da parte di un lettore italiano, per saper identificare, trattare e prevenire cefalea, dolori addominali, disturbi del sonno e tante altre insospettabili ripercussioni psico-fisiche delle molestie online esercitate sui minori da parte di adulti a fini sessuali (grooming) o dai coetanei (cyber-bullismo). È necessario riconoscerle ed intervenire con tempestività, per evitare che le giovani vittime divengano soggette a depressione e compiano tentativi di suicidio.
{xtypo_rounded1}Dall’Introduzione:{/xtypo_rounded1}
Le nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) sono strumenti che hanno rivoluzionato il mondo di oggi e sono presenti nella maggior parte delle famiglie spagnole e nelle scuole, per cui è necessario che la popolazione giovanile sappia come usarli in modo appropriato.
Tutti i ragazzi nati nell'era delle TIC, iniziano a utilizzarle fin dalla tenera età. L'inizio del loro uso avviene nei primi anni di età; per questo vengono chiamati nativi digitali (persone nate dagli anni 80 che hanno vissuto fin dall'infanzia con TIC). I nativi digitali sanno utilizzare le TIC, ma non sempre hanno le informazioni necessarie per farlo in modo responsabile, con la scoienza delle possibili minacce. Come in molti altri settori della vita, è responsabilità degli adulti educare al corretto e rispettoso utilizzo delle TIC, valutando se il minore è in grado di effettuare un uso sicuro e monitorandolo quando necessario.
È necessario che gli adulti, siano essi genitori, insegnanti o operatori sanitari, siano addestrati e sappiano come aiutare i minori. Occorre tenere a mente che i ragazzi più piccoli che utilizzano le TIC di solito non hanno sviluppato anche la capacità di comprendere termini come “rispetto di sé”, “rispetto per gli altri”, l'importanza della privacy, l'esistenza di informazioni sensibili che non dovrebbero essere divulgate, o informazioni che non è appropriato ricevere alla loro età, ecc.; quindi è molto difficile che un ragazzo possa da solo effettuare navigazione sicura. […]