La trascuratezza e l'abbandono nel corso dell'infanzia e dell'adolescenza possono avere un effetto profondo e duraturo sulla vita da adulti.
A differenza di quanto accade con gli abusi sessuali e fisici, alcune persone potrebbero trovare difficile comprendere l'impatto che l'assenza di cura genitoriale ha avuto sulla loro vita. Sebbene la negligenza sia una forma di abuso, poiché "l'azione" del crimine non è evidente, è costituita da un’assenza, da una mancanza di azione, identificare il problema può essere complicato.
Cos'è la negligenza?
Per negligenza nei confronti di un minore si intende il mancato rispetto dei bisogni di base come quelli dell’alimentazione, della supervisione genitoriale e dell’alloggio. Il permettere a un minore di usare alcol o droghe, la mancata educazione e formazione scolastica, non fornire supporto per l’assistenza medica.
Al di là delle necessità che caratterizzano la sopravvivenza, il bisogno di un minore che sorge spesso quando un genitore non è fisicamente o emotivamente disponibile, è la necessità di essere riconosciuto e “validato”. Quando non c'è nessuno "in giro", nessuno che gli stia davvero accanto,, come fa un bambino o un ragazzo a sapere di "contare"? Come fa a sapere che i suoi sentimenti sono importanti o, addirittura, se esistono?
Alcuni lo affrontano chiudendosi in se stessi. Possono avere introiettato che non importa se parlano o meno, tanto i loro bisogni non verranno soddisfatti. Possono diventare silenziosi e scostanti. All'estremo opposto, altri che non sono stati riconosciuti e “validati” da bambini o da adolescenti possono risultare "melodrammatici", eccessivi o reagire con un'intensità inappropriata per dimostrare il dolore che sentono come reale e vogliono non sia ignorato.
Quando qualcuno non è validato, riconosciuto fin dalla tenera età, il suo senso della realtà può essere distorto. È possibile che le persone che esagerano e addirittura mentono, lo facciano per collegare le loro emozioni estreme a una realtà che pensano non sia abbastanza estrema da giustificare la convalida.
I segni più comuni negli adulti di una trascuratezza vissuta nell’infanzia sono la difficoltà nel comprendere le emozioni e l'umore; problemi nel fidarsi delle emozioni e dell’umore; considerare le preoccupazioni altrui come non importanti; essere senza speranza; sentirsi sempre come se mancasse qualcosa; scarsa autostima; paura esistenziale; problemi nella comprensione della realtà di una situazione; problemi a giudicare l'intensità emotiva; depressione cronica; sentirsi percepiti come freddi o distaccati; ansia conseguente a vicinanza emotiva.
Gli adulti che hanno sofferto di negligenza nel corso dell’infanzia possono produrre un circolo vizioso trascurando se stessi. Nel processo di scoperta di ciò di cui uno ha bisogno/vuole, si deve imparare a prestare attenzione ai propri bisogni emotivi e fisici.
Chiedere aiuto è un passo fondamentale. Gli adulti che non hanno imparato un modo appropriato per gestire le emozioni o le abilità di base da bambini, dovranno chiedere aiuto senza farsi problemi. Fortunatamente, poiché tutti hanno bisogno di altre persone in determinati momenti della loro vita, nessuno lo troverà insolito.
Si può anche coscientemente capire ciò che produce gioia nella propria vita. Esplorare il mondo e provare nuove cose può sembrare una cosa troppo impegnativa scoraggiante. Procedendo però per piccoli passi, si può valutare quanto in profondità si vuole davvero essere coinvolti e “tuffarsi” nella vita.
Le terapie che aiutano a conoscere e comprendere il corpo possono essere utili per legare la realtà emotiva alla realtà fisica.
Poiché l’insensibilità negli adulti è spesso un sintomo di trascuratezza nell’infanzia, la consapevolezza delle emozioni corporee può essere stata trascurata e risultare sottosviluppata.
Lo yoga, la meditazione e una consapevolezza generale della sensazione fisica sono tutti strumenti utili per aiutare a comprendere e governare i sentimenti. Dopo alcuni mesi di concentrazione specifica sulla reazione del corpo a situazioni diverse, le sensazioni si collegheranno a certi sentimenti.
Questo tipo di convalida fisica può essere utile per radicare qualcuno saldamente nella realtà del suo essere. Nessuno esiste in un senso puramente fisico o emotivo. Poiché entrambi gli stati lavorano insieme, il loro collegamento deve essere senza soluzione di continuità.
Le diverse terapie funzionano in modo differente per persone differenti. Tra le più importanti ci sono:
- la Terapia comportamentale cognitiva (CBT), la quale aiuta a costruire modelli cerebrali per fare scelte consapevoli per il futuro;
- la Terapia comportamentale dialettica (DBT), la quale si concentra sul comportamento e sulla regolazione emotiva;
- la Terapia di gruppo, la quale attraverso gruppi "anonimi" o gruppi guidati da esperti, può essere utile per coloro che lottano contro la trascuratezza subita.
Imparare a prendersi cura di se stessi quando ciò non viene d’istinto può essere un lungo percorso. Una volta compiuto, tuttavia, la possibilità di contare in modo affidabile sulle proprie forze sarà innegabile.