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Subire atti di bullismo nella prima adolescenza può avere conseguenze più gravi che non in altri momenti dello sviluppo di un giovane. La sua personalità ne risulta più segnata, in quanto a quell’età le capacità di reazione e superamento dei vissuti problematici sono meno sviluppate.

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Uno studio pubblicato su Nature Mental Health ha rilevato che il bullismo nell'adolescenza precoce è in particolare associato a un maggiore carico di problemi di salute mentale e a difficoltà esteriori e relazionali nella tarda adolescenza.

Questi problemi di salute mentale sono stati parzialmente espressi anche in termini di diffidenza interpersonale.

La Teoria della Sicurezza Sociale sostiene che le esperienze socialmente minacciose riducono la percezione di sicurezza sociale - fattore caratterizzato da una conseguente diffidenza verso gli altri - e successivamente compromettono la salute mentale nel tempo.

Per testare la validità di questa teoria, i ricercatori hanno valutato come il bullismo tra pari nell'adolescenza precoce influenzi gli esiti della salute mentale e se la diffidenza interpersonale faccia da mediatore di questo effetto.

Gli studiosi hanno utilizzato i dati dello studio Millennium Cohort Study (MCS) del Regno Unito, uno studio longitudinale che segue 19.000 giovani nati tra il 2000 e il 2002 e raccoglie dati tramite interviste e questionari con gli adulti che si occupano di loro. È stato valutato il bullismo nella prima adolescenza (11 anni), la diffidenza interpersonale nell'adolescenza media (14 anni) e i problemi di salute mentale nella tarda adolescenza (17 anni).

Hanno partecipato complessivamente 10.000 partecipanti, in prevalenza ragazze (51%), identificate come bianche (79%).

La diffidenza verso gli altri porta a significativi problemi di salute mentale nell'adolescenza e, inoltre, media il legame tra le esperienze di bullismo nell'infanzia e lo sviluppo di problemi di salute mentale nella tarda adolescenza.

I ricercatori hanno scoperto che essere vittima di bullismo nella prima adolescenza ha fortemente predetto una peggiore salute mentale complessiva, problemi di internalizzazione e problemi di esternalizzazione qualche anno più tardi.

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La diffidenza interpersonale ha mediato questa relazione ed ha avuto il più forte effetto diretto sulla salute mentale complessiva. Infatti, gli studiosi hanno scoperto che i ragazzi che sono stati vittime di bullismo nell'adolescenza precoce e hanno iniziato a diffidare significativamente degli altri nell'adolescenza media erano quasi 3,5 volte più inclini a sperimentare problemi di salute mentale nell'adolescenza avanzata (44%), rispetto agli adolescenti che non hanno sviluppato livelli significativi di diffidenza dopo il bullismo (13%).

Gli studiosi hanno concluso che la diffidenza verso gli altri porta a significativi problemi di salute mentale nell'adolescenza e, inoltre, che la diffidenza media il legame tra le esperienze di bullismo da adolescenti più piccoli e lo sviluppo di problemi di salute mentale in età più avanzata.

"Questi risultati sono coerenti con la Teoria della Sicurezza Sociale, che sostiene che le minacce sociali portino a problemi di salute mentale e fisica influenzando negativamente il modo in cui le persone pensano a se stesse, agli altri e al futuro".

Indicazioni che devono spingere gli adulti a prevenire, in particolare nei principali contesti in cui si manifesta, come quello scolastico, lo svilupparsi di comportamenti aggressivi e di vessazione verso i giovani che si affacciano alla vita sociale, potendo per la prima volta contare soprattutto su stessi, in autonomia dai genitori. Un impegno e un’attenzione che devono preservare e garantire loro, per quanto possibile, gli aspetti positivi di questi primi passi verso l’autonomia.


Riferimento bibliografico

Tsomokos DI, Slavich GM.
Bullying fosters interpersonal distrust and degrades
adolescent mental health as predicted by Social Safety Theory.

Nat Mental Health (2024).

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