Info: info@ubiminor.org  |  Segnalazioni: notizie@ubiminor.org  |  Proposte: redazione@ubiminor.org

 facebook iconinstagram iconyoutube icon

A volte non solo gli adulti ma anche i giovani faticano a uscire da relazioni difficili e negative, perfino quando queste diventano particolarmente malsane o dolorose.

20240626 quarll 3

È un problema di cui molti giovani fanno esperienza a partire da quanto accade ai genitori e nelle famiglie in cui si crea un disequilibrio relazionale, fatto di aggressività fisica o verbale, di disinteresse e sottostima, di trascuratezza.

È una difficoltà che, da parte loro, anche i genitori trovano a volte nei figli, con sofferenza particolare quando si tratta di giovani adulti ormai usciti di casa, quando li vedono raccogliere solo negatività, ostinati a percorrere una strada che dovrebbero invece abbandonare immediatamente.

Perché questo accade?

Le relazioni tossiche, spiegano gli psicologi, sono incredibilmente difficili da lasciare, anche quando sono dolorose o addirittura pericolose.

Anche i giovani permangono all’interno di rapporti disfunzionali mentre sembrerebbe ovvio, osservandoli dall’esterno, che dovrebbero immediatamente interromperle. Per chi le vive, purtroppo, non è così semplice.

Le relazioni, spiegano i terapeuti, raramente sono del tutto negative; a volte, il rapporto è semplicemente molto distorto. Anche le relazioni profondamente malsane possono contenere momenti di leggerezza, di distensione, connessione e anche di grande affetto.

Queste parti positive possono sembrare il riflesso più veritiero della relazione, mentre le parti negative diventano solo problemi da risolvere. Alcuni faticano a districarsi perché hanno la sensazione di rinunciare al bene e alla speranza che il bene possa, a lungo andare, superare il male grazie a uno sforzo che è possibile fare.

Dietro il fatto che si resti all’interno di un rapporto malsano ci sono anche, ovviamente, anche necessità finanziarie. Alcuni mantengono relazioni dolorose o malsane a causa della dipendenza economica.

Se uno dei partner ha rinunciato al lavoro per crescere i figli e può aspettarsi l’indigenza economica a causa della fine della relazione, è possibile che vi rimanga anche se questo è emotivamente pesante. In casi estremi, questa condizione può assumere la forma di abuso finanziario, quando un componente della coppia limita l'accesso del partner al denaro per controllarne i movimenti e la capacità di lasciare la relazione.

Per altri versi, paradossalmente, le relazioni malsane possono anche far sentire a proprio agio.

Quando viene data la possibilità, spiegano gli psicologi, la maggior parte delle persone sceglierà l'opzione più familiare, anche se scomoda. Nelle relazioni, il disagio familiare può essere preferibile all’ignoto di essere soli o in una nuova relazione.

Alcune personalità, poi, hanno l’abitudine di entrare ripetutamente in relazioni malsane, trovando il dolore ormai abituale di dinamiche simili quasi rassicurante e prevedibile, se non addirittura confortante.

Alcuni poi, anche giovani, sono tanto pessimisti da arrivare a credere che tutte le relazioni siano malsane.

Certi ragazzi, e ragazze, potrebbero ritenere, per inesperienza, che tutte le relazioni siano contrastate e in fondo dolorose come quella in cui si trovano e che magari replica quanto hanno visto nella loro famiglia.

20240626 quarll 1

Una persona alla sua prima relazione affettiva seria potrebbe non avere la lucidità e la “saggezza” di sapere che esistono relazioni sane, equilibrate e soddisfacenti. Potrebbe davvero credere che questo sia semplicemente il modo in cui funzionano i rapporti e che sia suo compito adattarvisi. Questa convinzione può essere particolarmente profonda se i giovani sono cresciuti in una casa in cui i loro genitori litigavano spesso.

Le cattive relazioni poi, incredibilmente, rafforzano le convinzioni negative su se stessi. Se una persona crede di essere intrinsecamente non amabile, restare in una relazione con qualcuno che la tratta male può servire come “prova” che la sua percezione è giusta.

Se qualcuno già da giovane crede che sarà sempre abbandonato e si sente costantemente trascurato emotivamente nella relazione, può arrivare a dirsi di meritarselo. La profezia che si autoavvera rende più difficile andarsene e credere di meritare qualcosa di diverso e di meglio.

Le cattive relazioni consumano energia: richiedono molto lavoro e quel lavoro può rendere difficile o addirittura impossibile creare le circostanze necessarie per andarsene.

Quando una coppia passa da un litigio all’altro, rimane poco tempo o energia per concentrarsi sulla crescita personale o sulla propria stabilità economica. Questo, dicono gli esperti, è particolarmente vero nelle relazioni violente. Andarsene richiede forza emotiva e, in alcune relazioni, tutta l'energia è destinata semplicemente alla sopravvivenza.

Tutti questi motivi che portano al perpetuarsi di una relazione negativa, spiegano i terapeuti, andrebbero considerati con compassione piuttosto che con giudizio. Lasciare una relazione terribile è un lavoro pesante emotivamente, fisicamente e finanziariamente e le ragioni per restare possono sembrare incredibilmente convincenti, o almeno abbastanza convincenti.

Quando una persona decide finalmente di andarsene, questo vorrà dire superare i problemi di autostima, uscire dalla dipendenza finanziaria e credere che siano possibili relazioni migliori e più soddisfacenti.

A fronte di questa fatica, gli esperti sottolineano che occorre rompere questo circolo vizioso di sofferenze.

I genitori da parte loro devono sostenere i figli a fare quel passaggio emotivo che li porti a emanciparsi da un rapporto tossico. E i singoli, che siano giovani o adulti, devono cercare al di fuori della cerchia familiare o della relazione, un supporto e una spinta a fare un passo oltre, vincendo le forze esteriori o interiori che tendono al lasciarsi andare in una quotidianità negativa.


Accetto i Termini e condizioni