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La nave Sea Watch 3 con bordo 47 persone straniere – soccorse dinanzi alle coste libiche – dopo giorni di viaggio, a causa del maltempo e concreto rischio per l’incolumità dei passeggeri, si trova da qualche giorno al largo di SiracusaLa nave Sea Watch 3 con bordo 47 persone straniere – soccorse dinanzi alle coste libiche – dopo giorni di viaggio, a causa del maltempo e concreto rischio per l’incolumità dei passeggeri, si trova da qualche giorno al largo di Siracusa.

Sulla nave, ora in acque territoriali italiane, tra i soggetti maggiormente vulnerabili, vi sono 8 minori soli e 5 minori accompagnati da adulti di riferimento.

Il rispetto della legge e delle regole vigenti in Italia, in osservanza degli obblighi internazionali, dell’attuazione delle direttive europee in materia di accoglienza, della disciplina specifica per la tutela e protezione delle persone straniere di età minore che si trovano in territorio italiano, in applicazione del principio di uguaglianza e di non discriminazione, prevede:

- il divieto di respingimento,
- il divieto di espulsione,
- il diritto ad essere identificati ed essere informati sui loro diritti
- il diritto alla presunzione della minore età fino all’esito dell’ accertamento- il diritto all’accoglienza secondo la normativa attuativa delle direttive 2033-2032/ 2013 UE prevista dal dlvo n. 142/2015, da eseguirsi , come specificato anche nelle recente circolare del Ministero dell’Interno del 3-1-2019 nel SIPROIMI ( sistema di protezione per titolari di protezione internazionale e per i minori stranieri non accompagnati)
- diritto alla nomina del tutore,
- diritto all’ascolto
- diritto al ricongiungimento familiare
- diritto all’affidamento familiare
- diritto all’inclusione sociale, anche se prossime alla maggiore età, ai sensi dell’art.13 della legge n. 47 del 2017.

L’AIMMF ricorda che per la condizione di vulnerabilità delle persone minorenni straniere l’applicazione della legge deve essere garantita senza ritardo nel momento di arrivo alla frontiera per non prolungarne la sofferenza e il trauma patito.

L’AIMMF chiede la dovuta immediata identificazione dei minori al fine di consentire alla Procura della Repubblica Minorile competente di richiedere al Tribunale per i minorenni i provvedimenti in tutela dei minori che si trovano in questa gravissima condizione.

L’AIMMF precisa che l’intervento urgente di accoglienza e di protezione è questione diversa dall’individuazione del luogo stabile di permanenza dei migranti minorenni e che, a questo proposito, già nel recente passato, sono stati efficaci i progetti di “ricollocamento” presso gli Stati membri dell’UE, che rispondono, peraltro, alla progettualità e al sogno di molti dei minori soli.

L’AIMMF, quindi, pur ritenendo non più procrastinabile il rispetto della legge per i minori stranieri presenti in Italia sulla nave Sea Watch per le misure urgenti di accoglienza, di salvaguardia e tutela richiama anche l’applicazione dell’art. 80 del TFUE e le politiche dell’UE ispirate al principio di solidarietà e di mutua collaborazione.

L’AIMMF si impegna, per la tutela e accoglienza dei minori stranieri soli e in condizione di vulnerabilità, a proporre allAssociation Internationale des Magistrats de la jeunesse et de la Famille un’azione congiunta di sensibilizzazione e di confronto nella speranza, quanto meno, diuna attenuazione dei processi in atto di rifiuto e opposizione a soluzioni costruttive e di rispetto deidiritti dell’Umanità.

Il Segretario generale, Susanna Galli                      Il Presidente, Maria Francesca Pricoco


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