20 giugno, Torino. Oggi si celebra la Giornata Mondiale del Rifugiato istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite in occasione del 50° anniversario della Convenzione relativa allo status di rifugiato del 1951.
La giornata mondiale vuole far conoscere una realtà che secondo i dati dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR) coinvolge oltre 70,8 milioni di individui nel mondo. Secondo il rapporto Global Trends nel 2018 le persone costrette a fuggire dal proprio Paese a causa di conflitti, guerre o persecuzioni sono 25,9 milioni; 3,5 milioni tra richiedenti asilo e persone che hanno ottenuto altre forme di protezione internazionale, 41,3 milioni di persone sono sfollati in aree interne al proprio Paese di origine anche per cause collegata a disastri ambientali, siccità, calamità naturali.
Sul tema rifugiati e diritti, in occasione della celebrazione mondiale, gli assistenti sociali piemontesi si schierano pubblicamente a favore della tutela delle persone coinvolte e del sistema di protezione.
“Stiamo parlando - afferma Barbara Rosina (Presidente Ordine Assistenti sociali del Piemonte) - di persone che sono costrette a lasciare la casa, gli affetti, tutto ciò che era la propria quotidianità per salvarsi da guerre e/o da persecuzioni per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza ad un determinato gruppo sociale o per le proprie opinioni politiche. Storie di sofferenze, di umiliazioni, di separazioni, donne uomini e bambini che rischiano la vita per attraversare il Mediterraneo e realizzare le proprie speranze, i propri sogni. Persone i cui diritti sembrano sgretolarsi ogni giorno di più”.
“Siamo in attesa - aggiunge Daniela Simone (Consigliera Ordine Assistente Sociale del Piemonte, ex funzionario della Regione Piemonte) - di vedere quale posizione assumerà la Corte costituzionale in merito al ricorso al decreto sicurezza presentato da alcune regioni e a conferma di un clima sempre più esasperato nel quale si proclama la non volontà di accogliere e di salvare le persone in mare, stiamo assistendo al ritiro del ricorso da parte di alcune Regioni. Le recenti dichiarazioni del neo assessore alla sicurezza e immigrazione della Regione Piemonte Fabrizio Ricca fanno comprendere quale sia la necessità di impegno di ciascuno nel comprendere quale sarà la futura programmazione della Giunta Piemontese in merito alla questione dei migranti”.
“Sembra di essere di fronte a mondi separati: parallelamente alla volontà di smantellamento del sistema di accoglienza e dell’abolizione di ogni percorso di inclusione decisi nella norma - conclude Rosina - vi sono infatti significative esperienze della società civile che in questi anni, in tantissimi territori piemontesi, ha manifestato solidarietà e vicinanza ai richiedenti asilo. Sappiamo che le comunità locali sono capaci di attivarsi per facilitare l’accoglienza e l’inclusione dei nuovi cittadini nel tessuto sociale, pochi giorni fa, è stata avviata una campagna mediatica con l’hashtag #IOACCOLGO, per dare luce alle tante esperienze positive, che costituiscono una realtà parallela rispetto a quella raccontata sui mass media o durante alcune propagande politiche, caratterizzate da solidarietà e da umanità. A tale campagna ci associamo come professionisti segnalando come oggi ci sia la necessità dell’attivazione in prima persona a tutela dei diritti”.
Per celebrare la Giornata, l’UNHCR ha lanciato la campagna #WithRefugees che durerà fino al 19 settembre con diversi eventi di sensibilizzazione.
L’Ordine assistenti sociali regionale vuole fare proprio questo invito: dalla parte dei diritti, dalla parte della nostra Carta costituzionale.
Carmela, Francesca Longobardi - Consigliere delegato alla Comunicazione esterna e ai Rapporti con i mass-media / tel: 333.4896751